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I: Libertà per Leyla Zana



 (chi desidera essere depennato da questa ML è pregato di comunicarlo
 firmandosi. grazie associazione partenia)


 Per cortesia fate girare questo appelloe se potete date la vostra
 adesione a libertaperleylazana@donneinnero.org
Solo l'opinione pubblica europea e prese di posizione da parte di
 istituzioni possono modificare l'andamento del processo e la
 situazione in Turchia. Oggi 7 maggio la polizia per la sicurezza dello
stato turco (i militari, organo che sta al di sopra dello stesso
 governo) ha perquisito la sede dell'associazione per i diritti umani
 IHD di Ankara, ha portato via tutti i computer e tutti i dischetti,
disorganizzando così totalmente il loro lavoro oltre che prendere nota
 dei nomi delle persone che si rivolgono a loro. E tutto questo mentre
è in corso un processo imposto dalla Corte Europea dei Diritti
 dell'Uomo e a sei mesi di distanza dalle modifiche costituzionali che
 dovrebbero rendere la Turchia più "democratica". Casualmente il
 presidente dell'associazione IHD di Ankara è l'avvocato di Leyla Zana.

 Grazie per l'aiuto che potete dare nel far conoscere la situazione

 silvana barbieri



 DONNE IN NERO
 WILPF
 UN PONTE PER


 APPELLO PER LA LIBERTA' DI LEYLA ZANA, PRIGIONIERA DI
 PACE.

 L'appello è stato inviato dalle tre organizzazioni che lo
 promuovono all'ambasciata turca italiana e sarà di nuovo
 trasmesso con le firme di chi vorrà sottoscriverlo inviando una
 mail a:libertaperleylazana@donneinnero.org specificando nome,
 cognome e eventuale riferimento d'organizzazione.

 Testo appello

> > [.] non é sufficiente poter dire che ci sono giudici giusti, si deve
> > poter dire che esiste in Turchia la democrazia e la giustizia. [.] Noi
> > vogliamo in primo luogo la fraternità dei kurdi e dei turchi [.]. Se
> > la Turchia diventa un paese democratico, sarà il centro di democrazia
> > in Medio Oriente [.]. La bellezza dell'arcobaleno è che arriva dopo la
> > pioggia ed è ricco di differenti colori. Noi possiamo danzare sotto
> > l'arcobaleno. I Diritti Umani sono la possibilità di danzare tutti
> > insieme con molti colori. (dal discorso di Leyla Zana pronunciato il
> > 28 marzo 2003 ad Ankara alla riapertura del suo processo).
> >
> > LA CORTE SUPREMA EUROPEA PER I DIRITTI UMANI (CEDU), IN
> > DATA 17 LUGLIO 2001 HA IMPOSTO ALLA TURCHIA DI RIPETERE
> > IL PROCESSO A Leyla Zana, UNICA DONNA CURDA ELETTA
> > DEPUTATA NEL 1991, INSIEME A Hatip Dicle, Orhan Dogan, E
> > Selim Sadak, DEPUTATI CURDI DEL DISCIOLTO PARTITO
> > DEMOCRATICO DEP; TUTTI E QUATTRO CONDANNATI NEL 1994
> > DAL TRIBUNALE DI SICUREZZA DELLO STATO DI ANKARA, A 15
> > ANNI DI PRIGIONE DOPO UN PROCESSO INIQUO.
> >
> > TALE PROCESSO E' STATO COSTRUITO SU ACCUSE
> > RELATIVE A CONTATTI E FREQUENTAZIONI CON UNA
> > PARTE DI ELETTORATO COLLEGATO CON IL PARTITO
> > CURDO DEI LAVORATORI (PKK); RELAZIONI PERALTRO
> > INEVITABILMENTE CONNATURATE ALL'ATTIVITA' POLITICA
> > DI PARLAMENTARI ELETTI ANCHE IN RAPPRESENTANZA
> > DELLA MINORANZA KURDA IN TURCHIA.
> >
> > IL 28 MARZO 2003 SI E' AVVIATO AD ANKARA, COSI' COME
> > IMPOSTO DALLA CORTE SUPREMA EUROPEA, IL SECONDO
> > PROCESSO AI QUATTRO PRIGIONIERI DI COSCIENZA.
> > PARLAMENTARI EUROPEI/E E ITALIANI/E E NUMEROSE
> > DELEGAZIONI INTERNAZIONALI HANNO ASSISTITO ALLA
> > PRIMA E ALLE SUCCESSIVE UDIENZE ( 25 APRILE,
> > PROSSIMA FISSATA 23 MAGGIO).
> >
> > E' IMPORTANTE CHE L'OPINIONE PUBBLICA VIGILI
> > AFFINCHE' SI SVOLGA FINALMENTE UN PROCESSO EQUO
> > NELLA MASSIMA TRASPARENZA E NEL RISPETTO DEI
> > CRITERI DI IMPARZIALITA' RICHIESTI DALLA CONVENZIONE
> > EUROPEA PER LA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI UMANI ALLA
> > QUALE LA TURCHIA HA ADERITO E AL CUI RISPETTO E'
> > VINCOLATA.
> >
> > PER QUESTE RAGIONI CREDIAMO NELL'ASSOLUZIONE E
> > LIBERAZIONE DI LEYLA ZANA, PRIGIONIERA DI PACE, E DEGLI
> > ALTRI TRE COIMPUTATI.
> >
> >
> > Roma, 4 maggio 2003
> >
> >
> > ------- End of forwarded message -------
> >
> >
> >
>