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notizie Prensa Latina dal 19 al 24 aprile



Notizie Prensa Latina dal 19 al 24 aprile 2004, traduzione a cura del
Circolo Italia-Cuba di Milano


- Una medaglia d'oro di Sydney 2000 ha acceso la fiamma della II Olimpiade
cubana 19.4
- Fidel Castro evidenzia la forza della Rivoluzione cubana 20.4
- Evidenziata una risoluzione cubana sulla Base Navale di Guantánamo 20.4
- Cuba denuncia i tentativi degli Stati Uniti contro il progetto di
risoluzione alla CDH 21.4
- Cuba conferma all'UIP la sua opposizione al terrorismo e alla guerra 21.4
- Approvate altre 18 risoluzioni con il persistente isolamento di Washington
21.4
- Gli Stati Uniti avvertono il Cile che il sostegno a Cuba può portare
problemi 21.4
- Dirigente dell'UNICEF elogia l'attenzione verso l'infanzia a Cuba 22.4
- Grandi aspettative a Ginevra per il testo su Guantánamo 22.4
- Cuba non è soddisfatta per la condanna dei terroristi a Panama 22.4
- Cubano-americani a favore di relazioni normali con il loro paese di
origine 22.4
- Cuba manterrà vivo il tema dei prigionieri a Guantánamo 23.4
- Il 95 % della popolazione cubana ha accesso all'acqua potabile 23.4
- Reso omaggio a Jorge Ricardo Masetti, fondatore dell'agenzia Prensa Latina
23.4
- Cuba soddisfatta per 12 risoluzioni approvate a Ginevra 24.4


Una medaglia d'oro di Sydney 2000 ha acceso la fiamma della II Olimpiade
cubana
19.4 - Il campione olimpico di salto in lungo a Sydney 2000, Iván Pedroso,
ha acceso la fiamma che arderà durante la II Olimpiade dello Sport Cubano,
prevista da domenica 18 fino al 29 aprile in tutte le province del paese. Il
fuoco è stato preso dal monumento all'Eroe Nazionale José Martí nella Piazza
della Rivoluzione di La Habana ed è stato scortato da un numeroso gruppo di
atleti che hanno dato gloria allo sport cubano negli ultimi quattro decenni.
Il due volte campione olimpico e recordman mondiale del salto in alto Javier
Sotomayor è stato uno di quelli che ha portato la torcia, oltre alla
pallavolista Mireya Luis, all'ex velocista Enrique Figuerola e al pugile
Orlando Martínez, primo cubano medaglia d'oro ai Giochi Olimpici dopo il
1959. Alla II Olimpiade parteciperanno circa 3.000 atleti, 1.176 dei quali
in rappresentanza di 32 paesi dei vari continenti.

Fidel Castro evidenzia la forza della Rivoluzione cubana
20.4 - Il popolo cubano è preparato ad affrontare qualunque intervento
imperialista, ha espresso il Presidente Fidel Castro in un'apparizione
televisiva per il 43° anniversario della battaglia di Playa Girón. Il
Presidente ha partecipato all'abituale spazio teleradiotrasmesso della
Tavola Rotonda insieme ad altri protagonisti di quell'evento, dovuto
all'invasione mercenaria della Baia dei Porci, finanziata, organizzata ed
messa in atto dagli Stati Uniti e sconfitta il 19 aprile 1961. Pertanto
perdono il loro tempo e dicono molte scempiaggini quelli pretendono di
minacciarci dicendo che abbatteranno la Rivoluzione quando io morirò, perché
non c'è forza al mondo che possa sconfiggerla, ha aggiunto. "Finché ci sarà
un uomo che difende una causa, quella causa non è sconfitta". Fidel Castro
ha affermato che il livello di sostegno rivoluzionario a questo processo non
è stato mai raggiunto da nessun'altra causa politica del mondo e ciò è stato
possibile, soprattutto, per la forza delle idee, per il patriottismo e per
la coscienza dei cubani che hanno resistito per 45 anni al potere di un
impero come gli Stati Uniti. Il leader cubano ha sostenuto che il 19 aprile
1961 è una data che non deve essere dimenticata mai, perché è stato quando
una "formichina" come Cuba ha affrontato con la sua morale, con i suoi
principi e con il suo valore rivoluzionario "l'elefante" rappresentato dalla
potenza degli Stati Uniti.

Evidenziata una risoluzione cubana sulla Base Navale di Guantánamo
20.4 - Diverse Organizzazioni Non Governative (ONG) ed esperti in diritti
umani hanno evidenziato l'importanza di un progetto di risoluzione
presentato da Cuba a Ginevra sui prigionieri nella Base Navale di
Guantánamo. In dichiarazioni a Prensa Latina, rappresentanti di diversi
paesi latinoamericani e degli Stati Uniti hanno detto che il testo cubano
presentato alla Commissione dei Diritti Umani (CDH) delle Nazioni Unite è
opportuno e di grande attualità. Riferendosi al documento denominato "La
questione delle detenzioni arbitrarie nella Base Navale degli Stati Uniti a
Guantánamo", Lázaro Pary, dell'Associazione Indigena Tupac Amaru, ha
sottolineato che "è rilevante e mette allo scoperto un tema di vitale
importanza". Pary, di nazionalità boliviana, ha indicato che la proposta di
Cuba mette allo scoperto un tema di cui tutti parlano, ma pochi osano
chiedere una condanna, "perché il fatto che esistano oltre 600 reclusi in un
territorio illegalmente occupato, sotto tortura e maltrattamenti viola tutte
le Convenzioni Internazionali".

Cuba denuncia i tentativi degli Stati Uniti contro il progetto di
risoluzione alla CDH
21.4 - Cuba ha denunciato ieri che il suo progetto di risoluzione alla
Commissione dei Diritti Umani dell'ONU sui prigionieri degli Stati Uniti
nella base di Guantánamo ha messo allo scoperto molta doppia morale, molta
ipocrisia e molto farisaismo. Il Ministro degli Esteri cubano, Felipe Pérez
Roque, ha denunciato gli agitati sforzi della delegazione nordamericana a
Ginevra per impedire i patrocini al documento, posto da Cuba nel tema 17 con
il titolo "Questione delle detenzioni arbitrarie nell'area della Base Navale
degli Stati Uniti a Guantánamo". Gli inviati degli Stati Uniti, ha rilevato
Pérez Roque, camminano per i corridoi, facendo pressioni sui delegati degli
altri paesi, tentando di trovare una formula, un sotterfugio legale che
permetta di evitare la presa in esame del tema. Il Ministro ha indicato, non
senza ironia, che in questo modo Washington forza la vocazione pro-diritti
umani dei Governi che fino ad alcuni giorni fa si sono preoccupati ad
approvare una risoluzione contro Cuba sul tema 9 dell'agenda di Ginevra. Ora
sia i delegati degli Stati Uniti sia quelli di altri 20 paesi, che hanno
assecondato il testo presentato dall'Honduras, hanno l'opportunità di
preoccuparsi non solo per la situazione dei cittadini di una nazione, bensì
per quella di 40 nazioni, ha detto riferendosi all'origine delle 660 persone
ancora detenute nel campo di concentramento di Guantánamo.

Cuba conferma all'UIP la sua opposizione al terrorismo e alla guerra
21.4 - La delegazione cubana alla 110° Assemblea dell'Unione
Interparlamentare ha confermato a Città del Messico la sua opposizione al
terrorismo, come pure al ricorso alla guerra come metodo di porre fine a
questo male, intervenendo nei dibattiti su Pace e Sicurezza. La
rappresentanza cubana che partecipa a questo forum è capeggiata da Jaime
Crombet, Vicepresidente del Parlamento cubano, ed è composta da Ramón
Pez-Ferro, capo del dipartimento di Relazioni Internazionali del Parlamento
e dalla deputata Kenia Serrano. In dichiarazioni a Prensa Latina, la Serrano
ha indicato che il Parlamento cubano non è d'accordo con azioni unilaterali
come la guerra contro l'Iraq, scatenata dagli Stati Uniti con il pretesto di
instaurare un governo presuntamente democratico. Cuba, ha detto, partecipa a
questo forum per esprimere il suo impegno e la sua volontà per la pace nel
mondo, e fa appello alla risoluzione dei problemi che l'umanità affronta e
che sono tanto dannosi come le guerre, la fame, la povertà, la mancanza di
accesso a medicine essenziali e all'educazione di base.

Approvate altre 18 risoluzioni con il persistente isolamento di Washington
21.4 - Diciotto nuove risoluzioni - due presentate da Cuba, tre dal Messico
e una dal Gruppo Latinoamericano e dei Caraibi (GRULAC) - hanno ricevuto l'
approvazione dalla Commissione dei Diritti Umani (CDH) delle Nazioni Unite.
Per non variare, gli Stati Uniti hanno mantenuto la loro ostinata linea di
isolamento e hanno contestato diversi testi presentati, quasi sempre in
compagnia dell'Australia, mentre la CDH sembrava entrare in un clima di
incertezza nei suoi ultimi giorni di sessioni, con una sola eccezione. La
riunione di questo martedì è stata sospesa per cedere passo alle
consultazioni tra le delegazioni sui diversi documenti, benché il principale
sia sicuramente quello controverso di Cuba. Si tratta di un progetto di
risoluzione dal titolo 'La questione delle detenzioni arbitrarie nella Base
Navale degli Stati Uniti a Guantánamo', "che ha provocato nelle ultime ore
un vespaio diplomatico a Ginevra. Secondo gli esperti, è un protocollo
redatto molto bene e raccoglie la preoccupazione internazionale intorno sul
cosiddetto 'buco nero' di quell'enclave militare nordamericana dove si
trovano oltre 600 prigionieri in condizioni deplorevoli.

Gli Stati Uniti avvertono il Cile che il sostegno a Cuba può portare
problemi
21.4 - Questo martedì gli Stati Uniti hanno avvertito il Cile che il voto a
favore di una proposta cubana a Ginevra, affinché si indaghi sulla
situazione dei detenuti nella base navale nordamericana di Guantánamo, può
avere conseguenze. William Brownfied, Ambasciatore nordamericano presso il
Governo di Santiago del Cile, ha espresso preoccupazione per il forte
sostegno che la proposta di Cuba ha avuto in settori politici cileni e ha
detto che questo "può avere conseguenze, non solo per il Cile, bensì per
tutti". In dichiarazioni al quotidiano cileno 'El Mercurio', il diplomatico
statunitense ha rilevato che le relazioni bilaterali "sono abbastanza ampie,
nutrite e positive", ma ha precisato che un voto a favore di questa proposta
non sarebbe ben visto da Washington. "Le decisioni hanno conseguenze. Non
solo per il Cile, ma per tutti", ha affermato Brownfield in quello che a
Santiago del Cile è stato interpretato un chiaro avvertimento al Governo
cileno prima che annunci la sua posizione rispetto al tema nell'agenda di
Ginevra.

Dirigente dell'UNICEF elogia l'attenzione verso l'infanzia a Cuba
22.4 - Il direttore della Divisione dei Programmi dell'UNICEF, Edwin Judd,
ha elogiato in Messico l'attenzione del Governo cubano verso la sua infanzia
e ha manifestato la disposizione di questa agenzia delle Nazioni Unite a
continuare la cooperazione con Cuba. Nel contesto della 110° Assemblea
dell'Unione Interparlamentare, il dirigente ha espresso a Prensa Latina che
esiste soddisfazione nel Fondo dell'ONU per l'Infanzia (UNICEF) per la
volontà che esiste a Cuba per garantire ai bambini i diritti di base, come l
'educazione e la salute. Cuba, ha indicato, è stata leader nell'attenzione
primaria alla salute verso i minori, e allo stesso tempo ha garantito
l'accesso alla conoscenza a ciascuno dei vari gruppi dell'infanzia. Judd ha
detto che l'anno scorso ha visitato Cuba ed è rimasto molto impressionato
dagli ambiziosi programmi educativi e sanitari che sono in funzione per lo
sviluppo e la protezione dell'infanzia.

Grandi aspettative a Ginevra per il testo su Guantánamo
22.4 - Grandi aspettative ha risvegliato a Ginevra il progetto di
risoluzione presentato da Cuba, sui prigionieri nella Base Navale degli
Stati Uniti a Guantánamo, alla Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni
Unite. Tuttavia, la diplomazia cubana non si fa illusioni, "perché ci
aspettiamo manifestazioni di doppia morale, di ipocrisia e di prepotenza",
ha detto a Prensa Latina Rodolfo Reyes, rappresentante alterno di Cuba alla
CDH. Quasi una settimana dopo l'iscrizione del testo cubano dal titolo
'Questione delle detenzioni arbitrarie nella zona della Base Navale degli
Stati Uniti a Guantánamo', l'ambiente nel Palazzo delle Nazioni di Ginevra
ha almeno un sapore di curiosità. "Colleghi, esperti e Organizzazioni Non
Governative (ONG) hanno apprezzato il messaggio di Cuba nel suo reale
impegno verso i diritti umani in tutto il mondo. Abbiamo ricevuto segnali di
rispetto e di appoggio perché il documento in sé stesso è irrefutabile", ha
argomentato.

Cuba non è soddisfatta per la condanna dei terroristi a Panama
22.4 - Cuba considera insufficienti le pene comminate a Panama a Luis Posada
Carriles, Gaspar Jiménez, Guillermo Novo Sampol e Pedro Remón, terroristi di
origine cubana detenuti per avere programmato un attentato contro il
Presidente Fidel Castro. Una dichiarazione emessa ieri dal Ministero degli
Esteri cubano indica che, anche quando è stata completamente provata la
colpevolezza del gruppo rispetto ai diversi gravi delitti, "le pene
comminate non corrispondono alla gravità dei fatti che avrebbero commesso
nella Repubblica di Panama". Si tratta della prima reazione pubblica delle
autorità di Cuba dopo che mercoledì il giudice panamense José Hoo Justiniani
ha emesso la sentenza di condanna contro i quattro terroristi. In tali piani
era implicato anche José Manuel Hurtado, cubano residente a Panama che si
era incaricato degli aspetti logistici della fallita azione terroristica.
Secondo la sentenza, Luis Posada Carriles e Gaspar Jiménez Escobedo sono
stati condannati a otto anni di detenzione, mentre Novo Sampol, Remón e
Hurtado sconteranno pene di sette anni. Il Ministero delle Relazioni Estere
di Cuba considera che le pene comminate "non concordano con la gravità dei
fatti".

Cubano-americani a favore di relazioni normali con il loro paese di origine
22.4 - Una politica il cui proposito è quello di isolare il popolo cubano
dai suoi familiari e di causare la fame nera a Cuba è immorale, è stato
denunciato da due organizzazioni cubano-americane con sede a Washington. In
un comunicato stampa riprodotto dal web 'Cubadebate', l'Alleanza
Cubano-Americana e il Fondo dell'Educazione chiedono la fine delle
restrizioni ai viaggi al loro paese di origine e alla limitazione delle
rimesse inviate ai loro familiari. Inoltre sono favorevoli alla ripresa dei
colloqui migratori tra Cuba e gli Stati Uniti, unilateralmente sospesi da
questi ultimi agli inizi di quest'anno. Abbiamo il diritto costituzionale di
visitare i nostri familiari a Cuba e di inviare loro rimesse senza le
restrizioni arbitrarie imposte dal Governo statunitense, dice la nota.
L'Alleanza Cubano-Americana e il Fondo dell'Educazione criticano la Sezione
di Interessi di Washington a La Habana per la sistematica negazione dei
visti ai cubani che desiderano recarsi negli Stati Uniti, e condannano la
cosiddetta Legge di Aggiustamento Cubano che stimola l'emigrazione legale.

Cuba manterrà vivo il tema dei prigionieri a Guantánamo
23.4 - Cuba ha proclamato che manterrà vivo il tema dei prigionieri degli
Stati Uniti nella base navale di Guantánamo e ha difeso il suo diritto a
presentarlo in qualsiasi nuovo forum internazionale lo consideri opportuno.
Negando enfaticamente il fatto che la delegazione cubana ritirerà dalla
Commissione dei Diritti Umani dell'ONU un progetto di risoluzione riferito
al tema, il Ministro delle Relazioni Estere Felipe Pérez Roque ha
sottolineato ieri che si tratta solo di un posticipo fintanto che le
circostanze che giustificano il documento vengano mantenute. Ha anche
chiarito il fatto che la non richiesta da parte di Cuba di una votazione al
riguardo è dovuta all'imminenza di una mozione di non luogo a procedere da
parte degli Stati Uniti, in virtù di torbide manovre, di pressioni e di
ricatti esercitati dalla rappresentanza nordamericana su altre nazioni
membri della CDH. Pérez Roque ha spiegato che come risultato di questo, i
paesi membri dell'Unione Europea, altri dei loro tradizionali alleati e
alcuni dell'America Latina, hanno annunciato che non avrebbero appoggiato la
risoluzione o che l'avrebbero bloccata mediante la suddetta mozione.

Il 95 % della popolazione cubana ha accesso all'acqua potabile
23.4 - Il 95 % della popolazione cubana ha attualmente accesso all'acqua
potabile, ha evidenziato a La Habana il vicepresidente dell'Istituto
Nazionale di Risorse Idriche, Manuel Font. La maggior parte di queste
persone, il 74 %, riceve l'acqua all'interno del proprio domicilio e il
resto mediante diverse fonti pubbliche e anche attraverso tubazioni, ha
aggiunto il funzionario. Font ha messo inoltre in risalto il fatto che il 98
% del volume dell'acqua utilizzata dalla popolazione ha il livello
necessario di potabilità, aspetto che periodicamente viene confermato dal
Ministero della Salute pubblica e da altri organismi. Questo significa che
la normale fornitura cubana di 150 litri di acqua al giorno per persona
rientra nei livelli dei paesi sviluppati.

Reso omaggio a Jorge Ricardo Masetti, fondatore dell'agenzia Prensa Latina
23.4 - Fondatori e nuove generazioni di lavoratori di Prensa Latina hanno
reso ieri omaggio al loro primo direttore, l'argentino Jorge Ricardo
Masetti, nel quarantesimo anniversario della sua sparizione fisica. Indicato
durante una cerimonia di ricordo come un attivo e appassionato giornalista
che fece della Rivoluzione cubana la sua ragione di essere, Masetti
scomparve il 21 aprile 1964 in una regione selvatica della provincia di
Salta, dopo un'imboscata tesa al distaccamento guerrigliero che comandava.
Masetti riceveva tutti sempre con un sorriso e si trasformava in una specie
di fratello maggiore o di padre per tutti quelli che hanno lavorato insieme
a lui nei primi anni dell'agenzia, ha detto Gabriel Molina, attuale
direttore del settimanale Granma Internacional. Siamo obiettivi ma non
imparziali, era una delle frasi che più ripeteva Masetti, ha aggiunto
Molina, dopo aver raccontato ai presenti alcune vicende dei primi tempi
dell'agenzia.

Cuba soddisfatta per 12 risoluzioni approvate a Ginevra
24.4 - Cuba ha valutato in modo positivo la sua partecipazione alla
Sessantesima Sessione della Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni
Unite che si è conclusa ieri, con l'approvazione di 12 risoluzioni di vario
genere. Juan Antonio Fernández, capo della delegazione cubana alla CDH, ha
rilevato che le 12 mozioni presentate, oltre al testo sulle detenzioni
arbitrarie nella Base Navale degli Stati Uniti a Guantánamo, hanno
rafforzato a Ginevra il prestigio di Cuba. "In ogni caso sono state
approvate con una schiacciante maggioranza, aspetto che ha un valore
aggiunto nel senso che hanno sempre cercato di riscattare i diritti
disattesi in questa riunione come quelli economici, sociali e culturali", ha
argomentato. Fernández, direttore degli affari multilaterali del Ministero
degli Esteri cubano, ha commentato che la CDH torna a cadere nelle sue
omissioni e che ha bisogno di una profonda riforma.



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