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UE/TURCHIA, COMMISSIONE INDIPENDENTE: NON RITARDARE ADESIONE



UE/TURCHIA, COMMISSIONE INDIPENDENTE: NON RITARDARE ADESIONE
Apcom, 6 settembre 2004

Se la Commissione europea raccomanderà, con il suo rapporto che pubblicherà a 
inizio ottobre, di aprire i negoziati di adesione con la Turchia, i capi di 
Stato e di governo dell'Unione europea non devono esitare a dare il loro via 
libera. E' quanto afferma una Commissione indipendente di esponenti politici 
europei in un rapporto (“Turchia in Europa - Più che una promessa?”) presentato 
oggi in una conferenza stampa a Bruxelles.
“Se la Turchia adempie ai parametri stabiliti dall’Unione europea, deve essere 
trattata con lealtà, come gli altri paesi candidati”, ha detto Martti 
Ahtisaari, ex presidente della Finlandia e presidente della Commissione 
indipendente sulla Turchia, di cui fanno parte, tra gli altri, gli 
europarlamentari Emma Bonino (ex commissario Ue), Michel Rocard (ex premier 
francese) e Bronislaw Geremek (ex ministro degli Esteri polacco).
Emma Bonino ha spiegato al margine della conferenza di presentazione: “Quello 
che dobbiamo combattere non è un “no”, che ormai pare improbabile viste le 
molte decisioni positive del passato, ma un rinvio della decisione che 
lascerebbe insoddisfatti sia i turchi che gli europei”. Secondo 
l’europarlamentare italiana, in Turchia si è svolto, negli ultimi anni, “un 
processo di riforme impressionante e senza precedenti”, e l’adesione all’Ue 
“rafforzerebbe le riforme in vista della loro attuazione”. Secondo Bonino, è 
quanto pensano anche la società civile, gli attivisti dei diritti umani e le 
organizzazioni non governative del Paese, che sono a favore dell’inizio dei 
negoziati. E le stesse minoranze armena e curda credono che questo 
migliorerebbe la situazione, ha aggiunto l’europarlamentare radicale. 
Ankara ha presentato domanda di adesione all’Ue a due riprese, nel 1959 e poi 
nel 1987. Nel 1996 è stata istituituta l'unione doganale tra l'Unione e la 
Turchia, mentre nel 1999 il Consiglio europeo di Helsinki ha accordato al paese 
anatolico lo status ufficiale di candidato all'adesione. 
La Commissione europea presenterà ad ottobre due documenti: un parere sul 
rispetto, da parte turca, delle condizioni per l’adesione all’Ue (i cosiddetti 
“criteri di Copenaghen”, stabiliti dal Consiglio europeo del giugno 1993 nella 
capitale danese) e una raccomandazione relativa all'eventuale inizio dei
veri e propri negoziati d'adesione di Ankara. A prendere la decisione se 
iniziare o meno i negoziati di adesione, che durerebbero diversi anni (si parla 
di circa un decennio) sarà poi il vertice dei capi di Stato e di governo 
dell’Unione a dicembre.