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CONTRO LE LISTE NERE



CONTRO LE LISTE NERE
SOLIDARIETA' A BATASUNA, ETA, PKK, FPLP, DHKC, FARC
E CI SCUSIAMO CON QUELLI CHE NON ABBIAMO CITATO

Penultim'ora: a Johannesburg i parlamentari italiani ( no-global?)
abbandonano la manifestazione per protesta contro gli slogan troppo violenti
( terroristi?). Ma quali erano questi slogan così truculenti? Quelli che
paragonavano ai nazisti non gli israeliani (come magari facciamo noi de
L'Avamposto), ma il boia Sharon, massacratore di Palestinesi.
Questo ci fa ulteriormente capire l'appiattimento di questi cosiddetti
no-global alla logica del potere imperiale amerikano.
Potere imperiale, che in questi ultimi mesi ha fatto ulteriori conquiste,
non solo e non tanto per l'imminenza dell'attacco all'Iraq, quanto per il
fatto che alla sua logica tutti si adeguano di gran carriera, e per la
spaccatura nell'UE sui rapporti da tenere con il grande fratello imperiale.
Tutti abbiamo notato come l'Europa ha adottato, anche lei dopo gli USA, le
famose liste nere, naturalmente adeguate alle "esigenze" europee, per cui
sono progressivamente diventati terroristi non solo l'ETA, ma anche PKK,
DHKC ( ma non l'UCK), e infine Batasuna, e cioè un partito, che nei Paesi
Baschi rappresenta oltre l'11% dell'elettorato. Ma la cosa più grave non è
la pur allucinante illegalizzazione di Batasuna, ma la logica, che sta
dietro a tutto ciò: la criminalizzazione di qualsiasi cosa si muova fuori
dall'alveo degli interessi del potere.
In parole povere tu puoi anche sparare o fare massacri, come per esempio
fanno l'UCK in Kosovo, o i turchi e il PDK di Barzani in Kurdistan, senza
correre il rischio di essere chiamato terrorista, ma se ti permetti di
chiedere in parlamento l'autodeterminazione del Popolo Basco diventi il
braccio politico dell'ETA, e se fai un sito di controinformazione o di
analisi politica anticapitalista diventi postino delle BR.
Siamo, dall'11 settembre delle torri, all'equiparazione OPPOSIZIONE
SOCIALE=TERRORISMO, al punto che il cavaliere antennato è giunto ad
arruolare d'ufficio Cofferati nelle BR.
Insomma l'Impero Amerikano è riuscito ad arruolare tutto il mondo
industrializzato sotto le bandiere dell'antiterrorismo.
Ma è riuscito anche, come era daltronde prevedibile, a spaccare i paesi
dell'UE, suo possibile grande antagonista, sia in campo politico e militare,
sia in campo economico. Infatti le prese di posizione del nostro (si fa per
dire) cavaliere antennato sul patto di stabilità, sul Tribunale Penale
Internazionale e sull'attacco all'Iraq sanciscono il progressivo
differenziarsi italiano dalle posizioni UE. Se queste differenziazioni si
sommano a quelle inglesi e turche si comincia a capire come una pietra
tombale stia per seppellire l'Europa politica.
Ma se c'è una lotta fra Europa continentale e USA in campo economico e, in
parte, in campo strategico, per esempio sulla guerra all'Iraq, che vede
contrari Germania e soprattutto Francia, in campo politico-repressivo c'è
l'omologazione più completa.
Ogni Paese che "si rispetti" ha la sua lista nera. Anzi le liste nere dei
"terroristi" sono diventate la panacea per tutti i mali: i turchi hanno
problemi con i Kurdi, gli integralisti islamici, l'opposizione marxista?
nessun problema: basta una lista nera e, in nome della guerra al terrorismo
può sconfinare nel Kurdistan cosiddetto iraqeno, torturare oppositori e
mettere fuorilegge i partiti scomodi. Israele vuole riannettersi la
Palestina? niente paura, può sempre invocare il "più nobile degli
obiettivi": la guerra al terrorismo.
In Italia il gioco è risultato un po' più complicato. Non ci sono gruppi
armati significativi e quelli residuali che ci sono non riescono a fornire
l'alibi per escalation repressive. Allora si passa alla creazione tout court
del pericolo terrorista. Dapprima con e mail false si sponsorizza Cofferati
come mandante morale dell'omicidio Biagi, contemporaneamente si crea con una
serie di articoli antennati cartacei il famoso "brodo di coltura",
spacciando inviti alla lotta di classe per inviti alla lotta armata, e altre
amenità del genere, infine con l'appoggio del governo francese si va a
prelevare Persichetti e lo si accredita come un latitante anello di
congiunzione fra vecchie e nuove BR; poco importa che Persichetti in Francia
tutto era fuorché latitante, visto che insegnava all'università, e che lui
neghi qualsiasi suo legame con le nuove BR. Ma era uno condannato come
brigatista, e quindi anche l'Italia poteva finalmente vantare la sua nobile
causa della guerra al terrorismo.
Qualcuno potrebbe pensare: ma a che poteva servire il pericolo terrorista al
governo italiano, visto che con la maggioranza parlamentare che si ritrova
non ha grossi problemi di opposizione? Domanda legittima, dato che i partiti
di opposizione oltre che deboli, sono in campo politico-repressivo sulla
stessa lunghezza d'onda dell'antenna di Arcore, e che anche i no-global più
mediatici sono compatibili col sistema nell'eliminazione degli antagonisti
più radicali. Ma la spiegazione c'è ed è racchiusa in due parole:

AUTUNNO CALDO

La ruspa governativa, che vuole liberare il sistema economico di ogni
diritto dei lavoratori, e ripristinare il dominio totale, il tallone di
ferro del capitale sul lavoro, incontra qualche resistenza, ed allora serve
la lista nera col duplice obiettivo di stroncare la resistenza dei
lavoratori e fare tabula rasa dell'informazione non asservita al potere.
Finalmente, grazie al governo italiano, si chiarisce inequivocabilmente la
natura reale della guerra infinita scatenata nel mondo: la lotta agli "Stati
canaglia" e al "terrorismo" è lo specchio per le allodole, che serve a
mascherare la guerra preventiva contro ogni opposizione sociale e dei popoli
che nel mondo si manifesti contro l'oppressione imperiale.
Non si tratta per gli amerikani semplicemente di mettersi alla testa del
mondo occidentale contro gli altri popoli, si tratta per gli yankee di
instaurare il proprio dominio sul pianeta; gli altri ricchi, se riconoscono
il dominio amerikano, potranno aspirare a un qualche ruolo di feudatario,
più o meno importante e potente, ma feudatario, che non deve alzare troppo l
a testa. Così si spiega il richiamo all'ordine di Bush a tutti i paesi
recalcitranti ad attaccare l'Iraq. Blair, come al solito, si è già adeguato;
scommettiamo che presto si adeguerà anche il resto d'Europa? E così tutti
uniti gli occidentali muoveranno verso Bagdad, nonostante l'opposizione
della Lega Araba. Ma forse anche questo è voluto, visto che il "Wall Street
Journal" auspica che le armate amerikane vadano a civilizzare tutto il mondo
islamico. Insomma tutti uniti, tutti insieme, dietro il grande imperatore
per questa nuova crociata.
Purtroppo all'unità dei governi occidentali dietro le bandiere Stars&Strikes
nella lotta al "terrorismo", non si intravede l'unità degli oppositori a
questo progetto. Specialmente in Italia, dove i distinguo sembrano essere
diventati la regola.
Non si capisce che i distinguo avallano le liste nere e, come si è visto in
Spagna, le liste nere si allungano, si allungano, si allungano.
Ma i distinguo rischiano pure di avallare giochi ancora più sporchi, ed in
Italia dovremmo saperlo bene. E' da tempo che molti, e noi fra questi,
segnalano "segnali inquietanti". Siamo alla vigilia di un autunno carico di
tensione sociale, e i rischi che qualche servizio segreto deviato (?) lo
trasformi in autunno di sangue per legittimare ulteriori involuzioni
autoritarie, ci sono tutti.
d'altronde lo stesso fuocherello di Pisa ha dato l'input alla nuova
possibile unità nazionale contro il terrorismo. Questo spiega qual è il
sogno di molti sinistri ex di governo, che invece di controllare seriamente
le attività parallele del potere, pensano di riciclarsi come ruote di scorta
nella difesa di istituzioni "democratiche", che ormai il potere
politico-economico ha smantellato.
Naturalmente in caso di provocazioni gravi del potere, chiameranno alla
vigilanza democratica, ma forse sarà tardi, visto che avranno già
contribuito a creare il mostro-parafulmine: il terrorismo.
Come si fa a non capire, che occorre la massima vigilanza e la massima unità
di tutti gli oppositori al sistema nella lotta contro un potere basato sulla
violenza e sul terrore?
Rilanciamo la lotta contro la guerra infinita, contro le liste nere, per la
difesa dei diritti sociali e per l'autodeterminazione dei popoli.
Oggi, dappertutto ci si mobiliterà per Batasuna, e naturalmente anche
L'Avamposto lo farà.
Ma una preoccupazione ci perseguita: Batasuna sarà la bandiera della lotta
contro tutte le illegalizzazioni o sarà l'unica illegalizzazione, che si
vuole contestare? Nelle liste nere europee ci sono molte sigle, troppe:
Batasuna, DHKC, PKK, FPLP ecc.ecc. Eppure da alcuni settori di movimento
(?), i soliti, nemmeno una parola sugli altri illegalizzati, solo Batasuna.
Naturalmente speriamo che questo risveglio sia un'inversione di tendenza, e
che ce li ritroveremo a fianco nella solidarietà per tutti quelli messi
all'indice dal potere, ma se invece fosse il solito gioco della divisione
fra "buoni e cattivi", Batasuna sì FPLP no, Hadep sì PKK no, ecc.ecc. il
discorso si fa pericoloso.
Il potere vuole togliersi dalle scatole tutti gli oppositori, buoni e
cattivi, con i distinguo si da al potere l'avallo dell'esistenza dei cattivi
e così non solo si legittima il potere, ma lo si autorizza anche a stilare
le liste nere, che magari andranno "democratizzate" ma che diventano
legittime. Non è così che si aiuta Batasuna, a meno che qualcuno non lo
voglia arruolare nei pretoriani del 2000.

L'Avamposto degli Incompatibili
http://www.controappunto.org documenti politici