[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
notizie Prensa Latina su Cuba dal 2 al 6 febbraio 2004
- Subject: notizie Prensa Latina su Cuba dal 2 al 6 febbraio 2004
- From: "Pierluigi Ferrara" <p.ferrara12@virgilio.it>
- Date: Sun, 29 Feb 2004 13:18:25 +0100
Notizie Prensa Latina dal 2 al 6 febbraio 2004, traduzione a cura del Circolo Italia-Cuba di Milano
- Costituito in Italia un nuovo comitato di solidarietà con Cuba 2.2
- James Petras afferma che l'ALCA è un progetto coloniale 2.2
- Denunciata la responsabilità internazionale degli Stati Uniti nel caso dei cinque 2.2
- Il Presidente del Parlamento riafferma la decisione cubana di difendere la patria 3.2
- Chiederanno a New York giustizia per i Cinque 3.2
- Cuba ribadisce che gli Stati Uniti sono responsabili della situazione in America Latina 4.2
- James Petras: gli Stati Uniti capiscono di più i bastoni che le ragioni 5.2
- Gli Stati Uniti sono la maggior minaccia per il mondo, afferma il linguista Noam Chomsky 5.2
- Favorevole alla Pernod-Ricard la decisione sul marchio Havana Club negli Stati Uniti 5.2
- Esposti a Pechino i risultati cubani nei vaccini e nella terapia del cancro 5.2
- Cuba ha definito un oltraggio il rifiuto del visto per gli Stati Uniti a musicisti cubani 6.2
- Chávez considera un grande onore aver conosciuto la figlia di Che Guevara 6.2
- Inaugurata a Cuba la XIII Fiera Internazionale del Libro 6.2
Costituito in Italia un nuovo comitato di solidarietà con Cuba
2.2 - Promosso dall'Associazione Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli (AIASP), è stato ufficialmente costituito a Roma il Comitato di Solidarietà con Cuba 'Fabio Di Celmo'. La creazione di questo collettivo ha ricevuto numerose adesioni di organizzazioni e associazioni attive nella solidarietà con Cuba, intellettuali, giornalisti e artisti italiani. Lo scopo fondamentale del comitato sarà quello di offrire in Italia una maggiore informazione sulle aggressioni e sulle azioni terroristiche realizzate contro Cuba, come quella che ha falciò la vita del giovane italiano Fabio Di Celmo nel settembre 1997. Persegue anche di mobilitare l'opinione pubblica e le autorità italiane per ottenere la condanna dei responsabili di questo crimine.
James Petras afferma che l'ALCA è un progetto coloniale
2.2 - Il politologo nordamericano James Petras ha affermato a La Habana che l'Area di Libero Commercio delle Americhe (ALCA) è un progetto coloniale, sotto il quale i Governi della regione perderanno la loro indipendenza di fronte agli Stati Uniti. L'accademico ha affermato che questa iniziativa promossa da Washington è una forma di passaggio dal neoliberalismo al colonialismo. L'ALCA è un grande pericolo, molto più grave di altre misure come le privatizzazioni e le imposizioni del Fondo Monetario Internazionale, perché è un concetto totalizzante, nel quale tutto viene coinvolto, dalla salute all'educazione ha aggiunto. Petras ha annunciato che durante il suo soggiorno a La Habana parteciperà alla VI Conferenza su 'Globalizzazione e Problemi dello Sviluppo' che si svolgerà dal 9 al 13 febbraio prossimi, e alla Fiera Internazionale del Libro. "In quest'ultimo evento presenterò il libro 'Impero contro Resistenza' che tratta della dinamica e del funzionamento del sistema nordamericano", ha commentato.
Denunciata la responsabilità internazionale degli Stati Uniti nel caso dei cinque
2.2 - Un giurista ha denunciato a La Habana che la responsabilità internazionale del Governo nordamericano è la causa del "processo manipolato, delle ingiuste sentenze e dei crudeli trattamenti" contro i cinque cubani detenuti negli Stati Uniti. Il professore di diritto dell'Università di La Habana Rodolfo Dávalos ha affermato che gli Stati sono responsabili delle azioni degli organismi che compongono la sua organizzazione politica e amministrativa. Un Governo ha il dovere di assicurare l'ordine pubblico nel territorio in cui esercita la propria sovranità e la prevenzione di azioni illegittime, ha aggiunto. Dávalos ha ricordato che Washington, nonostante fosse a conoscenza delle ripetute aggressioni contro Cuba dell'estrema destra di origine cubana, residente in Florida, non ha arrestato coloro che violavano la legge né li ha puniti. L'importanza di questo obbligo internazionale per il processo dei cinque giovani radica nel fatto che è proprio la causa di questo caso, ha commentato. Se la Casa Bianca avesse agito in conformità alle disposizioni di ordine interno e internazionali, ha sottolineato, La Habana non avrebbe dovuto cercare formule al di là delle proprie frontiere per evitare aggressioni esterne.
Il Presidente del Parlamento riafferma la decisione cubana di difendere la patria
3.2 - Il Presidente del Parlamento, Ricardo Alarcón, ha riaffermato a Camagüey la decisione dei cubani di difendere Cuba di fronte a qualsiasi aggressione potenziale. Bisogna dire che i cubani hanno lottato nel secolo XIX "a petto scoperto" contro l'esercito colonialista spagnolo (il più potente della sua epoca) e lo hanno messo molte volte in fuga, qualcosa che siamo disposti a fare di fronte a qualsiasi aggressore, ha rimarcato il Presidente dell'Assemblea Nazionale del Poder Popular (Parlamento). Alarcón, che da domenica partecipa ai festeggiamenti per il 490° anniversario della fondazione di Camagüey, a 540 chilometri a est di La Habana, ha aggiunto che Cuba si trova in un momento determinante della sua storia, perché oggi si sta giocando tutta la storia di questo paese, tutto quanto raggiunto in 45 anni di Rivoluzione. Tali conquiste, ha proseguito, sono precedute da secoli di lotta, e mai come ora è così importante affermare i valori della cubanía.
Chiederanno a New York giustizia per i Cinque
3.2 - Il Comitato di Solidarietà di New York con Cuba (CSNY, dalla sua sigle in inglese) convocherà un grande raduno in questa città nordamericana in cui chiederà giustizia per cinque cubani detenuti negli Stati Uniti dal 1998. Ike Nahem, coordinatore del CSNY, ha detto a Prensa Latina che la manifestazione avrà luogo in una data da definire nel marzo prossimo, comunque prima del 10, quando tre giudici del Circuito di Appello decideranno, o meno, la celebrazione di un nuovo processo a Gerardo Hernández, René González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González. Un tribunale non imparziale di Miami ha giudicato i cinque colpevoli di cospirazione finalizzata allo spionaggio, di essere agenti stranieri e di avere documenti falsi, tra altre accuse, e li ha condannati a pene che vanno da un doppio ergastolo a 15 anni di prigione. La Procura, ciononostante, non ha potuto nemmeno lontanamente provare che avessero messo in pericolo la sicurezza degli Stati Uniti, dato che la loro unica missione consisteva nel raccogliere informazioni sulle organizzazioni anticubane del sud della Florida con un lungo esercizio di attività terroristiche contro Cuba. In visita a La Habana per partecipare al III Incontro Continentale di Lotta contro l'ALCA, appena concluso, Nahem ha precisato che al raduno pro-giustizia per i cinque cubani parteciperanno i membri delle 30 organizzazioni che compongono il CSNY, come pure centinaia di simpatizzanti di tutti gli Stati Uniti.
Cuba ribadisce che gli Stati Uniti sono responsabili della situazione in America Latina
4.2 - Cuba ha ribadito che l'instabile situazione dell'America Latina è dovuta al sonoro fallimento del modello neoliberista promosso nella regione dagli Stati Uniti e ha respinto le accuse che Caracas e La Habana siano responsabili di questo. "Se l'America Latina è oggi una regione inquieta e instabile, la ragione non bisogna cercarla in immaginari macabri piani di Cuba e del Venezuela, bensì nei risultati reali della politica imperialista di imporre ai popoli un perverso modello del più selvaggio capitalismo", segnala un editoriale del quotidiano Granma. È comprensibile che davanti al sonoro fallimento del modello neoliberista in America Latina, l'attuale Governo degli Stati Uniti si senta obbligato a trovare disperatamente colpevoli a cui imputare le responsabilità di un disastro così colossale, aggiunge la pubblicazione rispondendo a un articolo di 'The Wall Street Journal'.
James Petras: gli Stati Uniti capiscono di più i bastoni che le ragioni
5.2 - Gli Stati Uniti capiscono di più le ragioni della forza che la forza della ragione e si preoccupano solo quando incontrano una resistenza come quella che stanno facendo gli irakeni, ha affermato a La Habana il prestigioso intellettuale nordamericano James Petras. Presente a La Habana per partecipare da lunedì prossimo a un incontro su globalizzazione e problemi dello sviluppo, Petras ha detto in una conferenza stampa che a Washington poco importa l'opinione pubblica internazionale e che solo "a causa delle mazzate" è obbligata a preoccuparsi di quello che fa. Petras non ha scartato la possibilità che la Casa Bianca decida un'aggressione militare contro Cuba perché, secondo lui, la dottrina dei falchi di Washington si fonda sul fatto che un paese che non si pieghi ai suoi dettami può diventare bersaglio di un attacco, senza contare il peso della lobby di estrema destra cubano-americana nella politica statunitense. Un'altra ragione che, secondo l'eminente sociologo, potrebbe incoraggiare il Presidente Bush a un'avventura di questo genere sarebbe l'eliminazione del riferimento morale che Cuba è per l'America Latina, e in particolar modo per il Venezuela, l'altra unica nazione della regione in cui, secondo lui, si stanno facendo veri cambiamenti sociali.
Gli Stati Uniti sono la maggior minaccia per il mondo, afferma il linguista Noam Chomsky
5.2 - Quattro anni ancora dell'attuale Amministrazione della Casa Bianca potrebbero causare "danni irreparabili" al mondo, ha evidenziato Noam Chomsky davanti a un forum di giornalisti riuniti alle Nazioni Unite. L'eminente linguista nordamericano ha detto che l'eventuale rielezione di Bush consoliderebbe il progetto di dominio mondiale di un Stato che "ha praticato il terrorismo e che ospita terroristi nel proprio paese". Ha ricordato che diversi membri dell'attuale Amministrazione sono quelli che erano al potere durante i 12 anni di Governo di Ronald Reagan e di George Bush, al tempo della cosiddetta guerra di bassa intensità in America Centrale. Ha indicato il caso di Cuba, contro la quale le amministrazioni nordamericane che si sono succedute hanno eseguito attacchi su grande scala. Queste aggressioni sono poi continuate da parte di organizzazioni controrivoluzionarie residenti nel territorio statunitense, ha precisato.
Favorevole alla Pernod-Ricard la decisione sul marchio Havana Club negli Stati Uniti
5.2 - L'azienda francese Pernod-Ricard, una delle maggiori distributrici di bibite a livello mondiale, ha avuto negli Stati Uniti una decisione favorevole sul reclamo presentato per ottenere la registrazione del marchio Havana Club. Secondo un comunicato stampa diffuso nella pagina digitale dell'azienda, la Giunta di Appello e di Giudizio sulle Marche (TTAB, dalla sigla in inglese) - appartenente all'Ufficio di Brevetti e Marche degli Stati Uniti - ha definitivamente respinto una mozione che cercava di arrivare alla cancellazione di questo marchio. In questo modo, indica il testo, la citata istanza riconosce che Havana Club Holdings (HCH) - azienda mista con Cuba - ha richiesto in maniera adeguata il rinnovo di questo passo nel 1996, e definisce appropriato il comportamento dell'Ufficio Brevetti che ha accettato questa richiesta a nome della HCH. Con quello passo, hanno indicato gli esperti, Pernod-Ricard segna una vittoria contro Bacardí-Stati Uniti che ha tentato di ottenere la cancellazione del permesso motivando al processo "circostanze fraudolente".
Esposti a Pechino i risultati cubani nei vaccini e nella terapia del cancro
5.2 - Con una giornata incentrata sulla produzione di vaccini, sulla terapia del cancro e sulla lotta all'AIDS a Cuba, è continuata a Pechino una conferenza sui progressi della Biotecnologia a Cuba. Questi temi hanno dato continuità alla riunione iniziata martedì con la partecipazione di oltre un centinaio di esperti e imprenditori cinesi e di eminenti scienziati cubani, che ha come oggetto l'incremento della collaborazione tra istituzioni dei due paesi e delle attività commerciali congiunte in questo ambito. Gerardo Guillén, direttore di Ricerche del Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (CIGB), ha offerto un'ampia esposizione sul lavoro di questo istituto nella creazione e nello sviluppo di prodotti biotecnologici di alta competitività sul mercato internazionale. Nuovi prodotti farmaceutici per la terapia genetica, vaccini contro l'epatite B e C e contro l'AIDS, anticorpi monoclonali ottenuti in fabbrica e vaccini a somministrazione nasale, tra gli altri creati nel CIGB, sono commercializzati dall'azienda Heber Biovac, appartenente a questo istituto.
Cuba ha definito un oltraggio il rifiuto del visto per gli Stati Uniti a musicisti cubani
6.2 - Cuba denunciato il rifiuto del visto del Governo degli Stati Uniti ad artisti cubani invitati alla premiazione dei Grammy, e lo ha definito un oltraggio alla musica di questo paese. Gli organizzatori dell'evento, che avrà luogo l'8 febbraio prossimo a Los Angeles, hanno consegnato per tempo gli inviti, presentati alla missione statunitense a La Habana durante le trattative, sottolinea ieri una dichiarazione diffusa dall'Istituto Cubano della Musica. Tuttavia, commenta, l'Amministrazione nordamericana ha rifiutato il permesso per partecipare a questo appuntamento. Ancora più vergognoso è il fatto che per il rifiuto dei visti è stata invocata la sezione 212-f della legge migratoria nordamericana che è applicata ai terroristi, agli assassini e ai narcotrafficanti, sottolinea il testo. La dichiarazione mette in risalto i valori etici, morali e umani del chitarrista Manuel Galván, di Eugenio Rodríguez Rodríguez, direttore del sestetto 'Ignacio Piñeiro', del suonatore di laud Barbaro Torres, del percussionista Amado Valdéz, del cantante Ibrahim Ferrer e del pianista Guillermo Rubalcaba, la maggior parte di loro oltre i 70 anni di età. "Al popolo nordamericano diciamo che ci dispiace profondamente che non possano ascoltare questi degni esponenti della musica cubana e universale", dice il testo, che afferma che arriverà il giorno in cui, senza blocco, i due popoli potranno godersi in pace la musica dei due paesi.
Chávez considera un grande onore aver conosciuto la figlia di Che Guevara
6.2 - Il Presidente venezuelano, Hugo Chávez, ha considerato un grande onore avere conosciuto a Aleida Guevara, figlia del leggendario guerrigliero argentino-cubano Ernesto Che Guevara. Sul percorso verso la tribuna installata nell'Ippodromo La Rinconada, a Caracas, dove avrebbe poi pronunciato un discorso per il 12° anniversario della sollevazione civico-militare da lui capeggiata nel 1992, davanti a una delle maggiori concentrazioni popolari che si ricordi a Caracas, il Presidente ha abbracciato, baciato e conversato con la figlia del Che. Poco dopo l'inizio del suo intervento, ha ricordato la presenza della Guevara alla cerimonia, per la quale ha chiesto un forte applauso, e ha riconosciuto il privilegio che rappresentava il fatto di conoscerla. Ha ricordato quindi le parole del Che quando disse che "in una rivoluzione si trionfa o muore, se è vera", concetto che, ha detto, deve essere sempre presente nella Rivoluzione Bolivariana. La Guevara, che sta facendo una breve visita alla capitale venezuelana, ha visitato ieri la collina di Caracas dei 'Senzatetto', dove ha colloquiato con gli abitanti del posto e si è informata sul lavoro che lì svolgono i medici cubani che fanno parte del programma governativo di salute "Missione Dentro il Quartiere".
Inaugurata a Cuba la XIII Fiera Internazionale del Libro
6.2 - La XIII Fiera Internazionale del Libro è stata inaugurata questo giovedì a La Habana, con una cerimonia nel recinto fieristico di San Carlos de La Cabaña, che sarà la sua sede iniziale fino al prossimo 15 febbraio, per poi estendersi ad altre 33 città. Il discorso di apertura è stato fatto dalla poetessa Carilda Oliver, che regnerà in questo appuntamento editoriale che le è stato dedicato per una sua opera che ha guadagnato un posto indiscusso nella letteratura di Cuba. San Carlos de La Cabaña era strapieno di un pubblico composto per la maggior parte da personalità della cultura e da invitati speciali, una cerimonia all'aperto circondata dai libri, addirittura fino a pochi metri dal podio ufficiale riservato ai discorsi. La fiera, che durerà fino al 7 marzo, data in cui sarà chiusa nell'estremo orientale dell'Isola, a Santiago de Cuba, metterà in circolazione, da un estremo all'altro del territorio nazionale, cinque milioni di esemplari e circa 1.200 novità capaci di soddisfare i più diversi interessi.
Associazione Italia-Cuba Empoli
Sito nazionale: www.italia-cuba.it