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Turchia illiberale - Niente ingresso nell'UE!
- Subject: Turchia illiberale - Niente ingresso nell'UE!
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft für bedrohte Völker <info@gfbv.it>
- Date: Mon, 26 Apr 2004 15:28:17 +0200
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040426it.html
Schröder e Erdogan inaugurano la Camera di Commercio turco-tedesca a Colonia
(27.04)
Turchia illiberale - Niente ingresso nell'UE!
20 milioni di Kurdi sono senza diritti - 2,5 milioni di Kurdi sono profughi
in stato di estrema povertà - 6.500 Kurdi sono prigionieri politici
Bolzano, Colonia, Göttingen, 26 aprile 2004
"Turchia illiberale - Niente ingresso nell'UE!" - questa è la richiesta che
l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) lancia durante la
manifestazione in occasione dell'inaugurazione della Camera di Commercio
turco-tedesca a Colonia, alla quale partecipano il cancelliere Gerhard
Schröder e il primo ministro Recep Tayyip Erdogan. L'APM, in quanto
organizzazione per i diritti umani, farà conoscere le proprie argomentazioni
contrarie all'entrata della Turchia nell'UE: 20 milioni di Kurdi ancora non
possono godere dei loro diritti come cittadini né come minoranza; 2,5
milioni di Kurdi, in prevalenza di origine contadina, sono stati cacciati
dai loro villaggi, mentre 6.500 Kurdi continuano a occupare le carceri
turche per reati politici. L'azione di protesta dell'APM può contare sul
sostegno delle organizzazioni kurde KOMKAR e KDP Turchia (Partito
Democratico Kurdo Turchia).
In nome del nazionalismo, la Turchia ha perseguitato senza pietà per 80 anni
i Kurdi nel proprio paese. Già negli anni '20 centinaia di migliaia di Kurdi
furono assassinati e oltre un milione fu deportato nella Turchia
Occidentale. La guerra turco-kurda (1980 - 1999) ha fatto oltre 40.000
vittime, di cui 35.000 kurde.
Oggi 2,5 milioni di Kurdi vivono in condizioni di estrema povertà nelle
periferie delle grandi città turche dopo essere stati cacciati da
complessivamente 3.428 villaggi distrutti dall'esercito turco. 6.500 Kurdi,
tra cui la parlamentare Leyla Zana, sono prigionieri politici, accusati di
separatismo o terrorismo. In cambio, i generali turchi, responsabili delle
persecuzioni della popolazione civile kurda e di gravi violazioni dei
diritti umani, non hanno mai dovuto rispondere dei loro crimini a un
tribunale. Rispetto al passato la tortura continua ad essere praticata
sebbene meno apertamente.
Il governo turco ha annunciato riforme per le minoranze, in primo luogo per
i 20 milioni di Kurdi. La lingua kurda, proibita, avrebbe dovuto essere
ammessa. Finora però può essere insegnata solamente in due piccole città, in
corsi privati costantemente sorvegliati da forze di sicurezza.
La Germania è il partner commerciale più importante della Turchia. Ma questo
non deve bastare per sostenere l'entrata nell'UE della Turchia. La Turchia
non deve entrare nell'UE fintanto che i diritti civili e di minoranza per i
Kurdi non saranno effettivi!
Vedi l'ultimo dossier dell'APM "Turchia: non c'è fine alla persecuzione dei
Kurdi"
Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040421ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040223it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040121it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030902it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030901it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030808bit.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030722it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030228it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/02-3/021105it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/02-3/021024it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/02-2/020611it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/02-2/020823it.html |
www.gfbv.it/3dossier/kurdi/indexkur.html |
www.gfbv.it/3dossier/kurdi/ihd.html |
www.gfbv.it/3dossier/kurdi/kurtur-it.html
* www: www.unhcr.ch | www.iccnow.org | www.komkar.org |
www.ihd.org.tr/eindex.html