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PER COSTRUIRE IL FUTURO



PER COSTRUIRE IL FUTURO

Vogliamo cambiare l'agenda politica e sociale
Il Paese ha urgenza di uscire dalle difficoltà di un'economia stagnante, di
un'occupazione che stenta, di investimenti che diminuiscono, di consumi
bloccati, di peggioramento delle condizioni materiali dei lavoratori
dipendenti e dei pensionati. Si dimostra in ciò, il fallimento della
politica economica del Governo fondata su ricette quali meno tasse, meno
vincoli, tagli alle pensioni come soluzioni di tutti i problemi. La
situazione resa più grave dall'abbandono della politica dei redditi e della
concertazione, ha favorito la crescita delle disuguaglianze, inciso
negativamente sul potere d'acquisto di salari e pensioni, lacerato il Paese
ormai in crisi di fiducia,  bloccato nella crescita, depotenziato nella
competitività, più povero e più diviso. Rivendichiamo lavoro e sviluppo di
qualità, un fisco equo e redistributivo, un welfare inclusivo adeguato ai
nuovi bisogni. Vogliamo dare voce alle grandi capacità del Paese di uscire
dalle difficoltà producendo proposte, indicazioni, per contrastare la
politica economica del Governo e rimettere al centro dell'attenzione lo
sviluppo ed il lavoro. Va creato un clima, una tensione ideale, morale e
propositiva per cui le persone, le lavoratrici, i lavoratori, i pensionati
ed i giovani non si sentano soli e quindi possano pensare al futuro come
orizzonte possibile, per il quale vale la pena impegnarsi, rischiare e
lottare, rivendicare diritti ed esercitare doveri.
Cgil - Cisl - Uil

MA DI QUALE FUTURO PARLANO ?

Cgil, Cisl, UIL  rivendicano il rilancio della politica dei redditi e
concertativa.
Nascondono che quando loro hanno gestito coi precedenti governi questa
politica, di cui rivendicano il ritorno, essa è stata esattamente quella
che ha dato il via  agli attuali devastanti esiti che sta subendo il mondo
del lavoro e della società civile.
Questo è il passato a cui vogliono ricondurci.
Non è questo il futuro che dobbiamo costruire.

Come sempre per fronteggiare l'attacco che stiamo subendo noi riteniamo che
non ci si può comunque tirare fuori da qualsiasi mobilitazione che veda la
partecipazione in massa dei lavoratori.  Gli scioperi hanno il compito di
danneggiare padroni e governo.
Non esiste nessun valido motivo per non scioperare.
Neppure il fatto che chi lo indice propone un falso futuro.
Partecipiamo quindi allo sciopero generale del 26 marzo per continuare a
seminare tra tutti i lavoratori che scendono ancora in lotta, la presa di
coscienza della necessità di organizzare una reale opposizione costruita
autonomamente dal basso. Dovrà indispensabilmente emergere dalla base dei
lavoratori la capacità di muoversi non solo quando i vertici confederali
dall'alto lo ritengono opportuno per i loro interessi, ma anche quando,
ottenuto qualche pastrocchio concertativo o una sponda governativa amicale,
ci inviteranno ad accontentarci di quello che loro chiamano futuro. E che
sarà la continuazione di questo dannato presente.

UN VERO FUTURO DIVERSO DA QUESTO PRESENTE
E' SOLO NELLE NOSTRE MANI

ECCO CON CHI E PERCHE' SCIOPERIAMO IL 26 MARZO
Slai Cobas Milano
Viale Liguria 49 - 20143 Milano - tel/fax 028392117
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