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08/05 Castel Maggiore (BO): Il Carcere In/visibile



Vi inviamo il comunicato stampa della Conferenza Spettacolo

Il Carcere In/visibile - Progetto Labirinto

che si terrà giovedì 8 maggio '03 presso l'Istituto Keynes (CastelMaggiore
- Bologna).

a presto
Elena Di Gioia - Gruppo Elettrogeno



Gruppo Elettrogeno Via Spada, 67 40129 Bologna

Tel. Fax 051.377431  348.3200037  349.6074014

elettrog@iperbole.bologna.it

http://www.comune.bologna.it/iperbole/elettrog







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COMUNICATO STAMPA

Con gentile richiesta di segnalazione





Progetto iniziativa Pubblica di Sensibilizzazione/ Labirinto all'Istituto
Statale di Istruzione Superiore

"J.M. Keynes" (Castel Maggiore - Bologna)



Iniziativa di sensibilizzazione sul mondo carcerario italiano





Storia di come il foyer è diventato un carcere



All'ingresso del teatro, scuola, centro sociale in cui si rappresenti il
Labirinto,

il pubblico si troverà davanti ad una prima contraddizione.

In sostituzione del biglietto al pubblico verrà consegnata una mappa;

è la mappa del Labirinto, con indicazione di strade, percorsi, vie di fuga
e di accesso.

In realtà la mappa ad una lettura più approfondita risulterà assolutamente
incomprensibile, percorsi che si sdoppiano per terminare nel nulla, strade
che si sovrappongono,

fughe che fanno rientrare·

La prima sensazione deve essere di insoddisfazione; il carcere è un luogo
insoddisfacente.

Poi la seconda sensazione farà scontrare il pubblico con un'altra variabile:

la verità delle contraddizioni.

(G. E.)







Il Comitato Locale per l'Area dell'Esecuzione Penale Adulti (presieduto dal
Comune di Bologna e costituito da Provincia di Bologna, Casa Circondariale
di Bologna e Centro di Servizio Sociale Adulti), l'Associazione Culturale
Gruppo Elettrogeno e Iress Soc. Coop., in collaborazione con l'Istituto
Statale di Istruzione Superiore "J.M. Keynes" (Castel Maggiore - Bologna),
organizzano giovedì 8 maggio dalle ore 11 alle ore 13,30 presso la Sala
Auditorium dell'Istituto Keynes (Via Bondanello, 30 - Castel Maggiore
Bologna),  Il Carcere  In/Visibile, una Conferenza-Spettacolo sul tema
dell'esecuzione penale.

La conferenza spettacolo Il Carcere In/visibile è parte del Progetto
Iniziativa pubblica di sensibilizzazione- Labirinto, un percorso triennale
di informazione e sensibilizzazione sulla realtà dell'esecuzione della pena
promosso dal Comitato Locale per l'Area dell'Esecuzione Penale Adulti,
giunto ormai al suo terzo anno di vita. E' un progetto itinerante che si è
svolto in centri sociali, scuole, sedi di quartieri e circoli giovanili.
Per questa tappa il progetto ha trovato la collaborazione e la
disponibilità dell'Istituto Keynes già molto attivo nell'organizzazione di
attività didattiche, dentro e fuori la Casa Circondariale di Bologna.

Il progetto Labirinto all'Istituto Keynes si snoda in due momenti:

- il primo consiste nella somministrazione di una scheda agli studenti
delle classi quinte per rilevare alcuni aspetti della percezione sul
carcere, evidenziando anche le possibili divergenze di genere che possono
emergere:

 - il secondo momento consiste nella rappresentazione della conferenza
spettacolo Il Carcere Invisibile, alla presenza degli studenti
dell'Istituto e aperto a genitori, comunità locale e stampa.



Nella conferenza spettacolo Il Carcere In/visibile il pubblico viene
disposto all'interno di un percorso a forma di croce secondo le
architetture standard delle strutture di detenzione. Il viaggio intrapreso
con l'ausilio di attori porta all'incontro tra il pubblico, i luoghi e i
personaggi che abitano e vivono dentro il carcere.

Dalle celle, all'ora d'aria, dagli agenti di polizia penitenziaria a
detenuti, appellanti, definitivi, assistenti sociali e medici, psicologi e
mediatori culturali.

Vengono ripercorse le tappe e i momenti salienti nella vita di un/a
detenuto/a, evidenziando in particolar modo: l'ingresso del detenuto nel
carcere; la perquisizione e la visita medica a cui viene sottoposto;
l'assegnazione della cella con riguardo alle misure della reclusione e ai
rapporti tra detenuti; la prassi della domandina; le figure che il detenuto
incontra in carcere: agenti di polizia penitenziaria, educatori, personale
sanitario (medici, psicologi, infermieri), operatori degli enti locali,
mediatori culturali e assistenti sociali, volontari, conduttori delle
attività di laboratorio - artistiche·

Vengono analizzate nello specifico tre tematiche fondamentali: da un lato
l'aspetto 'extracomunitario' del personale detenuto. I "numeri" della Dozza
indicano circa il 50% di presenza di detenuti extracomunitari. Vengono,
quindi, analizzati gli effetti collegati a questo fenomeno soprattutto la
necessità e la difficoltà della mediazione culturale; la presenza
'discreta' delle donne, (per usare un'espressione del Prof. Massimo
Pavarini, docente di Diritto Penitenziario dell'Università di Bologna volta
ad evidenziare la diversa presenza femminile in carcere); infine, la fase
in cui un detenuto ha finito di scontare la sua pena o fruisce di misure
alternative al carcere ed esce dalle strutture di esecuzione della pena con
le difficoltà e i problemi di reintegrazione.



Nello spettacolo è presente un momento in cui un attore - insegnante
traccia un breve excursus sull'architettura carceraria, un excursus che
parte dalla rappresentazione iconografica della Nave dei Folli di Bosch,
passando per l'Hopital de Dieu parigino (in Storia della Follia di
Foucault) e per il Panopticon di Bentham, per arrivare, infine, alle
strutture carcerarie moderne degli anni '70/ '80 come il Carcere bolognese
della Dozza. L'excursus vuole da un lato, fornire una serie di informazioni
storiche, architettoniche, filosofiche sulla costruzione delle carceri e
dall'altro evidenziare come spesso nel corso della storia la costruzione
delle celle, quindi l'architettura sia andata di pari passo con
l'elaborazione di teorie e tecniche di detenzione, ovvero raccontare con
quali strutture è stato possibile edificare strategie di potere e di
controllo.

La conferenza spettacolo Il Carcere In/visibile alterna, secondo ritmi
precisi e tempi dati, scene teatrali con momenti di dibattito sollecitati
dalla significativa presenza di figure eminenti e raramente 'visibili',
come il direttore della Casa Circondariale di Bologna, il magistrato di
sorveglianza accanto a detenuti e o ex detenuti, assistenti sociali del
Ministero di Giustizia e dell'Ente locale, operatori volontari, mediatori
culturali.

In questo modo, ogni singola scena teatrale diventa per il pubblico
occasione per sollecitare curiosità e domande, a cui rispondono gli stessi
testimoni presenti.



Saranno presenti: rappresentanti della Direzione della Casa Circondariale
di Bologna, Dott.ssa Longo - Magistrato di Sorveglianza;- rappresentanti
del CSSA-; esponenti del mondo cooperativo e del volontariato tra cui Avoc,
Centro Poggeschi, ex detenuti e detenuti agli arresti domiciliari, Vincenzo
Scalia rappresentante del Gruppo Antigone Bologna, presidenza e corpo
docenti dell'Istituto Keynes.



L'obiettivo del Progetto Il Labirinto è di fornire ad un target vasto e
ampio di studenti e cittadini la possibilità di conoscere e visitare,
attraverso il percorso teatrale, le tappe obbligate del/la detenuto/a nel
momento in cui viene a contatto con le strutture nelle quali deve scontare
la pena per i reati commessi.

Il percorso vuole sensibilizzare e informare il pubblico sulla situazione
odierna delle differenti modalità di esecuzione della pena, fornendo un
quadro di informazioni e di spunti di riflessione riguardo alle condizioni,
ai diritti e ai doveri cui è sottoposto il detenuto.

Allo stesso tempo il Progetto Il Labirinto vuole mostrare anche gli impatti
psicologici che le modalità di esecuzione della pena possono avere sui
condannati e i riflessi sulle loro relazioni familiari e sociali.



Un luogo-non luogo, quello del carcere,

un macro e microcosmo di sospensioni e di vite 'appese'.



Gli interventi teatrali sono a cura della compagnia bolognese Gruppo
Elettrogeno con la regia di Martina Palmieri. Scritture Elena Di Gioia. Con
Andrea Masu,  Marco Mercante, Marilena Lodi, Riccardo Paccosi, Martina
Palmieri, Yassin Assad.

La moderazione del dibattito è a cura di Alessandro Martelli - Iress Soc.
Coop. Bologna.



L'ingresso è gratuito.



Comune di Bologna-settore Coordinam.to Servizi Sociali 051/203780



Per ulteriore materiale e fotografie 348.3200037 elettrog@iperbole.bologna.it