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Manifesto Politico Roma International Pride



Cari amici,
con la presente vi inviamo il manifesto politico del
Prossimo Gay Pride a Roma di sabato 29 giugno.
Ci auguriamo vivamente di avere la vostra adesione all'evento e alla nostra
battaglia per la conquista di diritti umani e civili.
Agurandoci infine di avervi insieme a noi durante la parata del 29
inviamo i nostri più cordiali saluti.

Andrea Giuliani

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Andrea Giuliani
Ufficio Stampa, Circolo Mario Mieli
Tel. 065413985 - Fax 065413971
Cell. 348-7708437
a.giuliani@mariomieli.org
www.mariomieli.org



ROME INTERNATIONAL PRIDE 2002

CONTRO LA VIOLENZA, PER I DIRITTI UMANI
Dedicato alle vittime dell'omofobia

In ricordo di Sylvia Rivera

        Siamo stati sicuramente tra i primi, negli ultimi anni a portare in
piazza, come organizzatori del WORLD PRIDE,  centinaia di migliaia di
persone a difesa, non solo dei diritti degli omosessuali, ma anche di tanti
cittadini che vedevano minata la loro libertà di manifestare. I partiti
della maggioranza di sinistra, come al solito lenti a capire, e sempre
imbarazzati sui temi della sessualità e della morale pubblica, all'epoca non
hanno saputo sfruttare il potenziale di quel movimento di persone che
spontaneamente sostenevano noi, loro stessi e le libertà di tutti : così, a
due anni di distanza, ci ritroviamo in compagnia di Silvio "Burlesconi" e
della sua "Casa delle libertà", che quel nome lo ha solo usurpato.
        E arriviamo ai giorni nostri e al movimento di piazza nato dall'
iniziativa di tanti cittadini decisi a dire basta a questo pessimo governo.
Ebbene questo non può che trovarci vicini, auspicando che serva a dare una
sferzata di energia ai politici della sinistra, a suggerire loro una
politica più coraggiosa, meno cinicamente pragmatica e più incisiva, per una
nuova stagione di civiltà e democrazia
        Nel frattempo ci ritroviamo a combattere con le leggi proposte
sempre e comunque a danno di tutti i cittadini, come quella di Storace. Non
sarebbe male, a questo riguardo, un bel girotondo intorno al palazzo della
Regione Lazio, a difesa dei diritti delle famiglie di fatto, etero ed
omosessuali. Per non parlare del Ministro delle Pari Opportunità, Stefania
Prestigiacomo, che fa timide e generiche affermazioni di apertura ai gay, e
viene prontamente bacchettata dal capo-padrone del governo : già, perché i
gay non sono persone meritevoli di diritti e tutele, ma soggetti da
discriminare, ignorare, allontanare, calpestare, criminalizzare.  Non
possiamo non vedere questa come questa politica, che agisce sul pregiudizio
sociale, persista nel creare i presupposti di odio e di discriminazione da
cui derivano i continui omicidi perpetrati nei confronti degli omosessuali,
nonché infiniti altri atti di razzismo verso di noi ed altre minoranze.
        Il prossimo 29 giugno l'International Pride di Roma riunirà tutti
contro l'odio, ricordandone le tante vittime, non solo omosessuali, e avrà
come tema portante la lotta alla violenza in tutte le sue forme : quella
fisica, quella psicologica, quella sociale, quella civile, quella politica,
quella delle destre. E vogliamo ricordare Sylvia Rivera, che quest'anno ci
ha lasciati, e il cui moto d'orgoglio contro la violenza della polizia fu la
scintilla che scatenò nel 1969 la rivolta di Stonewall da cui il movimento
gay ha preso avvio in tutto il mondo.

Con Orgoglio - In Pride




VIOLENZA  E'  :
L'assassinio e lo stupro, l'attacco fisico, la derisione, la coercizione
psicologica contro i più deboli, contro le donne, contro i bambini, i
giovani, gli anziani, i poveri, gli emarginati, i migranti, contro i diversi
per orientamento sessuale, identità di genere, razza, religione, cultura,
idee politiche, classe, stato mentale, stato di salute fisica.
VIOLENZA  E'  :
Una maggioranza che opprime le minoranze, la collettività che annulla l'
identità e i diritti della persona, l'imposizione di un modello unico di
società, bianca, maschile, eterosessuale, capitalista, ricca e borghese, l'
uso arrogante e persecutorio di ogni mezzo legale o illegale per piegare
persone e classi di cittadini ai voleri di chi detiene il potere, pena l'
esclusione, l'emarginazione, la riduzione in schiavitù, il carcere, la
morte.
VIOLENZA  E'  :
la costruzione di un modello unico di sessualità e di affettività,
attraverso una rigida definizione dei ruoli di genere nella società e nella
famiglia e attraverso l'educazione e l'indottrinamento nella scuola e nelle
chiese; l'istigazione a comportamenti omofobici di riprovazione e irrisione,
quando non di aggressione fisica, fin dall'infanzia, nelle relazioni
sociali, nei luoghi di studio e di lavoro, e in quelli di divertimento; l'
obbligo alla clandestinità, alla negazione di sé, sotto la minaccia costante
dell'esclusione e del licenziamento; il ricorso a pretese filosofie della
natura per giustificare forme di aggregazione sociale utili alla produzione
delle merci, all'efficienza del sistema e al controllo delle persone; la
riduzione del principio del piacere a puro consumo, a evasione, a solo
divertimento, organizzato e ghettizzato.
VIOLENZA  E'  :
lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, del maschio sulla donna, del padrone
sull'operaio, del bianco sul nero, dell'eterosessuale sull'omosessuale, del
capitale sulle genti, dei mercanti sui cittadini, dell'industria sulla
natura, degli armati sui disarmati, dei potenti sugli inermi.
VIOLENZA  E'  :
la costituzione di governi autoritari; l'attentato alla laicità dello Stato
e all'equilibrio dei suoi poteri giustapposti, all'indipendenza della
magistratura, al diritto di critica, alla libertà di stampa, alle libertà
civili, alla libera concorrenza e alle regole che ne definiscono i limiti,
ai diritti dei lavoratori, degli studenti, degli ammalati, degli anziani; lo
smantellamento e la dequalificazione della scuola pubblica e il
finanziamento delle scuole confessionali con i soldi dei cittadini; l'
occupazione sfacciata di tutti i posti di comando e dei mezzi di
informazione; la criminalizzazione dei ogni forma di opposizione; l'
abolizione delle regole di protezione sociale; lo smantellamento delle leggi
che proteggono ambiente, patrimonio paesaggistico e artistico; la menzogna,
la calunnia e l'intimidazione elette a sistema; la protezione dei ceti
forti, la creazione di leggi salva-ladri e salva-mafie; la difesa dei
privilegi e dei monopoli, degli interessi privati su quelli pubblici; l'
imposizione di un modello di capitalismo irresponsabile e selvaggio.
VIOLENZA  E'  :
la falsa tolleranza di chi consente all'altro di esistere, purchè non dia
"scandalo o si curi" o viva in astinenza, purché non manifesti, non lotti
per i suoi diritti, non metta in crisi il modello dominante di sesso, di
famiglia, di amore, di rapporti di forza; l'ipocrisia di chi considera la
sessualità un fatto privato e non politico e sociale, come esso è, costruito
sul potere esercitato dall'uomo sulla donna, dai valori maschili dell'
aggressività, dello sfruttamento, dell'efficienza, della prestazione, su
quelli femminili dell'intimità, del dono, dell'accoglienza, della
protezione.



VIOLENTI SONO :
GLI OMOFOBI BERLUSCONI, BOSSI, FINI E AFFINI,
QUESTO GOVERNO TUTTO, FATTO DI UN CAPO E DI ESECUTORI SENZA DIGNITÀ NÉ
POLITICA NÉ PERSONALE!
Un governo che in quasi un anno ha legiferato, in urgenza, solo per
difendere gli interessi privati del padrone contro quello di tutti gli
altri; un governo composto di affaristi corruttori, monopolisti travestiti
da liberali e che odiano lo Stato e le sue leggi, di ex(?)fascisti e
repubblichini di provata fede, di statalisti e presidenzialisti nostalgici,
di  xenofobi e razzisti, di populisti peronisti, di iper-liberisti
illiberali, di inquisiti che usano il loro potere per impedire i processi;
un governo che ha legiferato contro le rogatorie internazionali e sta per
assoggettare la magistratura al potere politico; che vuol regalare la scuola
alla Chiesa, i parchi archeologici e naturali, i litorali e le zone protette
agli speculatori; che ha depenalizzato il falso in bilancio, dando via
libera ai ladri in colletto bianco, e ha aperto le porte delle prigioni ai
mafiosi (in uscita, non in entrata), con ministri che dichiarano che con la
mafia bisogna convivere; un governo che attenta allo statuto dei lavoratori
per puro revanscismo antisindacale, per arroganza padronale di tipo
ottocentesco; un governo che medita di cancellare il diritto all'
autodeterminazione della donna riconoscendo statuto giuridico all'embrione,
e la cui politica sulla famiglia è dettata dall'Opus Dei; un governo di
antieuropeisti che ha offeso le maggiori cancellerie europee, (tranne quella
bulgara, l'ex-kgb Putin, e il sinistro-destro Blair) e che irride alle
maggiori testate giornalistiche europee, coprendo l'Italia e gli italiani di
ridicolo e sconcerto; un governo le cui squadracce hanno occupato la RAI e
vuol mettere il bavaglio alle poche voci apertamente dissenzienti; che si fa
gioco degli scioperanti, che ha imbrogliato gli italiani con un contratto
televisivo le cui clausole sono state finora del tutto disattese. Un governo
della menzogna e della calunnia travestite da verità televisive. E vi sembra
poco?

E tu sinistra dove sei? Possiamo o no parlare dell'instaurazione di un
regime di destra illiberale e autoritario?

Ma noi GLBT che facciamo? Ci incartiamo e dividiamo con stupide diatribe
sulla "trasversalità" della questione omosessuale, che non significa
assolutamente nulla, perché in questa nostra società dove le classi si
polverizzano e la solidarietà è sempre più un insostenibile lusso, tutti
siamo trasversali. Anche i dentisti sono trasversali, anche i preti. E se
vogliamo dirla tutta anche i maschi eterosessuali sono trasversali, e anche
le donne : e allora? Non ci sembra le donne di sinistra e le femministe si
preoccupino della regina Elisabetta. Né di destra, né di sinistra, dicono
alcuni. Bisognerebbe dire basta a questa ambiguità, uscire una volta per
tutte dal pantano di  questo nuovo qualunquismo davvero qualunque, che
nasconde a malapena un'ondata anti-politica di estrema destra, che porta il
20% dei francesi a votare Le Pen, e un gay dichiarato a farsi leader di un
movimento xenofobo nel più tollerante stato europeo. A questi segnali gravi
bisogna rispondere con la chiarezza delle idee e delle scelte : bisogna
saper riconoscere che cos'è che fa diversa la destra dalla sinistra,
guardando ai valori a cui essa si ispira, che  vanno dalla difesa del
privilegio di pochi, attraverso il conservatorismo più bieco sul piano dell'
etica familiare e sessuale, fino all'arbitrio e al più spudorato uso della
violenza. Dobbiamo riconoscere una buona volta che questa è la destra, e in
Italia, che sembra sempre priva di memoria storica, che sembra sempre pronta
a vendersi a chi fa la voce più grossa, è anche peggio, è la peggiore destra
che sia dato di avere in un paese occidentale oggi : con Reagan e Tatcher
almeno non si era andati al disastro istituzionale che incorre oggi in
Italia.
E anche se la sinistra è pavida, ha fatto e fa poco, e non sa bene che fare,
i nostri valori sono valori di sinistra : che ci siano omosessuali che
votano a destra non ci meraviglia - essi seguono altri loro interessi che
nulla hanno a che fare con l'omosessualità - anche se non li capiamo, come
non capiamo operai, ebrei e mussulmani che votano Le Pen. Che dire? c'è chi
flirta col suo assassino.


Noi siamo diversi!

Noi lottiamo per i diritti delle persone glbt perché non c'è nessuno che lo
fa per noi e perché noi vogliamo prendere in mano il nostro destino. Siamo
comunque consapevoli che finchè non cadranno tutti i razzismi, finché la
differenza tra un eterosessuale e un omosessuale, un uomo e una donna, un
bianco e un nero, un ebreo e un musulmano non verrà percepita solo come una
variante individuale con eguale legittimità, finché le differenze non
smetteranno di essere oggetto di giudizio morale e fonte di sospetti, di
odio, di aggressione, di discriminazione, finché non sarà sanato l'abisso
che separa il privilegio dei pochi e l'indigenza dei molti, la sperequazione
tra popoli ricchi e popoli alla fame, finché non si troverà un equilibrio
tra sviluppo e risorse naturali, la nostra lotta non sarà finita, né potrà
trovare un senso adeguato.

Ma, e lo dobbiamo dire forte, finché tutto ciò non coinciderà anche con la
fine dei ruoli sessuali che sono la prima forma di oppressione e
sfruttamento, che ingabbiano le persone, tutte le persone, non solo quelle
omosessuali, e non solo quelle eterosessuali, in un corpo che sovverte il
desiderio e lo rende funzionale a un sistema complessivo di
repressione-produzione, finché ciò non avverrà non vi sarà liberazione né
vera giustizia sociale.

Torniamo in noi, ritroviamo quell'unità che ci serve : ormai lo sappiamo,
divisi si perde. Uniamo la nostra lotta a quella delle donne, dei migranti,
degli operai e degli emarginati, per il diritto a una scuola pluralista e
libera da influenze confessionali, per una sanità efficiente, gratuita, che
garantisca i malati, per la protezione delle fasce sociali più deboli, per l
'integrazione degli immigrati, ma anche contro l'insicurezza che si genera
in tutti noi attraverso la polverizzazione delle classi e la
riorganizzazione del mondo in chiave liberista. Troviamo alleanze, con quei
movimenti di sinistra che hanno dato la sveglia ai partiti che dovrebbero
rappresentarci e che invece quietamente continuano a litigare nel loro
olimpo; e anche con quei movimenti che vogliono arginare la straripante
invasione del mondo, anzi la sua annessione, da parte del capitale
finanziario, che distrugge i boschi, il mare, e il clima, le culture e le
persone.

UN ALTRO PRIDE  E' POSSIBILE

Lottiamo uniti!

     Per  : l'ANTIFASCISMO, che è l'elemento identitario e costituente della
Repubblica Italiana.
Contro  : i vergognosi revisionismi in atto sulla stampa e nelle
amministrazioni della destra.
     Per  :  la LAICITA' dello Stato Italiano
Contro  : l'ingerenza della Chiesa e l'abdicazione dei partiti politici
difronte ad essa.
     Per  : l'autodeterminazione  della donna e il mantenimento integrale
della legge 194.
Contro  : il riconoscimento giuridico dell'embrione e la legge Storace sulla
famiglia.
     Per  : la difesa dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori e dello
Stato Sociale.
Contro  : il vergognoso e immotivato attacco del governo ai diritti di
tutela.
     Per  : il diritto di cittadinanza dei lavoratori extracomunitari
stabilmente residenti in Italia.
Contro  : le demonizzazioni e le campagne di odio del governo.
     Per  : l'abolizione del concordato con lo Stato Vaticano, o l'
estensione alle altre confessioni.
Contro  : lo strapotere della chiesa cattolica nelle istituzioni e la sua
influenza culturale.
     Per  : il rafforzamento della scuola pubblica nazionale.
Contro  : il finanziamento con i soldi dei cittadini della scuola privata e
confessionale.


Chiediamo subito

1)      l'applicazione dell'articolo 13 del trattato di Amsterdam e il
recepimento nell'ordinamento italiano della legge antidiscriminazione che
protegge i cittadini omosessuali da ogni tipo di esclusione o persecuzione
per motivi di orientamento sessuale  e rende perseguibile ogni abuso;
2)      l'estensione in sede europea e italiana delle stesse normative all'
identità di genere e alle  persone transessuali;
3)      dopo il protocollo d'intesa firmato tra la CGIL e il Circolo Mario
Mieli, l'adeguamento alle normative antidiscriminazione dello Statuto dei
Lavoratori e della Legge Mancino;
4)      A - l'integrazione nella legge 164 del 14 aprile 1982 di norme che
consentano la "piccola soluzione", e cioè il cambiamento dei dati anagrafici
per le persone in attesa di riattribuzione chirurgica del sesso;
B - l'abolizione delle norme che vietano alle persone "biologicamente e
anagraficamente di sesso maschile" di indossare, se lo vogliono, abiti
femminil;i
5)      A - l'istituzione di commissioni ministeriali e/o parlamentari,
osservatori, autotities che vigilino e propongano ulteriori soluzioni
legislative per contrastare l'odio e la discriminazione contro le persone
GLBT;
B - finanziamento e produzione di campagne e progetti mirati alla lotta
contro l'omofobia : spot televisivi, manifesti, indagini statistiche,
convegni;
C - finanziamento di specifici programmi per il supporto il sostegno ai
nuclei parentali, col fine di facilitare i rapporti tra genitori e figli, e
di favorire la piena e serena accettazione dell'orientamento sessuale dei
minori;
D - l'istituzione di programmi ministeriali di formazione che offrano agli
operatori scolastici gli strumenti culturali e scientifici atti a
prevenire - sia negli studenti, che nel personale docente e ausiliario - il
pregiudizio antiomosessuale;
E - l'inserimento nei programmi scolastici di corsi di educazione alla
sessualità e di educazione alle differenze : sessuali, fisiche, culturali,
filosofiche e religiose;
6)      leggi che, secondo le direttive della Comunità Europea, diano
riconoscimento giuridico a tutte le unioni stabili, anche tra persone dello
stesso sesso;
7)      il diritto di cittadinanza per il partner straniero;
8)      l'estensione a coppie omosessuali o a single della possibilità di
adottare minori e il diritto alla fecondazione assistita;
9)      A - dopo il riconoscimento dello status di rifugiato a un ragazzo
gay ucraino attraverso il patrocinio del Consiglio Italiano per i Rifugiati
e del Circolo Mario Mieli, il recepimento nella legislazione italiana della
direttiva dell'Alto Commissariato ONU per i Rifugiati (UNHCR) che ha
riconosciuto sin dal 1967 lo status di rifugiato politico alle persone gay e
lesbiche provenienti da paesi in cui l'omosessualità è reato (punito fino
ala pena di morte);
B - Estensione unilaterale dello stesso diritto alle persone transessuali,
non menzionate negli accordi internazionali;
C - Estensione unilaterale dello stesso diritto a persone omosessuali che
subiscono forti persecuzioni di ordine ambientale anche in assenza di
specifiche leggi repressive : era questo il caso del ragazzo ucraino;
10)  A - finanziamento e produzione  di campagne di prevenzione e lotta
contro l'AIDS, attraverso strumenti di sensibilizzazione rivolti
espressamente alla comunità GLBT;
B - approvazione e del preservativo come presidio salva-vita, a prezzo
politico;
11)  attribuzione di una quota dell'8 per mille devoluto allo Stato alle
associazioni di volontariato laico GLBT che si occupano di prevenzione del
disagio, di mutua assistenza, e operano per la valorizzazione della cultura
GLBT e della libertà di espressione come patrimonio collettivo.



E' per questi motivi che chiediamo a tutti i cittadini e le cittadine che
credono nei principi e nei diritti sopraelencati di aderire e partecipare
alla manifestazione di Sabato 29 giugno a Roma


Io sottoscritto

Nome:____________________________________________________Cognome:___________
__________________________________________

Associazione / Partito
politico:___________________________________________________________________
___

Aderisco e sottoscrivo il manifesto di adesione all'International Pride Roma
2002


Firma:______________________________________________________

Stampare e inviare via fax al Circolo Mario Mieli: Fax 065413971
Oppure compilarlo ed inviarlo via mail a: info@mariomieli.org

Organizzazione:
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
Via Efeso 2/A - 00146 Roma
Tel: 065413985
Fax: 065413971
info@mariomieli.org
www.mariomieli.org

Segreteria Politica e Ufficio Stampa
Andrea Giuliani
348-7708437
a.giuliani@mariomieli.org

Massimo Farinella
348-7708436
m.farinella@mariomieli.org


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Circolo di Cultura Omosessuale "Mario Mieli"
Via Efeso, 2/A
00146 Roma
Tel. +39.065413985 - Fax. +39.065413971
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Pride di Roma 29 Giugno 2002