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Fw: Nessun visto di ingresso in Italia agli arabi
- Subject: Fw: Nessun visto di ingresso in Italia agli arabi
- From: "fawzi" <fawzi at tiscali.it>
- Date: Thu, 3 Jun 2004 20:04:20 +0200
----- Original Message -----
From: <mailto:peddizim at tiscali.it>Mariangela Pedditzi
To:
<mailto:cagliarisocialforum at yahoogroups.com>cagliarisocialforum at
yahoogroups.com
Sent: Wednesday, June 02, 2004 1:52 AM
Subject: Nessun visto di ingresso in Italia agli arabi
COMUNICATO
ASSOCIAZIONE AMICIZIA SARDEGNA PALESTINA
Il gruppo musicale palestinese che avevamo invitato dalla Siria, nonostante
l'invito di un Ente istituzionale e la documentazione prodotta anche dagli
organismi statali siriani ( Ministero della Cultura e Ministero degli
Esteri) non potrà essere in Sardegna per la manifestazione "Un mare di
musica senza frontiere" che si svolgerà ad Assemini il 5 giugno e che vedrà
esibirsi più di venti gruppi di musicisti provenienti da varie parti del
mondo.
PERCHE' IL CONSOLATO ITALIANO A DAMASCO NON HA CONCESSO AI COMPONENTI
IL VISTO DI INGRESSO IN ITALIA.
Le motivazioni: nessuno del gruppo ha mai avuto prima d'ora un visto
"Shengen" e quindi non offriva sufficienti garanzie!
Ma c'è anche un'altra motivazione: il gruppo, nonostante l'attestato del
Ministero della Cultura siriano, non è inserito in un registro di artisti
professionisti ( questa, però, non l'abbiamo capita...).
Noi crediamo che alla base di questa decisione ci sia una chiara
direttiva POLITICA di impedire a rappresentanti del mondo arabo e
sopratutto dell'area Mediorientale, di avere
la possibilità di esprimere in Italia la loro cultura e di avere
scambi con la nostra.
Tutto questo dopo i discorsi dei nostri politici di apertura al dialogo
con le altre culture!
Se la musica è comunicazione e se questa è alla base della PACE , questa
decisione vuole stroncare il dialogo tra popoli .
Segnaliamo inoltre che i componenti del gruppo, palestinesi di un campo
profughi di Damasco, tutti studenti universitari, hanno dovuto recarsi
quasi ogni giorno alla sede dell'ambasciata per un mese, con documenti e
certificazioni per rispondere ogni volta a nuove richieste di nuovi
documenti, per ricevere alla fine un diniego.
Questa mancanza di rispetto è indegna della civiltà di cui ci facciamo vanto.
Abbiamo chiesto di intervenire a diversi parlamentari, trovando la
disponibilità di Mauro Bulgarelli, che a seguito del diniego del visto
propone un'interrogazione parlamentare come di seguito.
saluti
Mariangela Pedditzi
Associazione Sardegna Palestina
+++++
Interrogazione a risposta scritta al Ministro degli Affari Esteri
Per sapere, premesso che:
un'associazione di volontariato l'"Associazione Amicizia Sardegna-Palestina"
con sede a Cagliari avendo aderito alla manifestazione musicale e culturale
" Un mare di musica senza frontiere" organizzata da parte dell'associazone
"Peter's Day" il cui scopo era contribuire grazie alla musica alla causa
della pace, facendo suonare nello stesso contesto gruppi di tutto il mondo
e anche palestinesi ed israeliani, ha invitato alla manifestazione un
gruppo musicale palestinese dalla Siria;
l'Associazione in questione ha quindi presentato ai primi di maggio
all'ambasciata italiana competente la richiesta di visto per l'ingresso in
Italia, allegando tutta la documentazione richiesta, quali lettera del
comune di Assemini che ha finanziato l'iniziativa - l'impegno a sostenere
il vitto e l'alloggio ai 5 ragazzi, l'impegno affinché soggiornassero
regolarmente in Italia e che al termine del periodo sarebbero regolarmente
rientrare in Siria, ma l'ambasciata Italiana a Damasco non concede il visto;
sollecitato dall'associazione sopra richiamata l'interrogante chiede all'
ambasciata quali siano le ragioni di tale rifiuto che priva l'appuntamento
in oggetto della sua valenza poiché a tutti gli altri gruppi una ventina
provenienti dai tutti i paesi del Mediterraneo Israele compreso, i visti
sono stati accordati. Non risultando all'ambasciata gravi motivi
(terrorismo) per rifiutare il visto ci è stato risposto che il gruppo non
era riconosciuto e che mancava un invito ufficiale del Comune. Chiedemmo
quindi se tale invito affiancato da un riconoscimento Siriano del gruppo
avrebbero potuto risolvere la questione e ci fu fatto capire che sarebbero
stati utili al buon esito della vicenda;
il sindaco di Assimini Luciano Casula ha immediatamente provveduto a
formalizzare l'invito e parallelamente il ministero competente in Siria sono
stati esibiti gli attestati che dimostrano trattarsi di un gruppo musicale,
ma tutta la documentazione è stata vana e, alla manifestazione in oggetto
israelianio e palestinesi non potranno suonare insieme, separati anche in
Italia da un muro burocratico;
se non si considera il mancato visto al gruppo in questione discriminatorio
rispetto agli altri gruppi invitati alla stessa manifestazione "un mare di
musica senza frontiere" e quali valide ragioni giustifichino tale
discriminazione;
Mauro Bulgarelli