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Venerdì 6 dicembre: Sciopero Generale di tutto il pubblico impiego



Venerdì 6 dicembre: Sciopero Generale di tutto il pubblico impiego

				Contro LA FINANZIARIA TAGLIA SERVIZI Contro CONTRATTI TAGLIA SALARI

				La RdB/CUB insieme al resto del
sindacalismo di base invita tutti i dipendenti pubblici a proseguire nella
lotta contro i provvedimenti del Governo e contro le politiche di
concertazione perseguite da CGIL CISL UIL che continuano a penalizzare gli
interessi e i bisogni dei lavoratori e dei cittadini. SCIOPERIAMO PERCHE'
LE POLITICHE ECONOMICHE E LA FINANZIARIA DEL GOVERNO BERLUSCONI:
- attaccano il diritto alla salute con la chiusura di ospedali e distretti
sanitari, introducono il taglio di posti letto, i ticket su prestazioni e
farmaci, l'imponente ricorso alle esternalizzazioni, l'ingresso del privato
nella ricerca (trasformazione degli IRCCS in fondazioni)
- attaccano la scuola pubblica con il ritorno al maestro prevalente e
l'aumento degli alunni per classe (e la conseguente cancellazione di 40.000
posti di lavoro), il taglio dei finanziamenti anche per la manutenzione, il
licenziamento di 16.000 lavoratori ex LSU ATA. Il governo, inoltre, riduce
gli stanziamenti per gli Enti Locali (regioni province comuni etc.), e
Università e Ricerca mettendo di fatto in discussione il rinnovo
contrattuale per i dipendenti di questi comparti e della Sanità, impone il
blocco totale delle assunzioni e impedisce la trasformazione del rapporto
di lavoro precario in stabile per migliaia di dipendenti, affida il
patrimonio artistico ai privati e svende il patrimonio pubblico, minaccia
di privatizzare le Agenzie Fiscali, di militarizzare i Vigili del Fuoco,
sottrae risorse e autonomia agli Enti previdenziali, taglia del 10% le
spese dei Ministeri, del 50% gli incentivi nel Parastato, preannuncia
l'ennesimo taglio delle pensioni e lo scippo del TFR, introduce la
riforma/imbroglio del Fisco che, eliminando la progressività dell'imposta,
da tanto a chi ha molto e niente a chi ha poco. Un vero e proprio
smantellamento dello Stato sociale, della Pubblica Amministrazione e dei
diritti! SCIOPERIAMO PERCHE' I RINNOVI CONTRATTUALI: sono ancora bloccati
nonostante siano scaduti da quasi un anno e nonostante lo scellerato
accordo del 4 febbraio sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil che sancisce
un'ulteriore, pesante perdita del potere d'acquisto degli stipendi. Né si
ha notizia delle ventilate disponibilità del governo ad aggiungere
ulteriori risorse. L'unico dato certo è che, invece di risolvere una volta
per tutte il fenomeno abnorme del mansionismo storico, si tenta di
peggiorare ulteriormente l'ordinamento professionale introducendo il
massimo di flessibilità attraverso le mansioni di area, legalizzando
retribuzioni differenziate per chi svolge le stesse mansioni e, con la
scusa della sentenza della Corte Costituzionale, impedendo per il futuro
qualsiasi progressione nella carriera. I contratti, infine, servono a
sancire che i costi delle trasformazioni prodotte dalle varie "riforme"
degli ultimi anni continueranno a pesare unicamente sulle spalle dei
lavoratori in termini economici, di mobilità e di sicurezza del posto di
lavoro. PER	LA DIFESA ED IL RILANCIO DELLA SANITÀ, DELLA SCUOLA E DELLA
PREVIDENZA PUBBLICACONTRATTI CHE INTRODUCANO SALARI EUROPEI,IL
RICONOSCIMENTO DELLA PROFESSIONALITÀE L'AFFERMAZIONE DEI DIRITTI
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA VENERDÌ 6 DICEMBRE ORE 9,30 P.zza della
Repubblica IN ALLEGATO SCARICA IL VOLANTINO

Roma 26/11/2002