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INTERPELLANZA PARLAMENTARE anche alla Camera.



Informo che, anche alla Camera, da parte del compagno Giovanni Russo Spena
del PRC, e' stata presentata l'interrogazione parlamentare su emergenza
abitativa e diritti violati a Milano.

Promuoviamo discussione pubblica

e lotta politica solidale ed unitaria.

Saluti a tutte/tutti.

Roberto

3479271955 - 3383859559



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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

                         dell'on RUSSO SPENA

Al Ministro dell'Interno

Al Ministro delle Infrastrutture



Per sapere - premesso che:



- in queste ultime settimane, a Milano, sono state attuate violente azioni
di sgombero nei confronti di centinaia di Rom, attraverso tre successive
azioni condotte dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Municipale;



- durante queste operazioni sono state distrutte le abitazioni, bruciate le
masserizie, maltrattate le persone che abitavano quegli spazi ed espulsi
oltre novanta migranti;



- pressioni costanti di tale tenore sono messe in pratica anche verso i
migranti che abitano la casa occupata di via Adda, con continui
rastrellamenti, intimidazioni e fermi verso le persone provenienti da quel
fabbricato;



- sembrebbe che tali comportamenti facciano parte di una politica
sistematica che le istituzioni pubbliche di Milano stanno mettendo in atto
da qualche tempo, nei confronti dei migranti di ogni provenienza;



- a Milano, il diritto alla casa e ad una abitazione dignitosa riguarda
tutta la popolazione che vive nel capoluogo lombardo, perche' mancano piu'
di 90.000 alloggi, ci sono 21.000 famiglie in lista di attesa di una casa
popolare (di cui meta' migranti), il costo di un immobile vale da Euro
3.000 al mq in periferia a oltre Euro 15.000 in centro, ci sono oltre 6.000
sfratti esecutivi, 35.000 richieste di aiuto al Fondo Sostegno degli
affitti;



- a Milano, per la liberalizzazione degli affitti concessa dalla legge
431/98, il canone di locazione e' aumentato di oltre il 65%, e normalmente
e' superiore a Euro 600 mensili, per un monolocale, e a Euro 1.500, per un
appartamento da tre locali, a cui bisogna sommare le spese condominiali
ordinarie e straordinarie e di utenze varie;



- per quanto attiene i cittadini migranti, sembrerebbe che i proprietari di
casa non affittino a stranieri senza avere preteso rigidissime garanzie, la
locazione ai cittadini stranieri è concessa con costi aggiuntivi e,
sovente, con fideiussione bancaria, l'affitto e' transitorio e il pagamento
e' spesso a persona e non a mq., esiste un mercato abitativo mediato da
agenzie immobiliari che controllano le operazioni di ricerca e negoziali e
che speculano sulla debolezza contrattuale del cittadino migrante, da cui
esigono somme consistenti quale onere preventivo, senza garantire il buon
esito della stipulazione contrattuale;









- tra i cittadini migranti, solo il 60% e' riuscito a trovare un alloggio,
di cui il 30% in condizioni abitative accettabili e il restante 30% in
condizioni di degrado e sovraffollamento, sotto i limiti di abitabilita',
mentre il residuo 40% vive la condizione di incertezza diffusa, assenza
igienica, sovraffollamento estremo e nomadismo abitativo;



- inoltre, ai cittadini migranti sembrerebbe che sia applicato un canone
"speciale" che si assesta ad oltre il 60-70% in piu' rispetto al canone
medio concordato, e il 25% in piu' rispetto al canone libero medio, e che
tali contratti, per oltre l'80%, sono in nero;



- in generale, per tutti i cittadini locatari, vigerebbe il mercato nero
dell'affitto e l'evasione fiscale da parte dei locatori, perche' i
proprietari di casa, nel 50% dei casi, non rilasciano alcuna copia del
contratto di affitto all'inquilino; per gli altri casi il canone stipulato
e' a libero mercato, a patto in deroga, per uso diverso (foresteria,
transitorio, posto letto, ecc.), spesso senza registrazione, utilizzando lo
strumento dello "sfratto dormiente" per finita locazione o disdetta, quale
pressione per aumentare e/o per non registrare il canone di locazione;



- in piu', rispetto al resto del Paese, Milano registra il maggiore aumento
incontrollato degli affitti e delle spese accessorie, l'utilizzazione
intensiva dello sfratto e della finita locazione, l'assenza delle
manutenzione degli stabili, l'espulsione dai centri storici e dalle aree di
interesse speculativo (es. in zona Isola, l'azione di sfratto verso l'area
che il Comune vuole destinare alla futura "Cittadella della Moda") delle
categorie sociali economicamente piu' deboli, il degrado ambientale ed
urbanistico, l'oppressione fiscale e tariffaria contro i proprietari della
prima casa, il fermo di ogni edificazione di case popolari e/o a edilizia
convenzionata -:



- quali misure intendano intraprendere per fermare ogni azione repressiva
da parte delle Istituzioni di Milano nei confronti della popolazione
migrante, che subisce la difficile situazione abitativa cittadina; per dare
impulso ad una utilizzazione sociale e regolata del mercato locativo,
attraverso l'intervento pubblico e mediante la requisizione per assicurare
l'equa utilizzazione collettiva e sociale dei beni immobili sfitti di
proprieta' pubblica e privata, avviando tale azione in accordo con le
organizzazioni politiche, sindacali e sociali presenti sul territorio
milanese;



- non valutino di adottare misure urgenti per il miglioramento delle
condizioni abitative pubbliche e private, al fine di garantire il pieno
rispetto del principio della pari dignita' e delle pari opportunita'
abitative tra tutti i cittadini (residenti e migranti), cosi' come
stabilisce la Costituzione, che affida alla Repubblica il compito di
rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il
pieno









sviluppo della persona umana e l'esercizio dei diritti concreti di
cittadinanza civile, sociale, politica, culturale, ecc., non solo a
vantaggio dei cittadini italiani, ma anche a beneficio di tutti gli
stranieri che vivono in Italia;



- quali provvedimenti urgenti intendano intraprendere per stabilire canoni
di locazione adeguati e proporzionati al reddito; garantire i servizi
sociali nei quartieri ad un valore economico proporzionato alla loro
qualità' e al reddito dei nuclei abitativi ; controllare ogni atto di
intermediazione tra proprietario e affittuario, per assicurare ad ogni
persona, indipendentemente della provenienza nazionale, un bene immobiliare
dignitoso e a prezzo contenuto;



- quali misure ritengano realizzare per fronteggiare sistemazioni
collettive di emergenza in strutture adeguate e dignitose, superando la
precarieta' e l'insostenibilità sociale dei campi provvisori, dei centri di
prima accoglienza e dei centri di detenzione temporanea e per la
realizzazione di un piano sociale straordinario di edilizia popolare



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