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7 miliardi per la privacy, con la soddisfazione di Bush



7 miliardi di dollari di biometria
Questo l'investimento americano per scansionare il volto degli 
stranieri che arrivano nel paese. A cui oggi fanno lasciare anche le 
impronte. Domani chissà cos'altro. Non mancano critiche e perplessità 

 

07/01/04 - News - Roma - Una scansione del volto e la registrazione 
delle impronte digitali è quanto gli Stati Uniti si apprestano a 
chiedere a tutti gli stranieri in arrivo nel paese. Un modo di 
accoglierli piuttosto freddino, da alcuni interpretato come 
"infastidito", che da solo però consente alle tecnologie biometriche 
di affermarsi quanto mai prima: il Governo federale stima infatti 
che, da qui al 2008, le installazioni di sistemi biometrici per 
volto, impronte e chissà cos'altro costeranno non meno di 7 miliardi 
di dollari.


  Opinioni e commenti 
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   gia il brasile ha reagito!!!!! 
 
 
 
In realtà l'obbligo di catturare questi dati è già partito da qualche 
giorno ma gli ispettori governativi che dovrebbero applicare la nuova 
misura presso aeroporti e porti si trovano perlopiù a malpartito per 
mancanza dei mezzi tecnici necessari. Scanner del volto e delle 
impronte, tecnologie di database e di sicurezza e altro ancora, 
infatti, hanno raggiunto per ora solo una piccola parte delle aree 
interessate.

Il nuovo procedimento di schedatura di chi arriva negli Stati Uniti, 
in realtà non è che una estensione di quanto già previsto in 
precedenza. La differenza, però, è che ad una auto-dichiarazione e ad 
un visto ora si aggiungono strumenti biometrici, dati personali le 
cui modalità di trattamento sono destinate a suscitare polemiche 
internazionali. Anche per prevenire questa situazione con il partner 
più importante e più geloso della propria privacy, l'Europa, gli USA 
accetteranno senza ulteriori scansionature gli europei dotati del 
nuovo Passaporto digitale e biometrico in via di realizzazione in 
ambito UE. Su questo progetto, d'altronde, da tempo l'intesa USA-UE 
sembra pressoché totale. Va detto, però, che il Passaporto dovrà 
essere pronto entro il prossimo 26 ottobre: è quello l'ultimo giorno 
in cui gli USA accetteranno l'arrivo di europei senza visto.

A criticare la misura, però, non sono soltanto i sostenitori della 
privacy, secondo cui tutto questo è una conferma delle tendenze 
orwelliane dell'amministrazione Bush, ma anche gli uomini del GAO, il 
braccio investigativo del Congresso. Il GAO ha infatti analizzato a 
lungo il sistema finendo per sostenere l'inaffidabilità sostanziale 
delle tecnologie di riconoscimento del volto, un'accusa lungamente 
sostenuta anche dall'associazione per i diritti civili ACLU.

L'allarme arriva anche dall'industria del turismo che non solo ha 
dovuto registrare dall'11 settembre ad oggi un certo calo nei flussi 
turistici ma che teme ripercussioni serie sul business a causa 
dell'invasività delle nuove rilevazioni biometriche. La Malaysia, da 
parte sua, ha già invitato gli americani a recarsi sul proprio 
territorio: per accedervi dovranno sottoporsi ad approfondita 
ispezione biometrica...