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VITTORIA STORICA PER I GAY IN TOSCANA



VITTORIA STORICA PER I GAY
La Giunta Regionale Toscana dice sì alla legge anti-discriminazione che difende gli omosessuali. Esulta Gottardi, dell'Arcigay locale: "ma alcune norme sono da migliorare". Ecco il testo approvato.
di Giulio Maria Corbelli

Mer 14-MAG-2003

FIRENZE - Il 12 maggio potrebbe diventare una data storica per la Toscana e per l'Italia intera. E' la data in cui la giunta regionale ha approvato la legge contro le discriminazioni motivate dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere (clicca qui per il testo di legge). Certo, per l'approvazione definitiva si dovrà attendere il voto del consiglio regionale, che dovrebbe avvenire nel giro di pochi mesi; ma il "sì" della Giunta costituisce indubbiamente un ottimo presupposto perché questa normativa, analoga a molte altre in Europa ma che in Italia è la prima e ad oggi l'unica nel suo genere, veda finalmente la luce.

«Questa è una legge - commenta Claudio Martini, presidente della Regione che ha appoggiato la proposta - che farà crescere il grado di civiltà della nostra società. Vuole sancire diritti, far cadere barriere, dare pieno riconoscimento alle diversità. Quando questo percorso è partito, grazie anche all'iniziativa dell'Arcigay, lo abbiamo subito visto come una feconda occasione di dibattito e di crescita culturale. Oggi - prosegue Martini -, grazie all'approvazione di questa proposta, compiamo il passo più importante e doveroso per un'istituzione: diamo ai risultati di quel confronto la forma della legge. Avevamo preso un impegno e lo abbiamo rispettato».

«Si tratta di una proposta - aggiunge da parte sua l'assessore alla cultura Mariella Zoppi, che ha presentato in giunta il testo - che va incontro, con provvedimenti di servizio ed azioni chiaramente individuate, a tanti problemi derivanti da pregiudizi e fraintendimenti che, purtroppo, ancora esistono in materia di riconoscimento di scelte individuali sull'orientamento sessuale e l'identità di genere. Molti paesi, come la Francia, hanno da tempo compiuto - conclude l'assessore - un lungo cammino in questa direzione e, tuttavia, ogni lunga marcia comincia con un primo, in questo caso, significativo passo».

Non tutto è andato come previsto, però: «La legge così come approvata dalla Giunta Regionale recepisce una buona parte delle nostre proposte - afferma Riccardo Gottardi della segreteria regionale di Arcigay Toscana - ma ad esempio non prevede, come noi avevamo chiesto, la tutela dei minori da inutili quanto pericolosi tentativi di "guarirli dall'omosessualità" che vengono ancora oggi fatti in alcune cliniche, anche pubbliche, della nostra Regione praticando terapie psichiatriche e ormonali. Inoltre, diversamente da quanto avevamo chiesto, la legge parla solo della minoranza omosessuale e non estende le garanzie - ad esempio quelle di accesso ai servizi turistici e commerciali - a chi viene discriminato per altri motivi (minoranze religiose, etniche o di altro genere). Infine, la legge non prevede alcuna esclusione dai contributi pubblici del Piano Regionale di Sviluppo delle imprese datori di lavori che abbiano palesemente discriminato per orientamento sessuale o altre ragioni».

Ciononostante, la legge, che fu proposta il 2 aprile dello scorso anno al Presidente Martini da Arcigay Toscana, insieme all'Agedo Toscana (associazione di genitori parenti e amici di omosessuali), al MIT Toscana (Movimento Identità Transessuale) e all'associazione Ireos di Firenze, costituisce un importante passo in avanti. «Al Presidente Martini - dice ancora Gottardi - va il nostro apprezzamento per aver mantenuto la promessa di portare avanti la legge. La Toscana manda così un messaggio forte a tutto il paese perché si intervenga per superare le discriminazioni ed i pregiudizi verso gay, lesbiche e trans che sono una piaga sociale dell'Italia. Speriamo che molte altre regioni seguano finalmente il nostro esempio, dando un'effettiva protezione ai loro abitanti, visto che il governo nazionale sembra voler addirittura disattendere gli obblighi europei in materia».

Riguardo alle norme incluse nel progetto di legge e emendate dalla Giunta, Gottardi annuncia che Arcigay Toscana con le altre associazioni «incontrerà tutti i gruppi politici in Regione nella speranza che il Consiglio Regionale, in sede di approvazione definitiva della legge, dia una risposta anche a questi problemi»