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27/03 GIORNATA DI MOBILITAZIONE E LOTTA DAVANTI A QUESTURE E PREFETTURE



Sabato 27 marzo, alle ore 12,00
in Piazza Roosevelt, davanti alla Prefettura
si terrà una CONFERENZA STAMPA
per spiegare le ragioni della
GIORNATA DI MOBILITAZIONE E LOTTA
DAVANTI A QUESTURE E PREFETTURE
che si terrà in contemporanea in diverse città italiane.
Verrà pure denunciata la grave situazione dell'Ufficio Stranieri della
Questura di Bologna, dove i migranti sono costretti a code interminabili, a
un centralino che è sempre occupato, a una oggettiva situazione di
restringimento nella concessione dei permessi di soggiorno.

Dopo la grande manifestazione del 31 gennaio contro i centri di permanenza
temporanea, il movimento antirazzista e i movimenti di lotta dei migranti
saranno ancora una volta in piazza, a Bologna, per prendere parola contro
la vergognosa gestione del rinnovo e del rilascio dei permessi di soggiorno
in regime di Bossi-Fini. Una presa di parola che è parte di un percorso che
non vuole arrestarsi il 27 marzo, ma garantire una continuità alla lotta
contro politiche migratorie fondate sulla discriminazione e lo sfruttamento
delle migranti e dei migranti in questo paese.

La Bossi-Fini, entrata a pieno regime, sta dispiegando oggi tutti i suoi
effetti:

1)    La riduzione a sei mesi del PERMESSO DI SOGGIORNO PER RICERCA LAVORO
sta determinando una situazione drammatica per tutti i migranti, resi
clandestini o costretti a vivere sotto costante minaccia di clandestinità
dalla grave crisi economica e dalle forme contrattuali sempre più
"flessibili", per cui è ormai consuetudine in molte Questure rilasciare
permessi di soggiorno di pochi mesi, a volte anche già scaduti.

2)    La riduzione del PERMESSO DI SOGGIORNO per ricerca lavoro a sei mesi,
la difficoltà sempre maggiore di trovare contratti a tempo indeterminato, e
quella di portare a termine il ricongiungimento famigliare comportano oggi,
a fronte dei 700.000 migranti sanati con la Bossi-Fini, un aggravamento
delle condizioni per sbrigare le pratiche nelle Questure, sia per quanto
riguarda i tempi di rilascio dei permessi o di ottenimento dei
ricongiungimenti familiari, sia per quanto concerne le estenuanti attese
che, per ogni tipo di pratica il migrante deve sopportare.


E´ oggi fondamentale porre con forza un terreno di lotta nei confronti del
Governo, delle Prefetture e delle Questure su alcune questioni minime, ma
di estrema importanza, sulle quali chiediamo a tutti, migranti e non, di
mobilitarsi SABATO 27 MARZO CONTEMPORANEAMENTE NELLE SEGUENTI CITTA´:
GORIZIA, VENEZIA, PADOVA, PORDENONE, TREVISO, VICENZA, VERONA, BRESCIA,
BERGAMO, BOLOGNA, TORINO, MILANO per aprire una vera e propria vertenza con
Questure e Prefetture con i seguenti obiettivi comuni:

a)    Chiediamo un PERMESSO DI SOGGIORNO per ricerca lavoro della durata di
almeno di            un anno;

b)    In presenza di un mercato del lavoro sempre più flessibile, il
PERMESSO DI SOGGIORNO per qualsiasi tipologia di contratto non deve essere
inferiore ad un anno;

c)    Chiediamo l´interruzione della politica discriminatoria che nega ai
regolarizzati dell´ultima sanatoria il rinnovo del PERMESSO DI SOGGIORNO
PER RICERCA LAVORO qualora non in possesso di un contratto a tempo
indeterminato o determinato per una durata non inferiore a un anno.



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