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(Fwd) conferenza internazionale e-government




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Date sent:      	Sat, 6 Apr 2002 15:03:59 +0200
From:           	Sergio Di Vita <sdivita@neomedia.it>
Subject:        	conferenza internazionale e-government

La Conferenza internazionale dell'e-government che si terra' a 
Palermo nei giorni 10 e 11 aprile prossimi e' un frutto avvelenato 
del Convegno Ocse tenutosi a Napoli nel marzo 2001.
Essa avra' l'ambizione, non del tutto disinteressata, di dotare i 
paesi poveri di nuove tecnologie con le quali sganciarsi dal destino 
di poverta' e salire sul potente vettore della globalizzazione.
Ma sara' cosi'? E lecito avere numerosi dubbi.

Si discutera' di piani fantascientifici di informatizzazione pronti 
ad attraversare le pubbliche amministrazioni di mezzo mondo, a 
partire da alcuni progetti pilota avviati (giusto per far vedere 
quanto sono buoni i Paesi ricchi) in Albania, Giordania, Tunisia, 
Mozambico e Nigeria, con finanziamenti e assistenza tecnica da parte 
dei Paesi a tecnologia piu' o meno avanzata, Italia in testa.
E naturalmente con la partecipazione di importanti imprese 
interessate alla posta in gioco, come IBM, Microsoft, Telecom Italia, 
Canal +, Tele +, Enel e l'Ong Movimondo.
Si discutera' anche dell'informatizzazione di numerosi servizi 
pubblici anche nei Paesi dove l'informatizzazione "privata" e' piu' 
avanzata.

I generosi aiuti dei Paesi del G8 nel campo dell'informatizzazione 
saranno l'ennesimo cavallo di Troia, dentro il quale si nasconde la 
futura dipendenza degli Stati "aiutati" da imprese che sono gia' ben 
piu' potenti di loro per fatturato e, come adesso appare chiaro, peso 
politico.
Basti pensare alla sola dipendenza dai costosi aggiornamenti 
puntualmente resi "inevitabili" da quelle aziende, paragonabile alla 
dipendenza gia' innescata dalle multinazionali agroalimentari, con la 
vendita imposta di sementi geneticamente modificate per far crescere 
piante "infertili".

Concepire le tecnologie informatiche non come strumenti funzionali ad 
una idea e pratica di sviluppo autocentrato e eco-sostenibile, bensi' 
come mera finalita' di dotazione strutturale nasconde ben altri 
intenti che rafforzeranno la dipendenza micidiale dei sud del mondo 
nei confronti dei ricchi-e-potenti della terra.

L'e-governmnent risponde ad una concezione dell'appropriazione di 
saperi da parte di una elite che viene dotata di risorse comunicative 
dalle quali i piu' sono esclusi proprio perche' gli investimenti non 
vengono indirizzati, come in ogni progetto non governativo, 
sull'acquisizione di competenze e capacita' umane, bensi' solo sul 
capitale fisso che puo' essere utilizzato da chi ha gia' acquisito 
per circostanze privilegiate un sapere relativo alle tecnologie.

Il cablaggio delle amministrazioni pubblico ha immediati risvolti di 
omologazione ai sistemi di controllo planetario: banche dati, 
controllo dei processi di migrazione internazionali, 
ipertecnologizzazione delle frontiere, possibilita' di interloquire 
istantaneamente tra le varie polizie e i vari corpi d'armi del mondo.
Queste sono le reali poste in palio degli accordi di trasferimento e 
di finanziamento dell'e-government nell'era di globalizzazione e di 
guerra duratura!

Occorre pertanto, da un lato, svelare i reali obiettivi delle 
strategie di e-government nel rafforzamento delle asimmetrie di 
potere politico, economico e sociale tra nord e sud del mondo, e 
dall'altro inviare segnali di progettualita' alternativa da costruire 
insieme ai partners sociali dei sud del pianeta.
Le opportunita' che i movimenti di radicale opposizione all'egemonia 
planetaria da parte del sistema statuale di dominio e del capitale 
globale integrato in logiche neoliberiste hanno saputo strappare con 
forza da alcuni anni in qua, per adesso limitatamente alle aree 
ricche della terra, vanno socializzate con le societa' sottoposte 
maggiormente agli effetti deleteri e mortali.


La moltiplicazione di contatti e la costruzione di momenti di 
confronto dal basso con le istanze piu' vivaci e dissenzienti dei 
paesi del sud del mondo e' un passaggio ineludibile per chi, come noi 
siciliani, viviamo in uno spazio geopolitico e geoeconomico di soglia 
tra nord e sud, tra rive contrapposte dell'area mediterranea, che il 
partenariato Euromediterraneo e' assolutamente incapace per deficit 
culturali e per tipologie di interventi statuali ad avvicinare senza 
attriti.
Anzi, le politiche sulla scia degli Accordi di Schengen stanno 
divaricando, sino a farli confliggere, gli interessi comuni tra 
popolazioni mediterranee.



Il Forum Sociale Siciliano in tutte le sue componenti si impegna 
quindi a perseverare nella costruzione di uno spazio di liberazione e 
di liberta' nell'ambito della nostra terra di frontiera, che possa 
essere propedeutico per la costruzione di ponti di comunicazione e di 
confronto con le popolazioni vicine del Mediterraneo per pervenire in 
tempi ragionevoli ad un Forum Sociale Mediterraneo che dia il segno 
palese di un'altra possibilita' di relazioni internazionali, non piu' 
fondate sull'egemonia politica e sul ricatto incrociato tra elites 
statuali, bensi' su rapporti paritari di confronto e di scambio equo.

Anche nell'area mediterranea, un altro mondo e' possibile!



Soggetti promotori:

FORUM SOCIALE SICILIANO
(comprendente individui e associazioni quali
Ciss - Cooperazione Internazionale Sud Sud
Confederazione Cobas
Asgi - Ass. studi giuridici sull'immigrazione
Centro di documentazione "G. Impastato"
CSOA ex-carcere
Laboratorio Z di Palermo
Giovani comunisti/e
Laici comboniani
Cobas Scuola
Centro sociale S. Saverio
Centro sociale S. Chiara
Box Uno Autogestito
Centro Documentazione libertaria "P. Riggio"
Aula "Carlo Giuliani"
Comitato Anticapitalista
L'altra parte
Laboratorio di idee Taz 22 di Agrigento
Federazione Anarchica Siciliana
Servizio informazioni Congosol
e altre realta' isolane)
SOCIAL FORUM DI CATANIA
SOCIAL FORUM DI MESSINA

Aderiscono:
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - SICILIA E FED. PALERMO
SOCIALISMO RIVOLUZIONARIO
CGIL LAVORO E SOCIETA' "CAMBIARE ROTTA" - SICILIA
LIBRERIA MODUSVIVENDI
BAGHERIA SOCIAL FORUM
ASSOCIAZIONE "3 FEBBRAIO"
COMITATO DI LOTTA PER LA CASA
CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE - CUB SICILIA
ARCI SICILIA



Calendario:

Mercoledi' 10 aprile:

Facolta' di Lettere, viale delle Scienze, Aula Magna, h. 10.00
Seminario sui temi della cooperazione internazionale e dell'impatto 
delle tecnologie, sul controllo sicuritario, su sviluppo e grandi 
opere, su globalizzazione e saperi, su e-media e liberta' 
d'espressione, sul partenariato euromediterraneo tra istituzioni e 
associazionismo, ecc.,
con la partecipazione di Marco A. Pirrone, Fulvio Vassallo Paleologo, 
Salvo Vaccaro, Michele Ambrogio ed altri esperti e studiosi di tali 
tematiche.

Piazza Marina, ore 16.00
Piazza comunicativa: interventi, musica, performance

Giovedi' 11 aprile:

Facolta' di Lettere, Viale delle Scienze, Aula magna, ore 9.30
Conclusioni del seminario
con interventi di Giorgio Cremaschi (Cgil-Fiom), Ali Rashid 
(Delegazione palestinese in Italia).

Facolta' di Lettere, Viale delle Scienze, Aula magna, ore 11.30
Assemblea Siciliana dei Forum Sociali

Piazza Marina, ore 15.00
Mobilitazione regionale con corteo per il centro storico di Palermo 
sino a piazza Indipendenza

Per ulteriori informazioni, consultare il sito del Forum Sociale Siciliano:
http://www.forumsocialesiciliano.org
e-mail: forum-sociale-siciliano@yahoogroups.com
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