Mi associo al pensiero di Vittoria, e colgo l'occasione di
replicare a Giampiero: quei giornali hanno potere perchè pochi, nel quotidiano
(quindi portando avanti le loro cose di tutti i giorni) non manifestano il
proprio dissenso mediante azioni concrete. Ora, evitare d'acquistare un prodotto
israeliano è azione concreta. Guardare poco la TV è azione concreta. Cercare
l'informazione nei media "puliti", è azione concreta. Informare le persone che
hanno votato da quella parte delle reali ripercussioni delle leggi appena
varate, è azione concreta...ecc.
Quindi è giusto che la lotta assuma dimensioni "umane" perchè
essa sia compresa e condivisa da molti. SI alla piazza, ma anche soprattutto al
dialogo face-to-face. Se informazione libera non ce n'è, facciamola noi. Chi
deve capire, capirà.
Rin
|