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Prostituzione: Carla Corso scrive a don Benzi



Prostituzione: Carla Corso scrive a don Benzi
Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute


Lettera pubblica a Don Benzi

Egregio don Benzi, da tempo ci scontriamo ideologicamente ma mai sono
riuscita a dirle cosa penso, perché nelle poche occasioni in cui ho
potuto esprimermi attraverso i media sono stata censurata abbassando il
microfono quando intervenivo, oppure totalmente coperta dal suo delirio
moralizzatore aggressivo e urlato. Il nuovo terribile fatto di cronaca
successo questi giorni mi indigna e mi impone di scriverle.

Mi riferisco al ragazzo veneto che si è tolto la vita perché è stato
sorpreso con una prostituta e non ha retto alla vergogna.Vergogna che
sta montando sempre più, grazie anche alle sue crociate anti- sesso, che
creano solo pregiudizi e discriminazioni.
Spero che questa tragedia faccia riflettere quanti credono di potersi
permettere di distribuire giudizi morali senza poi ritenersi
responsabili delle gravi conseguenze che innescano. Come per il destino
dei clienti anche del destino delle prostitute a lei interessa ben poco.

Il suo disegno è moralizzare tutto il paese, consacrare solo quello che
avviene nel talamo nuziale e bruciare tutti i peccatori. Moralizzare la
società potrebbe essere un nobile intento, ma l'inquisizione è un
cattivo modello, anche il Papa lo ha riconosciuto.

Da anni in questo paese si lotta perché ci siano più liberta e più
diritti, perché sia riconosciuta l'autodeterminazione sessuale di tutti.
La repressione chiesta ripetutamente da lei, in atto in questo momento
nel territorio è inaccettabile per un paese democratico. Tutto questo fa
sì che le uniche a pagare siano solo le prostitute, donne perennemente
in fuga sempre più in clandestinità e lasciate nelle mani dei loro
aguzzini.

Se lei rispettasse queste donne non le esporrebbe umiliandole,
costringendole a raccontare la loro storia ad esibirsi in tutta la loro
fragilità, questo è sfruttamento dei sentimenti, molto abilmente lei
cerca di far leva sulle più elementari emozioni collettive per ottenere
facile consenso. Ci sono in questo momento più di cinquanta progetti di
aiuto e sostegno alle donne vittime della tratta in Italia.

Molto più rispettosi di lei della dignità delle donne che accolgono.
Nessuno di costoro chiede quello che lei sta chiedendo in questo
momento: criminalizzazione dei clienti e repressione per le prostitute.
Tutto ciò non fa altro che provocare stigmatizzazione e vittime
innocenti.

Caro Don Benzi non la assale mai il dubbio, di socratica memoria, di
essere in errore???????

Carla Corso
Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute

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