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(Fwd) La Turchia nella lista dei terroristi




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Date forwarded: 	Mon, 6 May 2002 12:21:33 +0200
Date sent:      	Mon, 6 May 2002 13:13:46 +0200
To:             	pace@peacelink.it
From:           	KurdishMailingList <kurds@ranchdeiviandanti.it>
Subject:        	La Turchia nella lista dei terroristi
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Crescono le adesioni all'Appello contro la decisone dell'Unione
Europea di includere il Pkk nella lista europea delle organizzazioni
terroriste: APPELLO : L'UE INCLUDE IL PKK FRA LE ORGANIZZAZIONI
TERRORISTICHE: UNA DECISIONE IRRESPONSABILE E 
PERICOLOSA

Si puo' leggere il testo dell'Appello e l'elenco aggiornato delle
adesioni al Link: http://www.ranchdeiviandanti.it/kurds/aazzPkk.html
con anche una rassegna informativa sull'argomento.

I cittadini e le associazioni che desiderano aderire all'Appello,
possono comunicarlo all'UIKI, Ufficio di Informazione del Kurdistan in
Italia: tel 06-42013576, fax 06-42013799, E-mail: uiki.onlus@tin.it

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La Turchia nella lista dei terroristi

Mentre l'Europa istituzionale, con la qualifica di 'terrorista' al
partito della resistenza del popolo kurdo, rinnega i valori
dell'Europa rinata dalla Resistenza, l'Europa democratica conosce da
tempo chi sono i veri terroristi in Turchia. Sa della miriade di
formazioni assassine, autrici di una interminabile sequenza di
esecuzioni extragiudiziali, omicidi, sparizioni di oppositori (sovente
ritrovati poi cadaveri), aggressioni. Sa del loro doppio legame, da
una parte con la mafia, con il traffico di droga, con la criminalita'
comune, e dall'altra parte con la polizia, con l'esercito, con gli
apparati statali, con i vertici del potere politico. Sa della miriade
di omicidi, sparizioni, torture, stupri, violenze, minacce, eseguite
nelle carceri, nelle stazioni di polizia, e sa della miriade di
esecuzioni sommarie sia di oppositori che di comuni cittadini,
distruzioni di villaggi, arresti arbitrari, che qualificano lo Stato
turco come Stato terrorista, e la sua pratica ordinaria come
'terrorismo di Stato'.

L'Europa democratica lo sa.
Ma nel momento in cui l'Europa istituzionale, mentre si appresta ad
accogliere l'ingresso di una Turchia rimasta antidemocratica e
repressiva, ne accetta supinamente i ricatti fino al punto di mettere
la propria firma (che e' anche la nostra) alla criminalizzazione di
una forza politica espressione della resistenza del suo popolo, sapere
non basta piu'.

E' proprio nella consapevolezza dell'insufficienza della sola
conoscenza, della sola denuncia ed informazione, che questa mail (ed i
suoi riferimenti documentari ai Link ed ai dossier proposti) vuole
comunque ancora insistere sulla conoscenza, sul "sapere", sperando che
non sia un sapere fine a se stesso e compensatorio alla propria
impotenza, ma che sia una base per poter agire, ed agire in modo
finalmente efficace, ma agire anche con piena consapevolezza, in
contrapposizione ad una crescente Europa reazionaria che ritrova il
gusto dell'esibizione della forza bruta e dell'azione cieca.

Si rinvia, per una maggiore panoramica sull'argomento, al Link:
Turchia terrorista
<http://www.ranchdeiviandanti.it/kurds/aazzTurk.html>http://www.ranchd
eiviandant i.it/kurds/aazzTurk.html del Sito Web : "Solidarieta' con
il popolo kurdo" www.ranchdeiviandanti.it/kurds/home.html

Si possono inoltre richiedere a questo indirizzo mail
(kurds@ranchdeiviandanti.it) i seguenti Dossier (che verranno inviati
gratuitamente come allegati e-mail in documenti Microsoft Word formato
RTF):

Dossier sulle violazioni dei Diritti umani e delle liberta'
democratiche da parte del Regime turco:

=) Turchia: Stato di Diritto?
Raccolta di saggi e di articoli di quotidiani o agenzie stampa volta a
documentare l'ordinamento giuridico della Turchia, dalla Costituzione
sino al Codice penale e al Codice civile ed alle leggi vigenti, con
particolare riferimento alla questione kurda. Saggi : -) Mirella
Galletti, I Curdi in Turchia -) M. Jasim Tawfik, I diritti umani
negati e gli accordi internazionali calpestati -) Riccardo Nouri,
Violazioni dei diritti umani nel kurdistan turco negli anni '90 -)
Asilo politico ad Ocalan : la Sentenza del 1 X 1999 -) Daniel Jacobi,
Il diritto internazionale e umanitario e la questione curda -) Alan
Darwish, I diritti umani in Kurdistan Rassegna stampa (circa 250
testi, in inglese, italiano, francese) Costituzione turca (con gli
emendamenti di ottobre 2001)

=) Diritti umani in Turchia dopo Helsinki
Rassegna stampa sulla situazione dei diritti umani in Turchia a
partire dal vertice di Helsinki, che nel dicembre 1999 ne ha dato
inizio all'avvicinamento all'Europa, subordinandolo però ai criteri
definiti nel Consiglio europeo di Copenaghen del giugno '93. Criteri
tra i quali il rispetto dei diritti umani occupa un posto rilevante.

=) Processo internazionale contro il regime turco
Rassegna stampa sulla configurazione e partica del diritto in Turchia
fino a tutto il 1999 compreso: cioè fino al periodo culminato nel
processo ad Abdullah Ocalan (conclusosi il 1 giugno 1999), che è stato
percepito in realtà, dalla componente democratica della comunità
internazionale, come un'occasione per porre sul banco degli imputati
il regime turco. Sei mesi dopo la condanna a morte di Ocalan, il
vertice di Helsinki (dicembre 1999) ha dato inizio all'ingresso della
Turchia nell'unione europea; pochi mesi dopo il Consiglio d'Europa ha
richiesto alla Turchia di sospendere la sentenza contro Ocalan per
consentire l'esame del processo (richiesta accolta dalla Turchia). Il
"capitolo seguente" di questa Rassegna stampa è dunque il Dossier
"Diritti umani in Turchia dopo Helsinki".

==--------

Si propongono qui, per la loro particolare pregnanza:
1) "Sottomissione europea al terrore di Stato", di Info-Türk
2) Rapporto IHD : Violazioni dei Diritti umani da parte del Regime
turco nel 2001

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Sottomissione europea al terrore di Stato

Info-Türk, 3 maggio 2002

La "contro-guerriglia", gli squadroni della morte,
i Lupi Grigi, dove sono?

La sottomissione europea ai ricatti di Ankara e alle pressioni degli
Stati Uniti costituisce un autentico scandalo, poiche' la violazione
dei Diritti umani prosegue ininterrottamente in Turchia ed il Paese e'
governato tuttora da una alleanza militar-fascista che si dichiara
spesso acerrima nemica dei valori democratici europei, ed impone tutto
cio' che vuole per mezzo del Consiglio Nazionale di Sicurezza (MGK).

Per la violazione dei Diritti umani, noi consigliamo ai dirigenti
europei cosi' come ai nostri lettori di dare uno sguardo al rapporto
della Associazione dei Diritti dell'Uomo della Turchia (IHD) per
l'anno 2001, ripresa su Internet:
<http://www.info-turk.be/flash.htm>http://www.info-turk.be/flash.htm
ed anche alle informazioni diffuse sistematicamente da Info-Türk su
Internet:
<http://www.info-turk.be/bulletins.htm>http://www.info-turk.be/bulleti
ns.htm

D'altronde, se l'Unione Europea dovesse proprio aggiungere alla sua
lista qualche organizzazione terroristica della Turchia, potrebbe
cominciare con l'inclusione delle organizzazioni paramilitari come
l'Organizzazione della contro-guerriglia, le Unita' speciali e le
Guardie di villaggio, create e sostenute dall'esercito turco con
l'appoggio dei diversi governi di Ankara con lo scopo di schiacciare i
movimenti democratici kurdi e di sinistra.

Le organizzazioni dei Lupi grigi, responsabili di piu' di cinquemila
morti e istigatori del colpo di Stato militare del 1980, esse sì che
meriterebbero un posto privilegiato nella lista dei "gruppi
terroristici" dell'Unione Europea, poiche' esse sono perfettamente
installate in tutti i paesi europei e vi hanno commesso molti atti di
violenza.

Ora, il partito politico dei Lupi grigi, cioe' il Partito di azione
nazionalista (MHP), in quanto partner principale dell'attuale governo
di Ecevit, e' uno degli interlocutori privilegiati degli Stati uniti e
dell'Unione Europea malgrado tutte le sue provocazioni anti-europee.

Cio' che e' piu' grave e' che molti terroristi e criminali fanno parte
del gruppo parlamentare del MHP, e cioe':

 Mehmet Gul e Ahmet Cakar, deputati di Istanbul, tutti e due incolpati
 per
l'assassinio di 7 studenti di sinistra a Beyazit il 16 marzo 1978;
 Mustafa Verkaya, deputato di Istanbul, incolpato di traffico d'armi;
Armagan Yilmaz, deputato di Usak, protagonista di molti attentati
commessi dai Lupi grigi prima del colpo di Stato del 1980;
 Ahmet Kenan Tanrikulu, deputato di Izmir (Smirne), era evaso dalla
prigione di Bostadel in Svizzera nel 1990 in compagnia di Abdullah
Catli, dove essi erano detenuti per traffico di droga;
 Ismail Hakki Cerrahoglu, deputato di Zonguldak, implicato
 nell'assassinio
di un giornalista del quotidiano Demokrat, era fuggito all'estero
all'epoca dei fatti;
 Ali Uzunirmak, deputato di Aydin, posto sotto indagine per
 l'assassinio
del sindacalista Kemal Turkler, e' stato condannato per traffico di
droga in Germania;
 Mehmet Kundakci, deputato di Osmaniye, implicato nel massacro di
 Bahcelievler; Ali Gungor, deputato di Icel, assassino di Dr. Necdet
 Guclu di
orientamento di sinistra, il 13 aprile 1970;
 Fahri Yuksel, deputato di Malatya, implicato nell'assassinio del 7
 giugno
1978 dell'istitutore Nevzat Yildirim;
 Yusuf Kirkpinar, deputato di Izmir (Smirne), condannato nel processo
dell'MHP dopo il colpo di Stato del 12 settembre 1980;
 Recai Yildirim, deputato di Adana, implicato nell'assassinio di
 numerosi
militanti di sinistra, ma lasciato in liberta' per prescrizione;
 Mehmet Sandir, eletto ad Hatay, implicato nell'attentato contro il
 papa; Sefkat Cetin, eletto ad Ankara, sospettato di essere il
 mandante di
numerosi omicidi cmmessi dai militanti del MHP;
 Ali Alaman, eletto ad Adana, implicato in traffico d'armi;
 Muzaffer Cakmakli, eletto ad Urfa, accusato di traffico di droga;
 Orhan Bicakcioglu, eletto a Trabzon, condannato a 24 anni per
 tentativo di
omicidio nel 1977.

I parlamentari del MHP operano attualmente affinche' molti terroristi
del MHP come Ali Agca, che aveva sparato sul Papa Giovanni Paolo II
nel 1981, e Haluk Kirci, in prigione per l'omicidio di 7 militanti di
sinistra alla fine degli anni 70, siano egualmente liberati
beneficiando di una legge di amnistia cosmetica, mentre tutti i
prigionieri di sinistra o kurdi sono trattenuti in prigione.

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 "Abbasso Heider, Berlusconi, Le Pen!
Viva i militaristi turchi! Viva i Lupi grigi!"

L'Unione Europea accoglie i parlamentari del MHP come interlocutori
"negoziabili" in seno alla Commissione parlamentare mista
turco-europea. I ministri del MHP, e in particolare il ministro della
Difesa Cakmakoglu, sono spesso a Bruxelles o nelle altre capitali
europee come uomini di Stato credibili che vi prendono posizione sulle
misure da assumere contro il terrorismo!

Sono i Lupi grigi che, qualche anno or sono, hanno incendiato i locali
kurdi brandendo le bandiere del MHP nel centro della capitale europea,
e cio' sotto la tolleranza senza precedenti della polizia di
Bruxelles. Nonostante il fatto che questi agressori e le bandiere del
MHP siano stati chiaramente identificati nei documenti delle
televisioni turche ritrasmessi dalle emittenti belghe, nessuno e'
stato condannato o messo in stato d'arresto sino ad ora per questo
gravissimo crimine.

 Les dirigeants européens se révoltent tout justement contre la montée
 de
Berlusconi en Italie, de Heider en Autriche et de Le Pen en France.

I dirigenti europei si rivoltano giustamente contro l'ascesa di
Berlusconi in Italia, di Heider in Austria e di Le Pen in Francia.
Quando si tratta della Turchia, essi preferiscono tacere di fronte ai
ricatti del potere militar-fascista di Ankara, tollerare la
ramificazione dei Lupi grigi in Europa, e seguono alla lettera le
esigenze "anti-terroristiche" imposte dai noti "terroristi" di estrema
destra.

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Rapporto IHD :
Violazioni dei Diritti umani da parte del Regime turco nel 2001

 L'Associazione per i Diritti umani della Turchia (IHD) ha
 recentemente
emesso i seguenti dati consuntivi delle violazioni dei Diritti umani
in Turchia per il 2001:

 Violazioni contro il diritto alla vita ed alla sicurezza della
 persona:

Numero di assassinati da parte di assalitori ignoti: 160
Esecuzioni extragiudiziali, decessi per tortura durante detenzione: 55
Persone uccise in conflitti armati: 92 Attacchi contro civili: 30
uccisi, 87 feriti Denunciate sparizioni durante detenzione: 4 Numero
di vittime della tortura - casi di denunciata tortura: 862 Numero di
detenuti: 44.181 Numero di persone imprigionate: 2.995 Numero di
persone ferite durante manifestazioni (per l'intervento di funzionari
delle forze di sicurezza): 359 Numero di uccisi e feriti durante
scontri con le forze di sicurezza: 18 morti, 30 feriti Numero di
persone minacciate per estorcere loro informazioni: 77 Numero di
persone ferite per attacchi: 139 Luoghi colpiti con bombe o
incendiati, e persone ferite in seguito a cio': 61 luoghi, 19 feriti
Villaggi evacuati o bruciati o distrutti: 3

 Prigioni:

Numero di persone ferite o stuprate come conseguenza di aggressioni:
48 Numero di prigionieri privati del trattamento medico: 300 Decessi
dovuti a sciopero della fame - decessi per fame: 44

 Violazioni contro i lavoratori:

Lavoratori licenziati per ragioni politiche ed economiche: 32.989
Sanzioni amministrative, esili, revoche degli incarichi: 4.191 Numero
dei lavoratori che sono stati legalmente inquisiti: 9.885 Incidenti
sul lavoro: 84 decessi, 55 feriti

Violazioni contro la liberta' di pensiero e di organizzazione:

Numero di associazioni, partiti politici, pubblicazioni e centri
culturali chiusi: 146 Incursioni contro associazioni, partiti
politici, pubblicazioni e centri culturali: 216 Pubblicazioni
confiscate o bandite: 341 Attivita' bandite: 47 Numero di funzionari e
studenti espulsi a causa delle loro convinzioni: 134 Numero di persone
di cui e' stata richiesta la sentenza di incarcerazione: 3.473
persone, per 5.583 anni e 2 mesi Numero di persone la cui sentenza e'
stata eseguita: 97 persone, per 209 anni e 2 mesi; 69 bilioni e 770
milioni di lire turche Prigionieri di coscienza: 101

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http://www.info-turk.be
INFO-TURK 53, rue de Pavie 1000 BRUXELLES
Tel: (32-2) 215 35 76 Fax: (32-2) 215 58 60
E-mail:
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Rédacteur en chef: Dogan OZGUDEN
Editrice responsable: Inci TUGSAVUL








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