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04/06 Bologna: Dibattito a Scienze POlitiche: Reclamiamo lepiazze!



Iniziativa a Scienze Politiche:

RECLAMIAMO LE PIAZZE
NON SIAMO IL DEGRADO!

L'ultima crociata del perbenismo borghese avanza con il suo slogan "stop
al degrado". Negli ultimi tempi a Bologna il clima è davvero
insopportabile: a partire dall'assurda ordinanza che proibisce, nella Zona
Universitaria, il consumo di alcolici, il bivacco e l'emissione di "suoni
ad alto volume" (lo starnuto sarà consentito?), per passare poi a tutte le
ragazze ed i ragazzi fermati, identificati, umiliati dalle forze
dell'ordine, o addirittura pestati a sangue per un presunto furto di
motorino, il tutto accompagnato da insulti e minacce.
Senza naturalmente dimenticare le volanti, le camionette e le stazioni
mobili di polizia, stanziate in Piazza S.Stefano, che rendono impossibile
la vita a quei "sovversivi" che credono di potersi divertire senza entrare
in un locale, stando fuori dai circuiti del divertimento a pagamento.
Certo, la libera socializzazione che avviene in Piazza Verdi, Piazza
S.Francesco o S.Stefano fa loro paura: socializzare significa confrontarsi,
parlare, trasmettersi esperienze e soprattutto mettere in discussione le
proprie certezze e i propri dogmi, quelli che molto spesso sono stati
imposti proprio dalla società.
Le iniziative che si stanno susseguendo per riprenderci Piazza Verdi sono
veramente importanti. Ma non bastano. Non bastano perché il problema è
molto più esteso. Sta alla radice. Sta nel modo di gestire il mondo
universitario della giunta Guazzaloca, sta nel perbenismo borghese in cui
questa città sta per sprofondare. Dobbiamo provare a parlare con la gente.
Produrre una nostra analisi, far capire che non siamo un problema, non
siamo uno scarto della società. Siamo una ricchezza, forse la più preziosa,
per questa "vecchia signora". Il degrado è altrove. E' il blu delle
camionette della polizia sparse per tutta la città, sintomo di una società
malata, che legittima la violenza istituzionale sotto la sventolante
bandiera della "sicurezza del cittadino" (che a sua volta nemmeno si rende
conto di essere controllato), il degrado è l'arroganza di un poliziotto che
ti umilia davanti a tutti perché ti bevi una birra in Via Petroni, il
degrado della Bologna bene che guarda schifata quegli sporchi studenti che
"bivaccano" per le strade, ma che non si fa scrupoli a dissanguarci con
affitti spropositati. Degrado è la cappa di smog sopra la città e i mezzi
pubblici sempre più cari.
Noi non ci sentiamo degrado, non ne siamo la causa, non accettiamo che ci
si etichetti in questo modo. E' un disagio che viene da ciascuno di noi,
consapevoli che l'unica soluzione è collettivizzare il nostro disagio e
reagire. Partire da questo. Rivendicare non solo un nostro diritto di
vivere degnamente in questa città, ma anche quello di parlare, cantare,
danzare, esprimersi, pensare, e soprattutto socializzare liberamente.

NON LASCIAMO CHE CI PRIVINO DEI NOSTRI SPAZI.

DIBATTITO APERTO
MERCOLEDI' 4 GIUGNO ALLE ORE 16.00
PALAZZO HERCOLANI, FAC. DI SCIENZE POLITICHE
 Strada Maggiore 45


Associazione spontanea contro la repressione