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Comunicato stampa Vigili del fuoco
Comunicato stampa
Vigili del fuoco
Si continua a morire nonostante le strumentali parole dei politici
Abbiamo appreso pochi minuti fa che un vigile del Fuoco del Comando di
Arezzo, Simone Mazzi di 25 anni, è morto durante le operazioni di un
solleva-mento con l'autogrù.
Le scarne notizie che si sono potute avere fino a questo momento sono
quelle che mentre una squadra di vigili del Fuoco di Arezzo stava
effettuando un sol-levamento, il cavo a cui è appesa la carrucola, si è
rotto o distaccato facendola precipitare, cosi da colpire Simone Mazzi,
uccidendolo all'istante.
Nonostante queste notizie debbano essere approfondite per conoscere
l'esatta dinamica dell'incidente, possiamo tranquillamente affermare che il
ripetersi cosi frequentemente di tanti tragici incidenti è indice di uno
stato di gravissimo degrado in cui versa il Corpo Nazionale.
Senza risorse, con mezzi obsoleti che solo una motorizzazione compiacente
permette di renderli ancora circolanti, con una carenza di organico che fa
si che vi sia un carico di lavoro aggravato sempre di più, un ricorso
sempre più mas-siccio del personale per servizi da effettuarsi fuori del
normale orario di lavoro reso più appetibile dal fatto che lo stipendio non
garantisce più un esistenza dignitosa che alla lunga logora e impedisce di
riposarsi e riprendere la necessa-ria lucidità per svolgere in sicurezza
questo lavoro.
L'incapacità, o meglio la volontà dei governi che si sono succeduti alla
guida del paese fino ad ora, di non dare un futuro al corpo nazionale,
facendolo dive-nire la struttura portante della Protezione civile, ma
lasciandolo languire in una condizione di subalternità, trasformandolo in
manovalanza a buon mercato adatta per tutti gli usi.
Ebbene la responsabilità di queste morti ricade sulle spalle di quelli che
non lesinano una medaglia o un titolo di una nuova "caserma" a titolo di
riparazione postuma, ma che ai lavoratori Vigili del Fuoco non serve a
migliorare la qualità della vita.
Firenze, 28 gennaio 2003
Per info 3394205798
p. il Coordinamento regionale
Fabrizio Tarchi