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L'Unione europea e le minoranze
- Subject: L'Unione europea e le minoranze
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft fuer bedrohte Voelker <info at gfbv.it>
- Date: Thu, 15 Jul 2004 09:19:26 +0200
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Diritti umani - diritti delle minoranze
L'Unione europea e le minoranze
Alle Frazioni nel Parlamento Europeo, ai Presidenti delle frazioni
Bolzano, 15 luglio 2004
Gentili Signore, gentili signori,
Come organizzazione per i diritti umani ci appelliamo a Voi affinché si
continui l'importante lavoro del Parlamento europeo per il
riconoscimento delle minoranze e la regionalizzazione dell'UE.
Nell'Unione Europea esistono più di 100 lingue autoctone usate nella
vita quotidiana, di cui solo 25 sono riconosciute anche come lingue
ufficiali. Degli oltre 450 milioni di cittadini europei, quasi 100
milioni parlano una lingua diversa da quella ufficiale del loro paese e
quasi un cittadino europeo su sette appartiene ad una minoranza linguistica.
Indipendentemente dal riconoscimento delle lingue minoritarie da parte
dell'UE, lo status giuridico relativo cambia da paese a paese che va dal
riconoscimento ufficiale al completo disconoscimento della minoranza.
Nei 25 paesi membri si parla, oltre alla lingua ufficiale, almeno una
seconda lingua introdotta o autoctona. La promozione ed il sostegno di
queste lingue sono la base per un'Europa multilingue. In conformità allo
spirito del Parlamento europeo, che fin dalla sua fondazione si è
occupato di questioni inerenti alle minoranze, la Commissione dell'UE ha
chiesto ai nuovi paesi membri di risolvere eventuali questioni
minoritarie aperte ancora prima della loro entrata nell'Unione. Un
motivo in più per concedere maggiori spazi alle minoranze all'interno
della struttura dell'UE.
Raccogliamo in tal senso una proposta dei tre saggi dell'UE Athisari,
Frowein e Oreja, i quali, dopo l'assunzione di potere del governo
popolar-liberale (ÖVP-FPP) in Austria, avevano dato inizio al dibattito
su un ordinamento dei diritti umani in Europa. I tre saggi avevano
proposto un ufficio per i diritti umani all'interno del Consiglio
Europeo. La parlamentare austriaca dei Verdi Terezija Stoisits
(appartenente alla minoranza linguistica croata in Austria) ha chiesto
l'istituzione di un Commissario per le Minoranze, e in seguito alle
proteste dei Rom della Slovacchia, Rudolf Sarközsi dell'Associazione
culturale dei Rom austriaci ha chiesto l'istituzione di un Commissario
europeo per i Rom. Nell'Unione Europea i Rom, di cui fanno parte alcuni
milioni di persone, sono la minoranza più indigente, maggiormente
discriminata, esclusa e senza alcun diritto.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) chiede al Parlamento
Europeo di ascoltare e raccogliere le proposte appena menzionate. Le
minoranze linguistiche dell'UE sono costituite da milioni di persone, e
in assenza della ricezione dei loro diritti, anche le minoranze del
Baltico russo rischiano di frapporsi nei rapporti tra Europa e Russia.
L'UE dovrebbe decidersi ad agire prima di arrivare a quel punto.
Chiediamo insieme:
* un Commissario per i diritti umani e delle minoranze nel
Consiglio Europeo, che abbia voce e voto anche nella Commissione
dell'UE, esattamente come il Ministro degli esteri Europeo (GASP) avrà
voce e voto sia nel Consiglio sia nella Commissione europea.
* l'unificazione dell'Ufficio per le lingue minoritarie EBLUL di
Bruxelles (Eblul: www.eblul.org) con l'osservatorio dell'UE contro il
Razzismo di Vienna (eumc.eu.int/eumc/index.php) e la Direzione Generale
per le Questioni Sociali (che secondo la Carta dei Diritti Fondamentali
e la Costituzione Europea dovrebbe occuparsi di far rispettare la
Non-Discriminazione:
europa.eu.int/comm/dgs/employment_social/index_en.htm) in modo da
istituire un ufficio per i Diritti umani forte e concreto che possa
collaborare con la Giunta delle Regioni (www.cor.eu.int/it/index.html) e
i relativi settori del Consiglio Europeo;
* l'ufficio per i diritti umani dovrebbe controllare la
trasformazione in legge della Convenzione Europea sui Diritti Umani,
della Convenzione Quadro per la Tutela delle minoranze nazionali e della
carta delle Lingue minoritarie e regionali del Consiglio Europeo
(www.coe.int/T/I/Diritti_dell'Uomo).
Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040628it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040624it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031015it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031001it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030630ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030925it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030326ait.html |
www.gfbv.it/3dossier/eu-min/eu-cost.html |
www.gfbv.it/3dossier/dir-min.html |
www.gfbv.it/3dossier/eu-min/altrelingue.html |
www.gfbv.it/3dossier/cost-ue-it.html |
www.gfbv.it/3dossier/eu-min/eu-lingue.html
* www: www.eblul.org | europa.eu.int/futurum/