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Re: IL MOVIMENTO ANTI LIBERISTA E LA SCELTA NON VIOLENTA



Caro Davide,
da "nonviolento" capisco alcune tue opinioni ma non posso condividere i giudizi perentori,
superficiali e spesso disinformati che esprimi, facendo, come si dice, di tutta l'erba un fascio.
Insomm,a mi pare che si stiano applicando ad una parte del "Movimento" le stesse tecniche
denigratorie che certa stampa applica al movimento stesso.
In particolare, si potrànno criticare come avventate e controproducenti certe scelte e strategie e
linguaggi delle allora tute bianche ed oggi disobbedienti, ma da ciò a tacciare indiscriminatamente
di violenza Casarini ed altri c'è un abisso, anche perchè, bisogna riconoscerlo, la trasparenza su
scelte ed iniziative non manca. Pure accusare, oltre che di presenzialismo mediatico, di assenza nel
"concreto quotidiano", ad esempio, sulle questioni dei migranti, quelle aree che hanno realizzato
azioni di disobbedienza ad esempio a Bologna, smontando le gabbie di via Mattei, oppure occupando
stabili in disuso, non è per nulla corretto.
Sulla "violenza" forse occorrerebbe discutere in altri termini, ovvero: esiste qualche minoranza che
nel nome della lotta di liberazione "perdona" o finge di non vedere violenze sui civili, mettendo
sullo stesso piano zapatisti e guerriglie che si sono rese responsabili di omicidi di civili. Pure a
Porto Alegre ci fu la polemica per l'esclusione delle FARC..
Questioni marginali, forse, però..