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Notiziario Caritas Bologna n. 50



NOTIZIARIO TELEMATICO DELLA CARITAS DI BOLOGNA

Per raccontare le nostre iniziative, segnalare articoli, 
 appuntamenti, pensieriŠ che "ne vale la pena"

1 LUGLIO 2003 - n. 50



In Sommario

1) CPT: ESCE OGGI IL NUMERO DE "LA PORTA" SUL CENTRO DI VIA MATTEI.

2) CERCASI VOLONTARI PER LA SCUOLA DI ACCOGLIENZA.

3) LE CONCLUSIONI DEL 29° CONVEGNO NAZIONALE DELLE CARITAS.

4) NUOVO CONSIGLIO PER LA CONSULTA CONTRO L'ESCLUSIONE SOCIALE.



1. "FANTASMI A BOLOGNA. A un anno dall'apertura del Cpt di Via Mattei 
la Caritas raccontaŠ"

Esce oggi il nuovo numero della rivista "La Porta". A un anno 
dall'apertura del Centro di Permanenza Temporanea di Via Mattei il 
trimestrale di approfondimento e analisi della Caritas di Bologna 
racconta l'esperienza che in questi 12 mesi ha vissuto all'interno 
della struttura dove ha effettuato oltre 620 colloqui. Nelle 25 
pagine di questo numero troverete testimonianze di persone rinchiuse 
nel Centro, storie di immigrazione, il racconto delle nostre 
operatrici di un anno di sportello Caritas al Cpt, un'analisi 
giuridica sulla Bossi-Fini, la cronologia di un anno di rivolte e 
tensioni in Via Mattei e storie dagli altri Cpt del mondo.

Questo il sommario completo: presentazione di don G. Nicolini / 
"Bologna e Cpt un rapporto difficile" a cura di D. Bergamini / "Un 
anno al Cpt" di I. Galletti e D. Bergamini / "Perché sono qui" di L. 
Cavrini / "Un giorno tra i disperati" del Cpt di M. Pazzi / "Voci da 
Via Mattei" AA.VV. / "Cosa dice la Legge" e "Il Cpt di Bologna" di M. 
Festi / "Cpt nel mondo" redazione.

Se non la ricevete già in abbonamento postale potete richiedere "La 
Porta" presso le librerie Paoline (in Via Altabella), Dehoniane (in 
Via Sant'Alò) o Feltrinelli (in Piazza Ravegnana) oppure direttamente 
alla segreteria della Caritas di Via Fossalta 4 (lun-ven ore 9-13).



2. A SETTEMBRE APRE LA SCUOLA DELL'ACCOGLIENZA

"Scuola dell'accoglienza è il sogno di una scuola per gli stranieri 
che approdano a Bologna. L'idea di questa scuola nasce dal desiderio 
di coniugare e armonizzare due parole e due desideri: l'accoglienza e 
le regole. L'idea è che in questa scuola vi sia la convergenza di 
gruppi, di competenze, di singoli cittadini. Questa scuola dovrebbe 
essere uno spazio di relazioni in cui gli immigrati sono i 
protagonisti in un clima di arricchimento reciproco".

Stiamo cercando volontari che ci aiutino nella realizzazione del 
nostro progetto. In particolare per l'insegnamento della lingua 
italiana a stranieri. E' previsto anche un corso di formazione. Se 
siete interessati potete contattare la segreteria della Caritas 
diocesana di Bologna dal lunedì al venerdì ore 9-13 tel. 051 267972 
e-mail: cdbosegr@iperbole.bo.it



3. L'IMPEGNO QUOTIDIANO NEL GIARDINO UNIVERSALE

Si è concluso nei giorni scorsi  ad Orosei  il 29° Convegno nazionale 
delle Caritas diocesane. L'intervento di S.E.Mons. Renato Raffaele 
Martino e le prospettive pastorali indicate dal direttore della 
Caritas Italiana per coniugare scelte di giustizia e cammini di pace.

"Le attuali inadeguatezze degli organismi internazionali non debbono 
indurre a ridimensionarne l'importanza ma piuttosto a rafforzarli e 
renderli meglio rispondenti agli scopi originali". E' la convinzione 
del presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, arcivescovo 
Renato Raffaele Martino, espressa nell'ultimo giorno del Convegno 
Caritas.

S.E. Mons. Martino, che è stato Osservatore permanente della Santa 
Sede al Palazzo di vetro di New York per 16 anni,  ha detto che le 
istituzioni internazionali, in particolare le Nazioni Unite, devono 
adeguare struttura e mezzi alle alte finalità loro proprie. Anche il 
costante riferimento del Santo Padre all'Onu in occasione della crisi 
e della guerra in Iraq, non è un avallo a come le Nazioni Unite sono 
oggi di fatto, ma "vuole essere - sottolinea mons. Martino - un 
richiamo agli ideali che guidano l'Onu e che stanno alla base di ogni 
altro organismo". L'Arcivescovo ha inoltre detto che "è il momento di 
mettere mano tutti insieme ad una sorta di ingegneria costituzionale 
dell'umanità, non dando vita ad un super-Stato mondiale ma piuttosto, 
come suggerisce la 'Pacem in Terris' di Giovanni XXIII, continuando 
ed approfondendo il processo già in atto di costruzione partecipata 
di livelli trasparenti e articolati di autorità". E ha concluso 
ribadendo: "Se si vuole che la pace non sia solo la conseguenza di 
una violenza impositiva e di lunghe trattative, occorre che sia fatta 
sgorgare da valori effettivamente condivisi e vissuti"..

Purtroppo oggi - come ha sottolineato mons.Vittorio Nozza, direttore 
della Caritas Italiana delinenando le prospettive di lavoro 
pastorale  - sembrano invece permanere abitudini, generate da vere e 
proprie strutture di peccato: "l'abitudine di uccidere, cioè di non 
rispettare la vita umana, l'abitudine di rubare nei confronti del 
bene e dei beni altrui e, soprattutto del bene e dei beni di tutti, 
l'abitudine di mentire, cioè di parlare ed operare non secondo verità 
ma secondo convenienza, l'abitudine di dimenticare o di negare i 
poveri, o, peggio, la volontà di farli sparire". Ma "queste 
infestazioni -  ha proseguito Nozza - non sono incurabili. Esistono 
antidoti sociali e politici per contrastarne gli effetti e rimuoverne 
le cause". Degni di grande considerazione sono, ad esempio, il 
movimento della pace e quello per una diversa globalizzazione.

"La sfida che è di fronte all'ultimo movimento per la pace - ha 
puntualizzato Nozza - è quella di evitare di compiacersi della 
grandiosità delle manifestazioni realizzate. Il movimento non cresce 
in efficacia se non realizza con qualche continuità una educazione 
alla pace, per iniziative tese non solo a scongiurare la fase armata 
di un conflitto, ma anche a prevenirne le cause e i pretesti".

Anche il movimento per una diversa globalizzazione è di fronte, 
secondo il direttore della Caritas, ad un problema di scelta: "uno 
scontro tra sfruttati e sfruttatori, oppure - e qui va esercitata 
l'influenza educante dei credenti - un più alto tasso di impegno e di 
solidarietà verso chi è in stato di bisogno".

Quattro le linee guida indicate, su cui le Caritas diocesane e 
Caritas Italiana sono chiamate a muoversi. La prima è un invito a 
frequentare la politica per governare i cambiamenti, sviluppando 
coesione e responsabilità.La seconda è un impegno a costruire 
relazione con l'altro, uscendo dalla cosiddetta sindrome dello 
spettatore che ci rende tutti indifferenti.Una presenza incarnata nei 
luoghi del quotidiano è la terza prospettiva di lavoro pastorale, che 
mette in evidenza il ruolo delle 25.000 parrocchie italiane, luoghi 
di coesione sociale, visibilità e presenza della Chiesa. Infine 
l'invito ad abitare il territorio e valorizzare i luoghi della 
partecipazione e del coinvolgimento.

Quattro punti che chiudono il 29° Convegno nazionale e aprono un 
nuovo cammino per la Caritas, sempre nello sforzo di essere a 
servizio in maniera liberata e liberante, di sperare e fare sperare 
nell'orizzonte, pur difficile, del quotidiano.

Relazioni e interventi del Convegno sono disponibili sul sito 
<http://www.caritasitaliana.it/>www.caritasitaliana.it alla sezione 
"29°  Convegno delle Caritas diocesane".



4. NUOVO CONSIGLIO PER LA CONSULTA CONTRO L'ESCLUSIONE SOCIALE

L'Assemblea plenaria delle Associazioni aderenti alla Consulta 
Comunale contro l'esclusione sociale, ha eletto nelle scorse 
settimane il nuovo CONSIGLIO DI RAPPRESENTANZA che, come da 
regolamento, resterà in carica per i prossimi due anni.

Il Consiglio è risultato composto da Amelia Frascaroli della CARITAS 
DIOCESANA, Massimo Zaccarelli dell'ASSOCIAZIONE AMICI DI PIAZZA 
GRANDE, Eugenio Ramponi del FORUM DEL TERZO SETTORE, Bruno Pizzica in 
rappresentanza di CGIL CISL UIL, Maria Assunta Serenari dell'AUSER, 
Alberto Alberani della LEGA DELLE COOPERATIVE, Giorgio Di Mascio 
della COOPERATIVA SOCIALE DOLCE, Sandro Comunardi del CNCA 
(Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienza), Luigia Rocco di Torre 
Padula del GRUPPO VOLONTARIATO VINCENZIANO e Francesco Botticini di 
ARC EN CIEL. E' risultato eletto presidente della Consulta, MASSIMO 
ZACCARELLI, rappresentante della Associazione AMICI DI PIAZZA GRANDE. 
Il Consiglio ha quindi salutato e ringraziato per il lavoro svolto, 
Eugenio Ramponi, Presidente uscente.

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Per informazioni, suggerimenti, critiche... potete rivolgervi 
all'UFFICIO COMUNICAZIONE della Caritas di Bologna (Davide 
Bergamini): Via Fossalta, 4 - tel. 051267972 / fax 051238834 
/  e-mail: <mailto:cdbosegr@iperbole.bo.it>cdbosegr@iperbole.bo.it - 
Per offerte potete utilizzare il conto corrente postale numero 838409 
intestato ad Arcidiocesi di Bologna - Caritas diocesana.

IL NOTIZIARIO RADIOFONICO DELLA CARITAS DI BOLOGNA VA IN ONDA TUTTI I 
SABATI SU RADIO TAU ALLE ORE 12: frequenze per Bologna Fm 92.3, 
92.59, 106

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