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Palestinesi sfrattati in Iraq



http://electronicintifada.net/v2/article1636.shtml

IRAQ: CENTINAIA DI RIFUGIATI PALESTINESI SFRATTATI DAI PADRONI DI CASA
19 giugno 2003

L' Haifa Sport Club era un centro culturale palestinese a Baladiyat, zona nordest di Baghdad.
La bandiera palestinese sventola in alto, con vicino un cartello che dice "No agli insediamenti, Sì al diritto al ritorno". Però dopo la caduta di Saddam, molti palestinesi hanno subito discriminazioni e si sono ritrovati senza casa. Ora il Club è diventato un campo di rifugiati in cui sono sistemate almeno 250 famiglie.
"Subito dopo la guerra, il padrone di casa iraqeno arrivò al nostro appartamento per costringere me e mio marito a lasciarlo, dopo averci vissuto per più di 25 anni", ha riferito Subhiyah Abd al-Qadir all'agenzia di stampa IRIN, da una tenda polverosa piantata sul campo da calcio del Club. La palestinese ha inoltre aggiunto che alcune famiglie delle tende vicine sono state minacciate dai padroni di casa con i fucili, affinchè sgombrassero immediatamente gli appartamenti. "Abbiamo venduto i mobili e abbandonato parte delle nostre cose, prendendo ciò che abbiamo potuto prendere più alla svelta, mettendolo nelle stanze del Club". 
Subhiyah ha le gambe gonfie e doloranti, a causa del dormire per terra con temperature estive. Di notte c'è la piaga delle zanzare. Le condizioni nel campo si stanno rapidamente deteriorando, a causa delle forniture intermittenti di acqua ed elettricità. Muhammad Nafi, che vive in una delle tende, mette un asciugamano bagnato sul ventilatore per rinfrescare l'aria. Come in molte famiglie di Baghdad dopo la guerra, Nafi ha perso il lavoro che aveva in una stamperia, e la sua famiglia vive del solo salario della moglie, insegnante.
D.Bellamy, il rappresentante a Baghdad dell'Alto Commissariato ONU per i Rifugiati, ha affermato che alcuni palestinesi in Iraq sono stati vittime dei disordini postbellici, così come è successo per altre minoranze. Inoltre ha aggiunto che ora i Palestinesi in Iraq sono in una posizione vulnerabile, a causa dello scarso sostegno che possono ottenere dall'esterno: "Solo i Palestinesi di Libano, Siria, Giordania, Israele ed Egitto ricevono aiuto dalle Nazioni Unite".
Tutte le famiglie palestinesi oggi senza casa a Baghdad vivevano in appartamenti affittati dal Ministero delle Politiche Sociali, per meno di un dollaro alla settimana, e questo è stato causa di risentimento in molti iraqeni che devono pagare molto di più d'affitto.
La comunità palestinese in Iraq è presente da tempo nel paese: circa 35.000 palestinesi si rifugiarono in Iraq dopo il conflitto araboisraeliano del 1948, e in egual numero arrivarono da Giordania-Libano-Kuwait.
M.S. al-Maddi, portavoce della Comunità Palestinese di Baghdad, afferma che i rifugiati palestinesi non furono eccessivamente contenti dei privilegi speciali goduti sotto Saddam, sapendo che erano dovuti alle sue mire di riconoscimento politico da parte degli altri paesi arabi.
Sebbene i Palestinesi in Iraq abbiano diritto al lavoro e alla proprietà, molti di loro sono finiti qui dopo essere stati espulsi da altri paesi arabi. Molti hanno raccontato di discriminazioni nel mercato del lavoro. "Non possiedono granchè, e molti sono costretti a vivere in due o tre famiglie per appartamento" dice al-Maddi.
Il Governo iraqeno inoltre concede la cittadinanza iraqena a persone provenienti da altri paesi arabi, ma non  ai palestinesi, che anche dopo molti anni di residenza devono ancora usare i documenti di viaggio.
L'ACNUR ha offerto tende e coperte alla Mezzaluna Rossa Palestinese e Iraqena, che hanno allestito il campo nel Club sportivo.
Bellamy dice: "Abbiamo sollevato il difficile problema dei palestinesi presso l'Amministrazione USA in Iraq; abbiamo individuato 400 appartamenti nell'area di Baladiyat e stiamo negoziando per assegnarli ai palestinesi".



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