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a proposito di censura



Amici, questo è il testo di Pericle censurato da "Domenica In" a Paolo
Rossi, stilato circa 2400 anni fa e quanto mai attuale. Il comico l'ha
recitato dal 16 al 30.11.03 all'Ambra Jovinelli di Roma. Sarebbe bello
farlo circolare il più possibile.

Ciao da Pasquale



AD ATENE NOI FACCIAMO COSI'

Di Pericle.



Il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: per questo è detto
democrazia.

Le leggi assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute
private, ma noi non ignoriamo i meriti dell'eccellenza.

Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri,
chiamato a servire lo Stato, non come un atto di privilegio, ma come una
ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non
siamo sospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo
se preferisce vivere a suo modo.

Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e le leggi e di non
dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevano offesa.

E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte la cui
sanzione risiede solo nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di
buon senso.

La nostra città è aperta al mondo; noi non cacciamo mai uno straniero.

Noi siamo liberi di vivere proprio come ci piace, e tuttavia siamo sempre
pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.

Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle
proprie faccende private.

Un uomo che non si interessa dello Stato non lo consideriamo innocuo, ma
inutile; e benché soltanto pochi siano in grado di dar vita a una politica,
noi siamo tutti in grado di giudicarla.

Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla strada
dell'azione politica.

Crediamo che la felicità sia il frutto della libertà e la libertà sia solo
il frutto del valore.



Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell'Ellade e che ogni ateniese
cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la prontezza a
fronteggiare le situazioni e la fiducia in se stesso.



Pericle, citato da Tucidde in "La guerra del Peloponneso II, 37-41".