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Un'impresa non ben organizzata è responsabile di mobbing?



      INAIL
      Un'impresa non ben organizzata è responsabile di mobbing?

      Una cattiva organizzazione dell'impresa può rappresentare una forma
di mobbing a danno del lavoratore? L'eventuale malattia che in questi casi
possa colpire il dipendente, può essere ricondotta alla malattia per causa
di lavoro e, in quanto tale, indennizzata dall'INAIL?
      Una recente circolare dell'INAIL (n. 71/2003) risponde in senso
positivo a queste domande e afferma come la "causa lavorativa" di una
malattia, va ricondotta, non solo alla nocività delle lavorazioni in cui si
sviluppa il ciclo produttivo aziendale, ma anche all'organizzazione
aziendale delle attività lavorative.
      Tale orientamento segue la scia di quanto espresso da una recente
sentenza della Corte Costituzionale, che ha affermato che, ogni e
qualsivoglia malattia, di cui sia provata la causa di lavoro, diviene
assoggettabile e deve essere assoggettata all'assicurazione obbligatoria
gestita dall'INAIL.
      Questo significa, ed è stato confermato anche attraverso l'art. 10
del D.Lgs. n. 38/2000, che sono indennizzabili e devono essere considerate
malattie professionali anche quelle non espressamente menzionale nelle
tabelle di legge. Muovendosi nel contesto delle tecnopatie indennizzabili,
sebbene non tabellate, l'Inail ha diramato una circolare, n. 71/2003, con
cui ha ricostruito le patologie denunciate quali malattie professionali
(non tabellate) riconducibili al mobbing. L'elencazione elaborata
dall'INAIL non ha alcuna pretesa di completezza e di esaustività, ma ha un
valore esemplificativo, per valutare le situazioni ammissibili.
      Secondo l'Inail si può senz'altro parlare di costrittività
organizzativa nei casi di:

        a.. marginalizzazione dall'attività lavorativa: il lavoro svolto e
affidato al lavoratore risulta progressivamente posto in ambiti di assoluta
marginalità e insignificanza nel contesto aziendale
        b.. svuotamento delle mansioni: le mansioni alle quali il
lavoratore è adibito vengono private dei loro tratti più rilevanti e
maggiormente qualificanti, spesso a vantaggio di altro dipendente
        c.. mancata assegnazione dei compiti lavorativi, con inattività
forzata: il lavoratore viene assegnato ad attività solo nominalmente
individuate nell'organigramma aziendale, ma in realtà prive di alcun
riscontro pratico concreto, tanto da costringerlo ad un vero e proprio "far
niente"
        d.. mancata assegnazione degli strumenti di lavoro: il lavoratore
viene adibito a mansioni adeguate alle proprie caratteristiche personali e
professionali, ma non gli vengono assegnati gli strumenti (spesso di tipo
scientifico, cognitivo/ informativo, informatico) idonei per svolgere
correttamente il lavoro
        e.. ripetuti trasferimenti ingiustificati: il lavoratore viene
assoggettato ad una serie estenuante di trasferimenti da una postazione
lavorativa all'altra, da una unita? locale ad una più distante e poi
ritrasferito per una ulteriore diversa destinazione successiva, il tutto
senza specifiche giustificazioni organizzative o tecnico-produttive
        f.. prolungata attribuzione di compiti dequalificanti rispetto al
profilo professionale posseduto: il lavoratore viene adibito, in modo
continuativo e per un tempo significativo, a mansioni che appartengono a
qualifiche contrattualmente inferiori a quella che gli era stata assegnata
all'atto dell'assunzione e del conseguente inquadramento professionale;
        g.. prolungata attribuzione di compiti esorbitanti o eccessivi
anche in relazione a eventuali condizioni di handicap psicofisici: il
lavoratore già affetto da handicap fisici, sensoriali o psichici viene
assegnato volutamente a mansioni che prevedono impegno eccessivo o comunque
esorbitante rispetto alle proprie caratteristiche personali di occupabilità
        h.. impedimento sistematico e strutturale all'accesso a notizie: il
lavoratore viene escluso radicalmente dal circolo di notizie e
informazioni, soprattutto quelle attinenti al know how aziendale, in modo
pregiudizievole per ogni eventuale sviluppo di carriera, ma anche per lo
svolgimento normale della propria occupazione lavorativa
        i.. inadeguatezza strutturale e sistematica delle informazioni
inerenti l'ordinaria attività di lavoro: il lavoratore non viene posto in
condizioni idonee allo svolgimento della propria ordinaria attività
lavorativa, con riguardo alle notizie e alle informazioni necessarie per
un'aggiornata esecuzione delle prestazioni
        j.. esclusione reiterata del lavoratore rispetto ad iniziative
formative, di riqualificazione e aggiornamento professionale: tali attività
vengono impedite anche mediante l'esclusione ripetuta e costante dalle
rispettive iniziative maturate o proposte in ambito aziendale
        k.. esercizio esasperato ed eccessivo di forme di controllo: il
lavoratore viene deliberatamente assoggettato a forme di verifica e di
controllo oggettivamente esagerate, nel numero e nelle modalità di
intervento, rispetto alle normali esigenze aziendali.
      febbraio 2004

      a cura della Redazione, tratto da: "Mobbing: tutela dei danni
psichici da costrittività organizzativa", di Pierluigi Rausei

      Fonte: Diritto & Pratica del lavoro - Settimanale di amministrazione
e gestione del personale - Ipsoa Editore