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approvata la lapidazione di amina!




----- Original Message ----- 
From: "Andrea Maurano"

 Le mando un CS di Amnesty International.
 Andrea Maurano
Amnesty International Sezione Italiana
 Amnesty International - Comunicati Stampa
> CS130-2003   09/25/2003
>
> Nigeria: Amnesty International esprime soddisfazione per l'annullamento
> della condanna a morte di Amina Lawal. Ma l'uso delle leggi
discriminatorie
> rimane una questione aperta
>
> Amnesty International ha espresso soddisfazione per la decisione odierna,
da
> parte della corte d'appello della sharia dello stato nigeriano di Katsina,
> di annullare la condanna a morte di Amina Lawal, emessa il 22 marzo 2002.
> Secondo quanto dichiarato dal suo collegio di difesa, Amina Lawal è stata
> rimessa in libertà poiché né la condanna né la confessione sono state
> giudicate valide e dunque non è stata provata la commissione di alcun
reato.
>
> "Il caso di Amina Lawal non avrebbe mai dovuto essere trattato in un
> tribunale. Nessuna persona dovrebbe vivere un'esperienza del genere" - ha
> dichiarato Marco Bertotto, presidente della Sezione Italiana di Amnesty
> International.
>
> L'organizzazione per i diritti umani si è detta felice per la
mobilitazione
> delle organizzazioni femminili, che hanno condannato con forza le
> discriminazioni di genere su cui si basano alcune sentenze delle corti
della
> sharia in Nigeria. Contemporaneamente all'annullamento del verdetto di
Amina
> Lawal, ricorda Amnesty International, rimane in corso un altro appello
> relativo a una condanna a morte nei confronti di Fatima Usman e Ahmadu
> Ibrahim, sempre da parte di una corte della sharia nello stato di Niger.
>
> "La pena di morte è l'estrema violazione del diritto alla vita e
costituisce
> una punizione crudele inumana e degradante, sempre e comunque. Amnesty
> International chiede al governo e alla società civile della Nigeria di
> cogliere questa occasione e affrontare un problema che è causa di danni e
> sofferenza inutili per molti cittadini nigeriani," ha aggiunto Bertotto.
>
> Per Amnesty International, il governo federale della Nigeria dovrebbe
> assumere l'iniziativa di abolire la pena di morte ed emendare le parti
della
> legislazione - federale e locale, compresa quella della sharia - che
> prevedono la pena di morte e le punizioni crudeli, inumane e degradanti.
> Amnesty International ricorda che punizioni quali la lapidazione, la
> fustigazione e l'amputazione, previste nella nuova legislazione, sono
> considerate trattamenti crudeli inumani e degradanti dal diritto
> internazionale sui diritti umani. Esse sono in totale contrasto con la
> Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, ratificata dalla
Nigeria
> nel giugno 2001.
>
> Le relazioni sessuali extramatrimoniali tra adulti consenzienti non
possono
> essere considerate reati penali. Il Comitato sui diritti umani delle
Nazioni
> Unite ha affermato che "è incontestabile che gli atti sessuali in privato
> tra adulti consenzienti rientrano nella sfera della riservatezza".
> Incriminare e imprigionare donne a causa delle loro relazioni sessuali
viola
> il loro diritto alla libera espressione e associazione, alla libertà dalla
> discriminazione e alla riservatezza. Amnesty International prosegue dunque
> la propria campagna per l'abolizione di tutte le leggi discriminatorie e
> contro la criminalizzazione di atti sessuali in privato tra adulti
> consenzienti.
>
> FINE DEL COMUNICATO Roma, 25 settembre 2003
> Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
> Amnesty International Italia - Ufficio stampa - Tel. 06 4490224 - 348
> 6974361
>
>
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> per maggiori informazioni: info@amnesty.it
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