[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Nè qui nè altrove...



Nè qui nè altrove...
http://francescolauria.blog.tiscali.it/fn1535202/

APPELLO
NO ALLA REALIZZAZIONE DEI CENTRI DI PERMANENZA
TEMPORANEA (CPT) PER MIGRANTI
né a Gradisca né in Regione 

In questi ultimi anni sul territorio italiano, ma non
solo, sono stati realizzati i cosiddetti Centri di
Permanenza Temporanea, veri e propri centri di
detenzione per migranti a vario titolo non regolari o
in attesa di regolarizzazione, persone giunte in
Italia con documenti giudicati non validi, persone che
hanno fatto domanda dasilo per motivi umanitari o di
persecuzione politica.

I CPT sparsi sul territorio italiano si sono
dimostrati dei non luoghi: non si tratta di centri di
accoglienza ma formalmente non possono nemmeno essere
carceri - chi vi viene rinchiuso generalmente non ha
commesso reati e quindi, come sottolineato da molti
giuristi e denunciato da svariate organizzazioni della
società civile, sono luoghi di sospensione del diritto
dove, ad esempio, viene negato il diritto
allassistenza legale a e alla difesa. In questi non
luoghi vengono applicate varie forme di repressione e
controllo tra cui lutilizzo di procedure manicomiali
(come la somministrazione di psicofarmaci senza
controllo medico) che hanno portato spesso ad atti
estremi come il suicidio.

Ma la negazione dei diritti è ulteriormente dimostrata
anche dallo stravolgimento di qualsiasi normativa con
cui vengono scelti i siti destinati ad ospitare i CPT:
nessuna amministrazione locale viene preventivamente
consultata, anzi le richieste di chiarimenti e le
espressioni di contrarietà provenienti dagli enti
locali vengono respinti sostenendo che vige per i CPT
una condizione di extraterritorialità per la quale non
valgono né regole, né le opinioni delle comunità
interessate.

Negli ultimi mesi il territorio dellisontino è fatto
ogetto di una decisione ministeriale che vorrebbe la
costruzione del 17° CPT italiano nellex caserma
Polonio di Gradisca dIsonzo e che dovrebbe servire
tutto il territorio del nordest: il Consiglio Comunale
di questa città si era già pronunciato in maniera
chiara e univoca contro la realizzazione di tale
struttura sul proprio territorio e anche la Regione
Friuli Venezia Giulia ha espresso la sua contrarietà.
Malgrado ciò i lavori di riatto dellex caserma che il
Comune intende utilizzare come sede di un polo
universitario - sono già iniziati, anche in contrasto
alle rassicurazioni del ministro Pisanu sul loro
congelamento.

La nostra terra, da sempre multietnica e
multilinguistica, è sempre stata zona di transito e
permanenza di centinaia di migliaia di persone che per
motivi di lavoro, di asilo e umanitari hanno dovuto
lasciare, con notevoli sofferenze e drammi, i loro
luoghi dorigine per cercare altrove quanto lì era
negato. Verso queste persone le nostre comunità hanno
saputo spesso costruire percorsi di accoglienza e
soccorso, prima e al di là di una normativa nazionale
sempre più tesa a trattarle come mano dopera da
sfruttare, merce da regolarizzare con quote fisse e
rigide, negando i diritti dasilo previsti dalla
Costituzione e dal Diritto Internazionale, stivandole
in centri di raccolta e smistamento verso lespulsione.

E dallentrata in vigore della cosiddetta legge
Bossi-Fini, questa situazione è ulteriormente
peggiorata inasprendo le modalità delle espulsioni,
sempre più simili a vere e proprie deportazioni senza
possibilità di appello: ne è un tragico esempio
lepisodio di due cittadini del Bangladesh rimpatriati
a forza da Gorizia nellagosto del 2003, episodio
balzato agli onori della cronaca per la convinta
mobilitazione di centinaia di cittadini e cittadine
che a quelle espulsioni tentarono di opporsi.

Noi, cittadini e cittadine, amministratori,
associazioni, organizzazioni, partiti, sindacati,
movimenti e gruppi della società civile locale,
lanciamo un appello per lapertura di un dibattito e di
una mobilitazione che abbiano come obiettivi
qualificanti:

- la revoca della decisione di utilizzare lex caserma
Polonio di Gradisca dIsonzo come sede per un CPT.

- la scelta della Regione Friuli Venezia Giulia, della
sua Giunta e del suo Consiglio, di dichiarare
ufficialmente e far valere in tutte le sedi la non
realizzabilità di Centri di Permanenza Temporanea per
migranti sul proprio territorio.

- il diritto delle comunità di questa regione di
scegliere e determinare, in base alle proprie
esigenze, i criteri e le finalità di riutilizzo delle
aree dismesse e in particolare delle ex servitù
militari, presupposto senza il quale nessun dibattito
su federalismo e municipalismo può avere senso.

- la valorizzazione e la moltiplicazione di quelle
iniziative di accoglienza diffusa e di inclusione che
si sono sviluppate in questi anni e che hanno permesso
di integrare in Regione oltre 50.000 immigrati, ai
quali andrebbero da subito riconosciuti tutti i
diritti di cittadinanza e residenza.

Facciamo appello a tutta la nostra comunità, alle
istituzioni, alle forze sociali e politiche, alle
associazioni, ai movimenti, affinché non solo si
esprima contrarietà alla realizzazione di un CPT nella
provincia di Gorizia e in regione, ma si realizzi una
mobilitazione che sappia essere efficace e vincente
per portare il Governo a rivedere tale decisione,
destinando piuttosto le ingenti risorse destinate alla
realizzazione del CPT per iniziative di vera
accoglienza che vadano nel senso di dare piena dignità
alle persone migranti e alle popolazioni di questa
terra.

Per adesioni info at globalest.info

Firmatari:

Gianni Fabris (sindaco di Gradisca d'Isonzo)
Don Pierluigi Di Piazza ( coordinatore centro
Balducci)
Alessandro Metz ( consigliere regionale)
Roberto Antonaz ( assessore regionale )
Igor Canciani (consigliere regionale)
Pio De Angelis ( consigliere regionale)
Kristian Franzil ( consigliere regionale)
Marco Marincic (assessore provinciale Gorizia)
Silvano Buttignon (assessore provinciale alle
politiche per la pace nella Provincia di Gorizia)
Luigi Bon (consigliere provinciale di Gorizia)
Alessandro Bon (vicesindaco di Gorizia)
Bou Konate (assessore del Comune di Monfalcone)
Licia Morsolin (assessore del Comune di Monfalcone)
Incarnato Vincenzo (assessore comunale Staranzano)
Alessandro Oria (consigliere comunale di Udine)
Mauro Punteri (consigliere comunale Gorizia)
Corrado Altran ( consigliere comunale Monfalcone)
Giovanni Iacono ( avvocato A.S.G.I. )
Don Andrea Bellavite
Dott. Gianni Cavallini (d irettore sanitario ASS
Isontina)
Andrea Olivieri ( Rete Precariato Sociale)
Tania Piccoli ( Sportelli Invisibili)
Luciano Capaldo ( C.S.O. Clandestino, Gorizia )
Mauro Bussani(Sportello degli Invisibili)
Gianfranco Schiavone (Consorzio Italiano di
Solidarietà ICS)
Mukter Mohammad Hossain (BIMAS)
Giovanna Gallio
Paolo Corazza
Cinzia Parente
Manuela Botteghi
Stefano Decolle
Franco Delben
Genni Fabrizio ( Tenda per la Pace Monfalcone )
Sandro Moschion ( segr. Provinciale PRC )
Michele Negro (resp. Regionale immigrazione PRC )
Alessandro Saullo ( circolo com. PRC di Monfalcone )
Massimo Masat Segretario generale provinciale FIOM
CGIL Monfalcone Gorizia
Abdou Faye
Gigi Bevilacqua (operatore sociale-pn)
Alvise Rossi (cooperatore sociale)
Lucia Zaghet (attore)
Dott. Fall Amadou (presidente Associazione dei
senegalesi della provincia di Trieste)
Arci Nuova Associazione-Comitato di Udine
Lucio Fella (Comunisti Italiani)
Ahmed Faghi Elmi (presidente dell'Associazione
italo-somala "Sagal")
Simonetta Ferfoglia
Heinrich Pichler
Sabrina Morena (regista /organizzatore)
Pierluigi Monaco (referente regionale
dell'associazione LIBERA)
Cristina Morsolin (consigliere comunale Monfalcone)
Chiara Lauvergnac
Edi Bobiz
Covelli Annarita (rsu system sensor)

Federazione dei Verdi
Studentinaction
Partito della Rifondazione Comunista
Giovani Comunisti
CGIL Provincia di Gorizia
SIN-COBAS
Ass. Razzismo Stop
Ass. Ya Basta!
Movimento dei\delle Disobbedienti
Cobas scuola Trieste
Associazione Argentina in Friuli
Comitato Diritti Civili delle Prostitute
Associazione Vortici
Sinistra Giovanile di Udine
Associazione Colors di Villesse
Jolly Roger Soundsystem
Rete Radié Resch di Udine
Praxisfriuli
Tavolo migranti dei Social Forum
Associazione LIBERA-Friuli Venezia Giulia
Movimento della Colomba del Mandamento di Cervignano
del Friuli.
Associazione "Icaro"
Associazione Immigrati di Pordenone
Federazione di Gorizia del Partito dei Comunisti
Italiani
Federazione Giovanile Comunisti Italiani
Radio Onde Furlane
Tam tam (programma radio multilingue di informazione
per i migranti)
Tenda della Pace di Udine












 



        

        
                
____________________________________________________________
Yahoo! Companion - Scarica gratis la toolbar di Ricerca di Yahoo! 
http://companion.yahoo.it