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Come ti trasformo l'episodio trevigiano in un attacco alla "sinistra"



Senza pudore.

Invito a scrivere al direttore giancarlo.mazzucca@ilrestodelcarlino.it soprattutto chi, in questa
mailing list, ha vissuto più da vicino gli eventi in questione e ne sa un po' di più del Martinelli.

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http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/2/2:3663553:/2002/09/10

Immigrazione, la sinistra sa solo balbettare

L'occupazione del Duomo di Treviso da parte degli extracomunitari sfrattati ha messo in evidenza la
centralità che il cosiddetto «mondo cattolico» ha nella vita pubblica italiana.
Da una parte il cattolicesimo intransigente, duro e puro, che ha la sua espressione significativa
nel sindaco del capoluogo della marca trevigiana, difensore dell'identità e dell'ortodossia
cattolica dagli assalti dei fedeli di un altro iddio, tutore della legalità statuale, difensore dei
diritti dei cittadini elettori, prioritari rispetto a quelli degli stranieri ospiti.
Chi però ritenesse il sindaco Gentilini uno sceriffo protagonista solitario sbaglia. E' la voce di
una vasta area della comunità cristiana che vota per la Cdl ed anche di consistenti quote di
elettorato del centro-sinitra.
Dall'altra parte il ruolo di parroco, vescovo, Osservatore Romano, interpreti istituzionali del
Vangelo, che riconoscono il primato della persona e dell'uomo rispetto alla sua adesione ad una Fede
religiosa.
Questi soggetti, ad ogni livello, hanno dato immediata solidarietà agli extracomunitari e quando,
dopo una settimana di stallo, la vicenda era diventata questione di ordine pubblico, hanno offerto
gli alloggi della curia e posto fine al caso.
La grande questione dell'integrazione degli extracomunitari, dell'immigrazione regolare e
clandestina tuttavia rimane in Italia in tutta la sua difficoltà e gravità. Ma emblematica è
l'esperienza di Treviso nella quale la multiforme sinistra ha fatto da spettatrice e testimone di
una triste cronaca durata più di una settimana perché i protagonisti italiani appartenevano tutti al
mondo cattolico.
In particolare quella sinistra colta e riflessiva di cui Fassino tesse sempre le lodi, che firma gli
appelli per gli emarginati, che talvolta si indigna e girella, che proclama la solidarietà, non ha
saputo offrire una stanza per accogliere qualcuno degli occupanti del Duomo. Neppure con l'aiuto di
grandi organizzatori collaterali: artigiani, commercianti, cooperative, assicurazioni, fondazioni
bancarie che sponsorizzano sempre le feste dell'Unità, alimentano le finanze, burocrazia e gli
amministratori locali delle giunte «sinistre».
Forse serbano energie per la prossima battaglia referendaria del Veneto nella quale la sinistra, con
la CGIL in testa, combatte per negare al vescovo di Treviso i contributi regionali per le molte
scuole prioritarie che dipendendono dalla Curia.

Enzo Martinelli