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Cecenia. A Mosca è vietato commemorare la deportazione dei ceceni nel '44



Cecenia. A Mosca è vietato commemorare la deportazione dei ceceni nel '44

17 febbraio 2004 www.radioradicale.it 
La municipalità di Mosca non ha autorizzato una manifestazione di commemorazione del 60esimo anniversario della deportazione del popolo ceceno, che ebbe inizio, su ordine di Stalin, il 23 febbraio 1944. La manifestazione in programma era organizzata dal Partito Radicale Transnazionale, dal Movimento dei Diritti Umani, dal Comitato di Azione contro la guerra in Cecenia, dal Centro Andrey Sakharov, dai Radicali Russi e dal Club contro la guerra. Senza dare alcuna motivazione, le autorità della capitale russa hanno informato Andrei Rodionov, Nikolaj Khramov e Lev Ponomarev della decisione di non permettere lo svolgimento della manifestazione. 

Olivier Dupuis, deputato europeo radicale, da un mese in sciopero della fame a sostegno della causa cecena, si sofferma sulla malata democrazia russa. Putin sotto accusa: «Per chi riterrebbe di dover ancora approfondire la propria riflessione sull'evoluzione della Russia, questo nuovo attacco a un diritto fondamentale, quello di poter manifestare, potrà forse essere utile per prendere finalmente la misura dell'evoluzione dello Stato di Diritto e della democrazia in Russia dal 1999, data della conquista del potere da parte di Putin. In effetti, non c'è un settore della vita pubblica russa (senza parlare di quanto succede in Cecenia) - che si tratti di giustizia, di libertà di espressione, di libertà di stampa, di libertà di associazione o, come nel caso presente, di libertà di manifestazione - dove non si è assistito a un crescendo di violazioni patenti dei diritti fondamentali riconosciuti dalla Costituzione russa e dalle principali Convenzioni internazionali e, conseguentemente, a un'erosione costante dello Stato di Diritto».