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Question Time in Parlamento a Min. Prestigiacomo



CAMERA DEI DEPUTATI

Report

Conferenza Stampa di Montecitorio di martedì 03/02/2004

su Interrogazione Parlamentare n. 4-08549 del 16/01/2004



Adozioni Internazionali:

Quello che non è mai stato detto alle Famiglie Adottive

I retroscena di una legge crudele



Intervenuti:

On. Marco Zacchera

responsabile Politica Estera di AN



Cav. Alessandro Maria Fucili

direttore Ceis Ancona Onlus responsabile  <http://www.LoretoBambino.it>
www.LoretoBambino.it



On. Dorina Bianchi UDC

Question Time in Parlamento 5/2/2004

a Ministro Stefania Prestigiacomo

 <http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/odg/cam/allegati/20040205.htm#n1>
http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/odg/cam/allegati/20040205.htm#n1

 <http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/odg/cam/allegati/20040205.htm#n1>


On. Maria Burani Procaccini FI

Presidente Commissione Parlamentare per l'Infanzia



Sostengono

Interrogazione di On. Marco Zacchera

e Interpellanza urgente dell’ On. Dorina Bianchi


On. Alberto Arrighi, On. Marco Cappato (Europarlamentare), On. Teresio
Delfino, On. Cristiana Muscardini (Europarlamentare), On. Piero Ruzzante,
On. Maurizio Turco (Europarlamentare), On. Riccardo Villari, On. Luigi
Giacco, On. Cerare Campa, On. Dorina Bianchi, On. Emerenzio Barbieri, On.
Giuseppe Caminiti, On. Carla Castellani, On. Giulio Conti, On. Riccardo
Conti, On. Gianfranco Cozzi, On. Giampiero D’Alia, On. Rodolfo De
Laurentiis, On. Remo Di Giandomenico, On. Filippo Maria Drago, On. Giuseppe
Drago, On. Vincenzo Fasano, On. Marco Follini, On. Daniela G. Santanchè, On.
Giuseppe Gianni, On. Massimo Grillo, On. Franco Paolo Lucchese, On. Luigi
Maninetti, On. Erminia Mazzoni, On. Antonio Mereu, On. Angela Napoli, On.
Osvaldo Napoli, On. Ettore Peretti, On. Michele Ranieli, On. Francesco S.
Romano, On. Bruno Tabacci, On. Michele Tucci, On. Gregorio Dell’Anna, On.
Basilico Germanà, On. Simonetta L. Scardino, On. Giovanni Mongiello, On.
Maria G. Pinto. (aggiornato al 2/2/2004)



Il verminaio delle

Adozioni Internazionali

intervento Cav. Alessandro Maria Fucili



Da circa un anno il nostro gruppo, l’equipe di
<http://www.loretobambino.it/> www.LoretoBambino.it  sta approfondendo i
vari aspetti relativi alle procedure, alle tempistiche ed alle procedure
delle Adozioni Internazionali.



Questo impegno parte esclusivamente dalle sollecitazioni di decine e decine
di famiglie adottive, arenatesi in iter tortuosi, nei contatti con Enti
Autorizzati “discutibili”, in viaggi della speranza divenute odissee senza
fine.



Eppure, devo riconoscere, che l’Istituzione della Commissione Adozioni
Internazionali , ed anche la registrazione degli Enti Autorizzati, che
debbono avere e mantenere requisiti almeno essenziali, è stata una
rivoluzione positiva rispetto alla quasi totale anarchia che vigeva in
Italia fino al 1998, quindi fino a pochissimi anni or sono.



Arriviamo quindi ad una nuova modalità di pensare e gestire il flusso
adottivo internazionale, ma con un passato recentissimo di “illegalità” e
“clandestinità” prosperante, sia in Italia che all’Estero naturalmente.



Ma ad oggi, anno 2004, l’attuale norma e Sistema legislativo ed i
Regolamenti attuativi inerenti, dimostrano come il legislatore di 6 anni fa
non avesse previsto l’eccezionale incremento di Coppie che hanno presentato
richiesta, ed in gran parte già ottenuto, l’Idoneità all’Adozione
Internazionale.

Già solo l’innalzamento del limite di età del più giovane dei coniugi a 45 ,
incremento di 5 anni, doveva far immaginare che tutte le coppie ormai
escluse dalle pratiche , sarebbero certamente, ed immediatamente , ritornate
nel circuito dell’Adozione Internazionale.



Ciò che più mi ha sollecitato nell’affrontare questa iniziativa, sono state
proprio le esplicite richieste di aiuto giunte da centinaia di famiglie.

Questa iniziativa mira solo ed esclusivamente ad ottenere chiarezza,
trasparenza ed impegno al Legislatore Italiano nei confronti di oltre 20.000
famiglie italiane



Famiglie a volte raggirate da Enti senza scrupoli, deluse dalle Istituzioni
e dall’assenza e non  disponibilità dei Servizi Sociali pubblici; consce
ormai, ma mai rassegnate, dell’impossibilità di poter accogliere in casa un
figlio, una figlia.



Perché tutto questo?

Eppure la legge attuale prevede un’ organizzazione che , all’apparenza,
dovrebbe garantire un flusso fluido e continuo, con tempi brevi e certezze
dimostrabili.



Invece non è così.

Soffermandosi a studiare ciò che accade, QUALUNQUE ADDETTO AI LAVORI
(Magistrato Minorile, Psicologo o Assistente Sociale del Servizio Pubblico,
noi Operatori del settore minori, le famiglie stesse)  si accorge
immediatamente della tortuosità e non tutela dell’intero sistema.



Veniamo agli aspetti concreti , iniziando dalle cifre:

-         nel 2003 sono state presentate ai Tribunale per i Minorenni
d’Italia tra le 8.000 e le 9.000 “disponibilità all’Adozione Internazionale”
da parte di altrettante Coppie: questo è appunto l’inizio dell’intero
percorso adottivo che la famiglia intraprende

-         Secondo fonti della stessa CAI , dal 2001 , fino a giugno 2003 le
Coppie già Idonee , che hanno cioè già concluso l’Iter procedurale per poter
poi intraprendere il viaggio verso un figlio, erano oltre 15.000. Di queste
avevano accolto in casa solamente 5.400 bambini nello stesso arco di  2 anni
e mezzo.

-         In questi casi la matematica non è un’ opinione, e le somme
praticabili sono sotto gli occhi di tutti.

Quindi:

-         a fronte di oltre 20.000 (noi stimiamo almeno 23.000 ad oggi)
famiglie in attesa di poter adottare, la media in questi anni stimata di
bambini adottati, o meglio accolti in Italia a fine percorso, si attesta tra
i 2.300 ed i 2.500 max.

-         un rapporto che , nelle cifre, si posiziona in 1 a 10.



Ciò che non viene detto dalle fonti ufficiali, e ci chiediamo a vantaggio di
chi, è che i tempi per l’intero percorso si è allungato drammaticamente :

dall’inizio con la consegna ai Tribunali della disponibilità della coppia,
all’ingresso in famiglie del bimbo passano ormai tra i 30 ed i 40 mesi
minimo. E ciò è confermato anche da alcuni  Enti Autorizzati,  citiamo
un’agenzia:



Agenzia Stampa ROMA - Stop all adozioni internazionali di bambini al di
sotto dei 4 anni. La decisione è del CIAI, uno degli enti autorizzati più
antichi e importanti del settore, che ha deciso di rifiutare tutti i nuovi
incarichi di coppie che intendono adottare bambini sotto i 4 anni. Lo ha
rivelato la presidente Ciai. «Non ci sembrava onesto illudere le famiglie -
dichiara -: un centinaio di coppie in lista d'attesa al Ciai attendono di
poter accogliere un bambino molto piccolo, in età prescolare e in buono
stato di salute. Ciò corrisponde a un tempo d'attesa di almeno un anno e
mezzo. Per questo abbiamo deciso di non accettare per almeno sei mesi nuovi
incarichi di coppie con la medesima disponibilità». Il problema non si pone
per le coppie disponibili ad accogliere bambini malati, con handicap o più
grandi o ancora per più fratellini. I tempi medi di attesa, per una coppia
che aspetta un bambino in età prescolare, possono raggiungere anche i 3-4
anni. «Le coppie italiane devono rendersi conto che l´Italia non è il solo
paese che accoglie minori - spiega Melita Cavallo, presidente della
Commissione Adozioni Internazionali -. Ci sono anche gli Stati Uniti, la
Francia, e molti altri stato. La disponibilità esclusiva per un bambino
piccolo e in perfetta salute incrementa enormemente i tempi d'attesa».



Ed anche la “certezza” dell’adozione può divenire una vana speranza laddove
gli Interlocutori Stranieri , i correlati ai quali gli Enti Autorizzati
Italiani devono legarsi per poter garantire l’abbinamento con il bimbo
all’estero, non siano degni di garanzie .



Documenti giunti dai paesi stranieri che risultano imperfetti una volta che
la famiglia è già volata per incontrare il bambino.

E giù allora mazzette (in particolare di USD Dollars molto più graditi dell’
Euro) per superare , più o meno agilmente, i tanti inciampi che si
incontrano per strada.



Uno stillicidio di richieste economiche, quello dell’adozione
internazionale, dove ormai  quello che sembra imperare per i più è: prego,
pagamento anticipato.



Pensate che è proprio la legge a garantire gli Enti Autorizzati: l’iter
adottivo infatti prevede l’Obbligo dell’iscrizione a titolo oneroso, ma non
si è mai seriamente controllato quanto gli enti pretendano dalle famiglie:
tra richieste di “donazioni” (sarebbe interessante verificare quante sono le
coppie adottive che , oltre ad aver pagato i servizi, hanno anche voluto
donare diverse migliaia di Euro, proprio a quegli Enti Autorizzati),
pagamenti anticipati o richiesta di assegni post datati, alle famiglie
giungono ricatti morali ( e non solo) da parecchi Enti .

Manigoldi si, ma ben mimetizzati tra gli altri, seri ed esemplari, grazie ad
una legge che permette anche queste cose per le sue maglie troppo larghe.



Perché ed in che senso sono larghe le maglie di questa norma?



- Non esiste una Banca Dati Centrale delle famiglie che iniziano l’iter, non
esiste né una banca dati Internazionale né una Nazionale una banca dati che
si aggiorna automaticamente seguendo passo passo l’intero percorso della
coppia.

- Non esistono statistiche fresche, dati in tempo reale, ma studi che
arrivano, all’italiana, sempre almeno un anno dopo rispetto all’esigenza.

- Non esiste un Banca Dati Centrale dei bambini adottabili.

- Non esiste un Sistema telematico che garantisca un flusso certificato
delle informazioni.



Nell’era di Internet e delle informazioni in Tempo reale, la documentazione
su Famiglie Adottive e Bambini viaggia ancora solo ed esclusivamente su
carta: centinaia di fogli bollati, fotocopiati, spediti e persi.

E così si perdono mesi preziosi, per la tutela dei bambini accolti negli
orfanotrofi di tutto il mondo.



E proprio su questa falla del sistema molti interlocutori esteri speculano
senza ritegno: i documenti ritardano, si perdono, e così, non di rado, i
bambini, una volta giunti sul posto, semplicemente non esistono.



Come distinguere tra interlocutori stranieri seri e banditi?

Come distinguere tra Enti Autorizzati seri e no?



Attualmente è impossibile.



Per questo l’intero mondo delle Adozioni Internazionali deve dotarsi di un
Sistema Informatizzato che garantisca il flusso delle informazioni, che
registri ogni passaggio delle stesse, che controlli in ogni momento la
posizione di una famiglia nella graduatoria nazionale, e dei bambini
esistenti ed adottabili nelle varie parti del mondo.



L’Italia si è dotata di una legge ed una organizzazione delle Adozioni che
aveva un ottimo spunto iniziale, ma che si è ormai arenato, non avendo
previsto il macroscopico maggior numero di richieste rispetto alla
possibilità di istruire altrettante pratiche per l’accoglienza di bambini.



Siamo qui per lamentare una situazione che è già al collasso, ma che non
viene ufficializzata con dati completi .

Siamo qui anche per offrire una soluzione concreta ed efficace: il SOAI , il
nostro Sistema di Organizzazione delle Adozioni Internazionali.  Siamo qui
per portare fatti concreti e concrete soluzioni.



Già oltre 50 parlamentari italiani ci hanno dato voce con atti concreti: le
Interrogazioni e nelle prossime settimane anche i progetti di legge.

Ma non solo il Parlamento è impegnato in questa lotta: anche tutti i
Consigli Regionali presenteranno identiche interrogazioni, identiche
richieste di chiarimenti e di controllo ai Governi Regionali.



Non solo. Sappiamo che questo Sistema riguarda tutti i Paesi europei, oltre
al Canada, agli Stati uniti, ed all’Australia.

Abbiamo già ricevuto la disponibilità a presentare proposte di legge o
interrogazioni da parte di 4 EuroParlamentari italiani, in modo da poter
creare, in Europa, un unico, grande sistema di garanzia che eviti le truffe
nei paesi di origine dei bambini adottabili.



Ecco le  proposte concrete di  <http://www.loretobambino.it/>
www.LoretoBambino.it



- Mettere alla prova il SOAI, ed utilizzarlo in via sperimentale. Il SOAI è
già disponibile  in versione dimostrativa per essere analizzato da esperti;

- Agevolare gli emendamenti all’attuale legge che regola l’adozione
internazionale, per far si che cessi questo scempio alle famiglie italiane:
in particolare chiediamo la costituzione di graduatorie delle famiglie
adottive, siano in fase di istruttoria, siano già idonee.  Eliminare
l’obbligo dell’iscrizione a titolo oneroso, ma lasciandola a titolo
gratuito, per tutte quelle coppie che sono ancora indietro nella
graduatoria.  Riduzione e controllo certificato delle somme elargite dalle
coppie agli enti autorizzati

- Ridurre i campi di azione degli Enti Autorizzati, limitando ad un solo
continente la loro operatività  ed all’interno di questo a sole tre nazioni:
in questa maniera si otterrebbe una sufficiente garanzia negli interlocutori
esteri, additati dagli stessi Enti quali cause di disguidi.

- Sollecitare la creazione di un Organo Garante e di Osservazione,
costituito da  delegati tra le Famiglie Adottive e Affidatarie, e quindi
presenti nelle graduatorie o Banca Dati Centrale, che provveda a verificare
il rispetto delle procedure, dei tempi da parte di tutte le figure ed
istituzioni presenti nell’intero iter e intervenga nel segnalare le
incongruenze e irregolarità.



L’attuale sistema Adozioni Internazionali ha bisogno di interventi
immediati.

Circa 23.000 famiglie italiane hanno invece bisogno di una risposta chiara e
immediata poiché l’attuale sistema adottivo è ormai arrivato al collasso.



scaricabili testi + foto dalla home page di  <http://www.loretobambino.it/>
www.LoretoBambino.it



Cav. Alessandro Maria Fucili

mobile 3483340603



Per ricevere la documentazione completa in digitale scrivere a:

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