Guatemala: La violenza politica pre-elettorale
deve essere fermata
Mentre le elezioni presidenziali si avvicinano
in Guatemala, la violenza politica che scuote il paese mette a rischio la
validita' del voto di Novembre. Il processo democratico e' seriamente minacciato
dal rifiuto del Generale Efrain Rios Montt di revocare la sua candidatura alla
carica presidenziale. Il Generale e' accusato di genocidio e altri crimini
contro l'umanita' commessi durante il conflitto civile durato oltre 30
anni. Gli oppositori del partito di governo legato agli ambienti militari
vengono continuamente minacciati o uccisi, e i tentativi di indagare e punire i
responsabili sono ostacolati da intimidazioni ed omicidi. La
situazione dei diritti umani in Guatemala e' ad un punto critico, ha detto
Amnesty International, e la comunita' internazionale deve prendere urgentemente
dei provvedimenti per fermare il ciclo di violenza politica.
Fonte: Amnesty International
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@ecquologia.it
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presidenziali si avvicinano in Guatemala, la violenza politica che scuote il
paese mette a rischio la validita' del voto di Novembre, ha detto Amnesty
International. L'attuale deterioramento della situazione in Guatemala, secondo
Amnesty, e' cosi' grave da far temere il ritorno al ricorso indiscriminato delle
violenza e delle uccisioni che ha caratterizzato nel passato il conflitto
civile duranto oltre 30 anni nel paese. L'aumento della violenza
e' esplicitamente legato alla campagna elettorale. In un incidente recente, Ruben Zamore editore di
un grande quotidiano Guatemalteco, che e' stato chiaro nel denunciare la
corruzione ai piu' alti livelli dell'attuale amministrazione, ha suběto un
attacco nella sua abitazione. Zamore ha detto che i suoi 20 assalitori
avevano un comportamento militare, e stavano lavorando per il partito
attualmente al governo, il FRG (Frente Republicano
Guatemalteco). L'attacco si e' verificato il giorno dopo che Zamora ha
pubblicato il suo editoriale in cui accusava il candidato presidenziale
dell'FRG, il Generale Efrain Rios Montt ed attuale presidente del Congresso, di
essere parte integrante della cosiddetta "struttura di potere parallela" che
secondo Zamora non solo ha governato il paese per almeno 20 anni, ma ha anche
guidato una rete criminale organizzata nel paese.
Secondo Amnesty
International, il processo democratico e' seriamente minacciato dal rifiuto
del Generale di revocare la sua candidatura che e' proibita dalla costituzione a
causa del suo coinvolgimento in un colpo di stato in passato. Inoltre il
Generale e' accusato di genocidio e altri crimini contro l'umanita' sia in
Guatemala che all'estero.
L'intransigenza del
Generale nell'insistere sulla sua candidatura in questo contesto e' direttamente
legata ai conflitti scoppiati nei giorni scorsi tra le comunita'
contadine e le delegazioni dei candidati del FRG, compreso il Generale, che
hanno insistito per visitare le comunita' rurali nello stesso giorno in cui gli
abitanti stavano riseppellendo i parenti massacrati dalle politiche dello stesso
Generale nei primi anni '80.
Giornalisti stranieri e attivisti dei diritti umani sono stati attaccati in incidenti che gli osservatori dicono essere il risultato delle provocazioni del FRG. I conflitti nelle zone rurali e l'attacco contro Zamora si inseriscono in un contesto di generale violenza pre-elettorale in tutto il paese. Nel solo dipartimento di Chiquimula, sei attivisti di un partito politico all'opposizione sono stati uccisi negli ultimi 4 mesi, vittime di ex funzionari militari vicini al FRG. Infatti, la strategia elettorale del FRG per le zone rurali ha esplicitamente chiesto l'appoggio sia degli ex funzionari militari sia degli impiegati civili in tempo di guerra e delle pattuglie civili, promettendo loro pagamenti per il servizio svolto durante gli anni del conflitto. Questo ha esacerbato le tensioni tra i gruppi di contadini che hanno servito nelle pattuglie e quelli che non lo fecero, cosi' come tra coloro che appoggiano il FRG e quelli che appoggiano gli altri partiti. I difensori dei diritti umani continuano ad essere bersaglio di attacchi, come lo sono gli stessi funzionari statali che si occupano dei diritti umani. Lo staff dell'Ufficio del Pubblico Ministero per i Diritti Umani e' stato minacciato in diversi dipartimenti e l'11 Giugno, Josue Israel Lopez, Pubblico Ministero Ausiliario per i Diritti Umani, un famoso esperto di legge indigeno, e' stato ucciso. L'Ispettore Speciale nominato dal Procuratore Generale per indagare sugli abusi subiti dai difensori dei diritti umani e la sua assistente hanno entrambi ricevuto minacce, dicendo loro di non continuare le indagini dei delitti altrimenti potrebbero ricevere "una sorpresa". Un altro sviluppo preoccupante e' stata l'uccisione di 5 sacerdoti Maya negli ultimi mesi, probabilmente come rappresaglia per il loro ruolo nella riesumazione e riseppellimento di alcune delle vittime delle campagne di contro-insurrezione dell'esercito Guatemalteco nei tardi anni '70 e primi anni '80. La situazione dei diritti umani in Guatemala e' ad un punto critico, ha detto Amnesty International, e la comunita' internazionale deve prendere urgentemente dei provvedimenti per fermare il ciclo di violenza politica. Documenti correlati:
Guatemala: Amnesty chiede l'effettiva abolizione dell'Alto
Comando Presidenziale
Rapporto Annuale di Amnesty Int sul Guatemala
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