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Dario Fo e Franca Rame News . Il C@C@O della domenica



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Il C@C@O della domenica
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3 marzo 2002



Testo integrale dell'intervento di Dario Fo al Palavobis di Milano

UBU ROI - DI JARRY

Vi voglio parlare di un testo che sto rileggendo in questi giorni con
grande interesse: un testo teatrale di satira grottesca, si tratta di un
capolavoro del Surrealismo. Il suo titolo, molti di voi lo ricorderanno, e'
"Ubu Roi", Ubu re.
Ubu e' il personaggio protagonista di quest'opera. L'autore e' Jarry.
Vissuto a Parigi, dal 1873 al 1907; morto quindi a soli 34 anni, ma per
raggiungere la fama a Jarry basto' questa sua farsa surreale.
Quando Ubu Roi fu messo in scena alla fine dell'Ottocento, a Parigi, ebbe
un successo strepitoso.
La farsa racconta di un paese immaginario, fantastico; presumibilmente
situato in Europa, ma potrebbe anche collocarsi in America Latina o in
Asia. In questo paese vive il nostro Ubu, un uomo di gran talento,
spregiudicato e alle volte rozzo che si batte con tutti i mezzi per
conquistare un grande potere economico e politico. In poche parole, questa
e' la storia tragica e farsesca della sua irresistibile scalata. Carica di
allegorie e smaccate, strizzate d'occhi ai piu' grotteschi fatti storici
del tempo di Jarry. Ancora oggi questo testo viene recitato in tutto il
mondo, sempre con gran successo da centinaia di compagnie che naturalmente
tendono ad adattare le allusioni satiriche alla situazione del Paese in cui
viene messo in scena. Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale ('15-'18),
il fenomeno Ubu-Roi riesplode in modo incredibile. Non c'e' teatro moderno
nel mondo che non l'abbia in repertorio. Ogni regista di talento ci mette
nuovi giochi allegorici, allusivi alla realta' contingente. Finche' arriva
Jean Jaques Cajou, teatrante geniale che rielabora una sua versione
clownesca dal titolo "Ubu Bas", Ubu basso. Un testo pieno di situazioni
spassosissime. Originali, molto vicine al nostro tempo. Opera che
stranamente non ottiene il grande successo che meritava, forse perche' in
quegli anni si stava profilando l'esplosione della Seconda Guerra Mondiale.
In tutta Europa si viveva un clima di tragica tensione e la gente non amava
vedersi riflessa dentro lo specchio concavo della satira.
Ora, qualche settimana fa, come dicevo, rileggendo il testo di Jarry, mi
sono trovato appresso, come compendio, quest'altro lavoro si Cajou, dal
titolo "Ubu bas". L'ho letto d'un fiato e ne sono rimasto fulminato,
estasiato per la giocondita', il divertimento, la follia grottesca.
Vediamola insieme questa super-farsa a partire dal protagonista Ubu bas:
questo e' un personaggio straordinario in quanto a vitalita', grinta; non
e' molto colto, anzi direi che e' piuttosto rozzo in certi atteggiamenti,
pero' possiede una verve nel dialogare fatta d'iperbole e luoghi comuni
piuttosto avvincenti. Gesticola, si atteggia a uomo sicuro di se' e fa
dichiarazioni smaccatamente fasulle con una sicumera sconvolgente. Tutto
avviene in un ambiente da clown. Infatti lui, Ubu bas, e' un po' clown,
pero' sempre abbigliato con una certa eleganza... un po' caricata, sempre
tirato. Purtroppo essendo "bas", soffre di un evidente complesso di
statura. Cosi' per ovviare alla "vis comique" del "tappo", cerca di
rimediare adottando tacchi alti e sottosuole nascoste per elevarsi. Cura
molto il portamento: camminata ritta, sorriso splendente, si esercita in
ogni momento ad atteggiare bocca e ganasce a un'espressione di gioconda
cordialita'. Ogni tanto... ahime', forza un po' troppo i muscoli facciali e
gli capita di ingripparsi le mascelle, bloccate in un ghigno orrendo ed e'
costretto a sferrarsi manate pesanti sulla faccia per liberarsi
dall'ingrippata. Oltretutto, ogni tanto, per troppa sicurezza di se',
inciampa in gaffes tremende, da seppellire di vergogna anche un elefante,
ma lui non se ne accorge: (mimando stupore) "E perche', che c'e'?!".
In fondo, come tutti i clown, e' un candido sprovveduto, ma con una grande
dote... quella del venditore, un bateleur, come dice in gergo Cajou,
l'autore. Un piazzista di grande fascino attraverso il quale riesce a
catturare attenzione e interesse della gente e riesce a vendere
l'invendibile. A convincere il pubblico dello straordinario valore e
qualita' di tutto cio' che va offrendo, usa trucchi, gioca basso e giura,
giura perfino sui figli! Sulla testa dei figli! "Che un fulmine di fuoco
cada su questi miei innocenti se quel che dico non e' la verita'!", un
fatto che  impressiona...specie i figli... che hanno sempre la dissenteria.
Siamo sempre nel clima surreale del circo.
Ma andando avanti ecco che un giorno si imbatte in un evento che cambia
completamente il corso della sua vita. Qui l'autore rimane sul poco
chiaro... anzi, quasi reticente. Ubu si incontra con personaggi non ben
delineati, a meta' fra un boss e la figura del genio della favola di
Aladino. Ecco che appare ... VROM! "Oh mio dio, chi e'?"
"Non chiedere ne' chi sono ne' da che minchia vegnu! Acchiappa 'sti dinari,
falli fruttare ...e se nun ce riesci, tu si n'omm futtuto! (Fa il gesto di
sgozzare) GNAC! Prendere o lasciare."
Ubu con grande coraggio accetta. Ritira il gran malloppo e si butta
nell'avventura. Impegna i denari in ogni affare anche rischioso. Si butta
nell'edilizia: fabbrica case e poi palazzi. Mette in piedi addirittura una
mezza citta'. Si compera aree immense. A 'sto punto non gli resta che
fondare una banca e appresso, una impresa d'assicurazione, un'agenzia di
pubblicita' e poi tre radio... che allora non c'era ancora la televisione.
Tre radio intere! Con tutto che c'era il monopolio di Stato...per la legge,
solo lo Stato poteva gestire le radio. Ma Ubu ha un amico politico che per
lui e' come un fratello che gli sforna una legge speciale, tutta a suo
vantaggio. Questo amico si chiama Ubu Crax. In questo paese tutti si
chiamano Ubu, e' come un prefisso. Anche lo Stato si chiama Ubu, perfino le
citta': Ubu-ta, Ubu-bo, Ubu-ca...
Fatto sta che a 'sto punto Ubu bas si ritrova all'apice del successo: "Ma
come hai fatto? Ma che forza! Sei un genio!"
Soltanto che questa spregiudicatezza sostenuta da una fortuna sfacciata lo
spinge ad azzardi sconsiderati  al limite della legalita'. Alla fine si fa
incastrare dentro un'inchiesta per corruzione. Lo portano sotto processo
perche' i giudici hanno le prove che due alti dirigenti di sue imprese, di
Ubu, hanno corrotto due "Gendarm juane" - si dice in francese - cioe' due
gendarmi gialli... guardie di finanza. Hanno versato un sacco di quattrini
a questi due finanzieri e anche ad un generale perche' chiudessero un
occhio su una imponente evasione fiscale. Durante il dibattimento i giudici
presentano a Ubu le prove dell'inghippo.  I primi a cedere e a parlare sono
le Gendarm jaune, generale in testa: "Si', e' vero, ci siamo fatti
corrompere. Abbiamo accettato 100 milioni a testa per metterci una pietra
sopra, cosi' da salvarli dal pagare le tasse per l'ammontare, allora, pari
a 150 miliardi."
Attenti, siamo a prima della Seconda Guerra Mondiale. Pensate che cifra,
proprio da capogiro!
Per finire, i due ufficiali e il generale vengono condannati a delle pene
pesanti e anche i due alti dirigenti di Ubu vengono condannati. Lui no! E'
una storia paradossale... aha, aha... l'avete gia' capito... completamente
assurda.
E come mai? Perche' lui, Ubu, riesce a convincere i giudici che non ne
sapeva niente.
"Ma come e' possibile, i suoi manager gestiscono i suoi soldi, i suoi 300
milioni per corrompere a suo vantaggio e non glielo dicono?!"
"No! Non me lo hanno detto, 'sti furfanti!"
"Ma almeno tutti i soldi che questi suoi dirigenti hanno risparmiato dalle
tasse, i miliardi, se li e' trovati li' in cassa, belli impacchettati..."
"Si', infatti mi sono meravigliato e ho esclamato sorpreso 'Ma da dove
vengono tutti questi quattrini?' e loro 'E' un dono della fata Morgana!' Io
amo le favole e ci ho creduto!"
E ci ha creduto anche il giudice! Aha, aha! E anche la gente! (Rivolto al
pubblico) E scommetto che anche voi un po' ci credete!
Fatto sta che questa sentenza ha procurato al nostro Ubu bas una grande
carica di fiducia in se stesso, tanto da lanciarsi in operazioni sempre
piu' azzardate: imprese acquistate e vendute,  sempre al limite della
legalita' e quindi sempre piu' s'e' ritrovato tampinato da inchieste di
Polizia, Guardia di Finanza e giudici... tanto da sentirsi braccato,
incastrato e allora, a 'sto punto ha deciso: "Qui se non risolvo con una
trovata geniale, sono fottuto!" All'istante ha una folgorazione: "Mi butto
in politica!"
Una trovata geniale, ma sconvolgente... tanto che il Presidente di questo
Stato, uomo giusto e democratico ha sussultato: "Ma come!, questo Ubu bas,
con tutto il potere economico di cui e' in possesso, entra in politica?! E'
contro le regole civili... oltretutto fonda un partito: un partito che si
definisce social- democratico-liberal-conservatore-cattolico-estremista...
e anche un po' razzista... bel partito! Scende in campo  - diceva il
presidente - con 'sto partito, forte di mezzi, potere economico , tre radio
per la propaganda... " C'era gia' allora il conflitto di interessi , non se
ne parlava molto, specie davanti ai bambini, ma c'era! Era una terribile
anomalia, tanto che il Presidente della repubblica non ha potuto
trattenersi e alla fine ha esclamato: "Oeu! Oeu!"... omo di poche parole,
ma incisive!
C'era molta gente che faceva commenti altrettanto indignati, ma Ubu va
diritto per la sua strada e organizza quel suo partito spostando quei suoi
impiegati ai posti di comando: un "Partito-azienda", come ama chiamarlo
lui. Ha messo in azione le sue tre radio con una propaganda tappeto e ha
fatto impiastrare tutte le citta' con foto giganti della sua faccia...la
sua faccia era dappertutto... come ti voltavi, Ubu di qua, Ubu di la'. Te
lo trovavi suoi tram, alla stazione, perfino nel cesso, molto ringiovanito,
che ti guardava mentre facevi pipi'. Insomma era in piedi una campagna
elettorale in grande stile. I dirigenti della sinistra osservavano
indignati: "Ma che ostentazione triviale quei manifesti pacchiani
dappertutto! Che mancanza di stile..." e dopo un attimo si fanno fare
fotografie giganti anche loro. Ma i posti per l'affissione ormai sono gia'
tutti occupati da Ubu. Per farla breve, arriva il giorno del confronto
elettorale... e Ubu vince! Vince le elezioni.
(Dopo una breve pausa, si rivolge al pubblico)  Siete rimasti sorpresi?
Anche il Presidente della Repubblica dello stato di Ubu e' rimasto
sorpreso, tanto che fa: "Oeu, oeu, oeu!!!" Tre volte e in tonalita' molto
alta. Molta gente contesta indignata: "Non si puo' assolutamente accettare
una situazione del genere, siamo l'unico paese d'Europa ad approvare una
simile illegalita'.
E' una vergogna!"
Ma invece un'altra gran quantita' di cittadini diceva (quasi gridando):
"Lasciatelo fare...", gente anche di sinistra moderata... c'era la sinistra
moderata gia' allora. "Lasciatelo fare, se e' riuscito cosi' bene a farsi
gli affari suoi, fara' anche i nostri!"
Aha!, Aha! Cosi' dice il testo di Cajou! Aha!, Aha!, che assurdo! Proprio
cose dell'altro mondo!
Aha!, Aha!, A noi in Italia non sarebbe mai scappata una frase del genere
perche' noi siamo un popolo di scafati, abbiamo un'altra cultura... abbiamo
gia' avuto personaggi che hanno fatto gli affari propri, promettendo di
fare i nostri. Le fregature le abbiamo gia' prese! Aha!, Aha!, e uno se le
ricorda! Noi sappiamo che se "uno e' bravo a farsi gli affari propri",
continuera' a farseli... o no?!
(Rivolto al pubblico) Da questa posizione, in proscenio, vi diro' che godo
del privilegio di vedere chiaramente molta parte del pubblico seduto in
platea... cosi' un attimo fa, mentre recitavo "se uno e' bravo a farsi gli
affari propri, continuera' a farseli", una signora in terza fila ha
sollevato le braccia per applaudire... poi si e' bloccata con le mani tese
nell'aria...il marito vicino a lei si e' ritrovato nella stessa souspence e
ha esclamato: "Oh, cazzo! Abbiamo sbagliato tutto!"
D'altra parte noi abbiamo un proverbio, un'espressione napoletana, ma che
e' diventata nazionale che dice: "Acca' nisciuno e' fesso!"Aha!, Aha!, e'
nazionale! Aha!, Aha!, come siamo strani. Va be'!
Ma torniamo a Ubu bas, il nostro campione che ha vinto le elezioni e prende
il potere. Viene eletto Presidente del Consiglio, e' il suo posto... HOP!
(mima il salto agile con il quale Ubu salta sulla poltrona piu' alta)  "Son
qua!" e si tira appresso nel Governo tutti i manager delle sue imprese...il
Governo-azienda! E nel Governo piazza anche quattro avvocati del suo staff
di difesa. Tutto casa, Camere e Senato! Tra questi avvocati ce ne sono due
che hanno problemi con la giustizia... rischiano la galera. E lui li fa
eleggere Senatori, che e' assurdo! Dov'e' quel Paese dove uno che ha
problemi con la giustizia dice: "Mi faccio eleggere senatore cosi' non mi
toccano piu'!" Aha!, Aha!, (preso da fout rire) che assurdo! Una legge che
dice: un senatore puo' essere messo sotto processo, ma non arrestato...
"Alle udienze ci vado solo se mi garba... a farmi interrogare non ci vengo,
come imputato neanche... ho altro da fare!" Aha!, Aha!, e' la commedia di
Cajou che lo racconta! E' qui tutto scritto (mostra un mazzetto di fogli)
non sto inventando niente.
Caligola in fondo e' stato piu' accorto: ha fatto eleggere un cavallo
senatore... ma poi quel cavallo non ha mai minacciato gli avversari
politici gridando: "Come vinciamo, non faremo prigionieri!" ne' ha mai
ricusato i giudici che lo processavano.
Questo non e' nel testo...ma nel testo c'e' a 'sto punto un "coup de
teatre", come dicono i francesi...e la trovata e' che Ubu decide di imporre
nuove leggi tutte a proprio vantaggio.
(Al pubblico) Lo sapevate di gia', vero?!
La prima legge che modifica completamente e' la Rogatoria. "Rogatoire",
come dice Jean Jaques Cajou... essendo francese. Ma cos'e' 'sta rogatoria?
Facciamo conto, immaginiamo che questo Ubu abbia truffato brutalmente la
giustizia e abbia addirittura dato ordine al proprio avvocato... facciamo
gli esagerati... due avvocati, l'ordine di buttarsi a corrompere niente
meno che due giudici... aha, aha!... offre loro una gran mappata di
quattrini per convincerli a favorire Ubu nell'asta per l'acquisto di
un'impresa importantissima...a un prezzo di grande vantaggio... insomma un
affare di centinaia di miliardi. Ma ecco entrare in scena un altro gruppo
di giudici che scopre la corruzione. E dove la scoprono? Facciamo una
sparata di fantasia! La scoprono niente meno che in Svizzera. Perche' c'e'
una banca svizzera...aha, aha...pensate che idea!, una banca nella quale si
trovano i documenti della cessione di denari per l'ammontare di miliardi
dal conto degli avvocati di Ubu al conto dei giudici da corrompere. Pensate
che incastrata! Oltretutto si scopre anche che i quattrini ai giudici  sono
stati versati da Ubu in persona!
Ma niente paura, dal momento che il  nostro campione e' diventato il
Presidente del Consiglio, impone questa legge che cancella il diritto di
rogatorie, cioe' il diritto di ogni tribunale europeo di richiedere copia
dei documenti che certifichino un reato, con il particolare pero' che le
fotocopie in seguito alla nuova legge non hanno piu' valore. Lo hanno in
tutti gli altri paesi d'Europa, ma per il nostro... oh pardon, per quello
di Ubu, no. Per il suo e' valido solo il documento originale. Ma siccome,
per legge, la Svizzera, anche oggi, non puo' cedere mai l'originale, ecco
che il nostro tribunale, cioe', pardon! Oh dio che gaffe!... il tribunale
dello Stato di Ubu e' costretto a invalidare la documentazione di reato. La
corruzione non e' piu' sostenibile... cancellate le prove... il processo
salta! "Liberi tutti!"... E' il paese del bengodi! Aha, aha!... scusate
m'e' venuta una lacrima... ah... non riesco piu' a ridere.
Sappiate che Cajou, l'autore, chiama questa legge "scherzo da Previti"!
Ma andiamo avanti... Ubu e i suoi ministri sfornano un'altra legge: quella
sul falso in bilancio. Voi dovete sapere che da imprenditore il nostro
piccolo arraffa-tutto ha gia' subito piu' di un processo per falso in
bilancio... ed e' stato pure condannato. Ed ha ancora processi in corso per
lo stesso reato. Ora che e' a capo del Governo Ubu grida: "Basta!" e
decreta che per legge il reato di falso in bilancio non esista piu': via!
Buttato all'aria! Perche'? Perche' e' ora di lasciare libera la fantasia
dei cittadini: ognuno deve poter dar sfogo alla propria creativita'...
quindi raccontare, in merito ai propri redditi, quel che gli pare...
entrate, uscite, guadagni... inventarseli insomma. Fantasia e invenzione...
basta con la grigia realta'! L'immaginazione al potere... libera... liberi
tutti! Ognuno puo' raccontare le frottole che gli pare riguardo ai propri
interessi. Anzi, elargisce un premio speciale a quelli che le raccontano
piu' grosse. E devo dire che li vince tutti Ubu!
(Rivolto al pubblico, fingendo di puntare qua e la' fra gli spettatori) io
continuo a vedere in platea della gente perplessa... ho notato una signora
che stava per applaudire e ancora una volta il marito che la blocca,
sibilandole a mezza voce: "Buona, sta parlando di noi!". No, si parla di
tutti... (si riprende come impacciato) scusate ma mi e' venuto in mente...
perdonate se faccio un salto mortale dal racconto paradossale di Ubu a
quello egualmente grottesco dei nostri giorni... ma proprio in queste
settimane si sta concretizzando il passaggio di consegne e poteri della
nostra televisione di Stato. E in primo piano si concretizza a tormentone
la faccia spiritata di Gasparri che dirige il trapasso come un vigile
all'ora di punta (esegue un grammelot con poche parole comprensibili):
"Haolopi citta la vinca storpia e quelo se crede, si parlo proprio di
calarbuti va Santoro (fa il gesto con la mano di "vattene") ascari' bela e
qua cosiccome la spirt ti ale', si propri a te... ale', ale' Biagi (ripete
il gesto di "vattene") fuori televischio, egual sgomebo anche rapido (fa il
gesto di sollevare delle valige e di mettersi in moto) anda, a razzo
Luttazzi... e appearto stario fini', ale', ale' servazzi quasi vento anche
Idro Montanelli... fora a zanchio (si arresta perplesso) come? E' morto?
(Breve pausa) Bene fuori anche la sua tomba! Adela' cogniatia si, struzza
... si' Porta a Porta, si'!"
(Rivolto al pubblico) Si', avete ragione si capisce poco di quello che
dice... e' per via che parla troppo veloce? Anch'io credevo fosse questa la
ragione del suoi impapocchiamento. In questi giorni ho parlato con un amico
professore in glottologia che m'ha spiegato che questo sproloquiare
incasinato di Gasparri non e' dovuto tanto alla rapidita' con cui parla ma
piuttosto al fatto che il suo cervello non riesce a seguire le proprie
parole che gli escono con troppa rapidita'. Qui mi devo arrestare un attimo
per svelarvi un segreto... non posso piu' continuare con questa
trasposizione allegorica (inizia a mimare l'azione di impastare la terra
creta per poi plasmare un pupazzo di bassa statura)... forse l'avrete gia'
intuito: Ubu e' lui.
(Indica l'immaginario pupazzo e lo muove come a presentarlo al pubblico. Lo
accarezza con ambo le mani come volesse forgiargli la testa, lo solleva di
qualche centimetro) Scusate, ma devo infilargli i sopralzi nelle scarpe...
ci tiene molto. A proposito di sopralzi... gli e' successo un dramma poco
fa che forse vi e' sfuggito. Vi ricorderete senz'altro quando s'e'
ritrovato in Germania e ai giornalisti di mezzo mondo ha espresso il suo
parere sul mondo islamico ed e' sbottato ad esternare il pensiero
suggeritogli dal suo consigliere spirituale Ubu-bozzo-badget: "Gli arabi
sono antidemocratici, non hanno cultura... anzi possiedono una sottocultura
di tipo ancestrale che al confronto di quella di noi occidentali e' roba da
basso Medioevo!" Bumpete! C'erano presente Ministri e rappresentanti
altolocati dei vari Stati europei che son saltati letteralmente sulla
sedia... facevano cenni disperati al nostro Presidente del Consiglio (mima
il gesticolare disperato), ma lui se ne va avanti imperterrito a sbrodolare
disprezzo contro i Mussulmani "beduini incivili".
"Ma cosa va dicendo? - tenta di frenarlo qualcuno - Arabi culturalmente
inferiori? Nessuno gli ha mai detto che sono stati i creatori della scienza
matematica, trigonometria, geometria... hanno calcolato per primi la
circonferenza della terra, la distanza dalla luna e dal sole, il movimento
degli astri? Ci hanno regalato concetti di alta filosofia, grandi poemi
come "Le mille e una notte"...e lei Presidente va sputtanarli con
disprezzo..." e un pezzo grosso americano incalza: "Ma dove ha la testa...
proprio nel momento in cui Bush e il suo staff si stanno sbattendo come
forsennati per convincere tutti i Paesi Mussulmani a far fronte unico
contro il terrorismo, lei arriva qua come un bisonte nano a sbatterci tutto
all'aria'! Non se ne e' accorto, ma qui c'erano una decina di
rappresentanti dell'Islam e se ne sono andati bestemmiando come turchi!"
Ed ecco che il nostro Ubu italiota ha dovuto rimangiarsi tutto... una
figura! Vi ricordate quelle sue rimangiate, con l'ingoio a singhiozzo?
Poveraccio, sempre col mal di stomaco... per giorni e giorni. E' costretto
ad incontrare una commissione di Mussulmani e mediare arrampicandosi sui
muri: "Credetemi, io non ho mai pronunciato quelle parole contro l'Islam!"
"Come non le ha pronunciate... abbiamo visto e ascoltato tutti in
televisione quella sua sparata d'insulti..."
"Ma non erano espressioni mie... sono stati i comunisti che mi hanno doppiato!"
Qualche giorno fa poi e' andato a compiere l'atto straordinario di
riappacificazione: si e' recato a far visita alla moschea massima di
Roma... alla cattedrale dei mussulmani. L'avrete pur visto il servizio
televisivo: arriva davanti al sacro luogo... lo fermano. "Che c'e'?", "Deve
togliersi le scarpe." (Pausa, poi al pubblico) No, non e' una mia
invenzione... c'e' la ripresa televisiva (mima di cavarsi le scarpe), come
si toglie le scarpe (esegue l'azione come a scendere da un gradino) ohp,
ohp... i pantaloni sul fondo gli vanno a coprire tutto e i piedi
spariscono! Due sporpole sballocchianti. Come si muove e viene in avanti...
SBLOK, SBLOK. Entra. Quando si trova nel centro della navata...
dell'emisfero sacro, inciampa (mima una rovinosa caduta) PATATONF! Frana in
avanti, sbatte la faccia sul pavimento, il sedere per aria, ginocchioni
rivolto verso la mecca... e tutti buttandosi carponi esclamano: "Allah e'
grandeeeee!!". Un trionfo. Si e' salvato!
(Torna a ricomporre l'immagine del pupazzo. Lo accarezza sul cranio, lo
cinge alle spalle, lo indica) Si e' fatto da solo... (pausa, lo considera)
poteva farsi meglio!
E' proprio basso, corto... soprattutto dal punto di vista morale... e'
anche di bassa cultura. Devo pero' ammettere che in certi momenti sa essere
davvero geniale, spregiudicato allo schifo. L'idea di formare un governo
coi fascisti riciclati, con i gomiti bloccati sopra le anche... se no gli
scatta il tick del saluto (solleva le braccia a turno nel saluto romano),
per non parlare poi dello stomaco di tirar dentro il Padano-Brianza-Bossi
che e' un Ubu-oeu! I discorsi di Bossi sono dei capolavori di truculenza
comparata: "Ah, che el sia ciaro che qui a 'sta vaca-bestia di RAI, se non
ci sganciate un para de cadreghe, niualtri si smamma come levri e vi mandem
a dar via el cü a tüti. E poe basta de rompere i cojon con 'sto fato che
nun sarsmo una masa de razisti... sia ciaro che par mi poden vegnir dentro
tüti, negher, marochin, cines... basta che me tiret via dai cojon i
napolitan! No, quei... foera di bocul! No i podi supurta'. I vegne sü ne la
nostra bela Padania, i roba, g'han mica voja de lavura' quei la'... se
'scriven nei coba... parlen 'sta lengua de teron... e poe i se scopeno le
nostre done bianche!"
Beh, Ubu bas, il nostro Ubu bas, spesso quando tira fuori la sua vera
natura e' di uno spasso. Ineguagliabile, gioviale, amicone... alla mano.
Basta vedere come s'e' comportato qualche settimana fa, in occasione del
Convegno europeo dei Ministri degli Esteri in Spagna... e lui, il nostro
Presidente... Ubu-bas, s'e' auto-nominato Ministro degli Esteri dopo aver
sbattuto via quello consigliatogli dall'Agelli-Fiat. E' il primo caso della
storia in cui un presidente del consiglio si becca anche il ruolo di
ministro degli esteri! Mai accaduto! No, no, un momento... prima di lui
Mussolini aveva fatto lo stesso: capo del consiglio, Capo della Farnesina.
GNACK, (al pupazzo immaginario) non ti vergogni, copiare il duce? No, lo so
che non lo sapevi. (Rivolto al pubblico) non conosce la storia! Cultura
zero! (Finge di battergli pacche sul cranio)... proseguiamo. Dicevo: lui si
trova in Spagna

con tutti i Ministri degli esteri... riunione informale... si annoia:
"Basta con 'sta lagna... facciamo qualcosa di spiritoso! Tutti pronti per
la foto di gruppo...in posa!" Qui c'e' il Ministro spagnolo (indica davanti
a se') sulla destra, qui c'e' quello francese. Appena dietro, a sinistra,
l'inglese. "Pronti per lo scatto!" e lui, 'sto matto di Ubu-bas, che fa?
Solleva la mano e TAC! (Fa le corna sull'immaginaria testa dello spagnolo)
Aha, aha!, che simpatico! Ma non e' finita. Con l'altra mano va ad infilare
un dito nel sedere del Ministro francese... qui di fianco il francese
sussulta: "Oue, parbleu!", lo bloccano al volo, appena in tempo. Allora
lui, qui appena dietro c'e' l'inglese... TAK! Una strizzatina ai
coglioncini! Tanto che nella foto si vede il Ministro in questione che con
le braccia spalancate in aria che fa: "Auahh"
Stupenda trovata, che stile... gaudio di classe sublime. La nostra
reputazione all'estero, dopo questa geniale performance e' salita alle
stelle: corna, affondo gluteale, strizzatina d'orpelli. Tutti i nostri
grandi geni del passato sono scattati fuori dalle loro tombe all'unisono
applaudendo (cantando): "Si scoprono le tombe e si levano i morti!" Ma il
nostro Ubu non si ferma qui, ha proposto un nuovo intrattenimento
spettacolare: nel prossimo convegno ci sara' una gara collettiva a chi
fara' pipi' piu' lontano.
Tutti i ministri schierati sul balcone... foto di gruppo! E la sera un
concerto di scoreggine. E vaiiii!
In tutta questa faccenda pero', c'e' un atteggiamento che davvero non mi
riesce di sopportare: il vittimismo di questo Ubu. (Ridisegnando
plasticamente il pupazzo), si', sto parlando di te! Ma ti pare bello andare
intorno come vai facendo da piu' di un mese, per tutta l'Europa a
raccontare certe panzane! (polemizzando col pupazzo Ubu) Ah no? Son peggio
di panzane (rivolto al pubblico) diteglielo anche voi: 'sto falsone
scatenato e' andato a dire un po' dappertutto che in Italia c'e' una
coalizione che gli vuol stroncare le gambe. Tanto per cominciare nella
giustizia si sono infiltrati un sacco di giudici  comunisti, provenienti
dalla Russia: nei giornali cosiddetti indipendenti dal direttore al
fattorino sono tutti comunisti. Anche alla Rai, fino all'altro ieri il
potere era in mano ai comunisti. All'estero poi, le Monde in Francia e'
comunista, El Mundo in Spagna e' un covo di rossi estremisti. In Germania
La Roiter... comunista. Non parliamo poi in Inghilterra, tutti i quotidiani
comprese le riviste porno... comuniste. Anche la Regina e' comunista!
Tant'e' che e' iscritta ai Cobas!
E tutta 'sta congrega e' nelle mani di D'Alema. E' lui che gestisce. E'
risaputo che quando D'Alema si incazza ordina: sparategli addosso! Fuoco a
volonta'! E tutti scrivono articoli di fuoco! Un linciaggio!
(Si rivolge al pupazzo massaggiandogli il capo) Hai capito 'sto bastardo
comunista?! (scoppia a ridere, quasi singhiozzando) D'Alema comunista! (poi
esplode con una gran danza e saltella impazzito, indica il pupazzo) Solo
lui vede comunisti! (mimando di scuotere il pupazzo) Non ci sono piu' i
comunisti! Ah ah ah aha!!!
A parte che tu, invece di insultarlo dovresti baciare la terra dove mette i
piedi, a D'Alema. Sei irriconoscente! Ma andiamo, D'Alema e i suoi
ministri... e tutto il suo partito, e l'ala moderata un po' di
centrosinistra, un po' a destra... sempre al confine... col culo che ogni
tanto s'affaccia dall'altra parte... tira di qua... spinge di la'... passo,
non passo... ripasso!
Dicevo, non dimenticare che D'Alema e' rimasto quattro anni al governo... e
in tutto questo tempo aveva il sacrosanto dovere di varare una legge contro
il conflitto d'interesse. Era un dovere costituzionale, civile. Per
metterci a pari con tutte le altre nazioni europee. E invece: "Ma no, non
c'e' fretta... perche' dargli una simile stangata povero Ubu... tanto avere
tre televisioni, non e' poi questo gran vantaggio. Con quattro trasmissioni
in piu' mica condizioni gli elettori... Oramai la gente ragiona con la
propria testa... mica siamo in America dove il pubblico lo imbesuisci con
gli spot e con gli slogan a tormentone. (A gran voce) Tie' l'America!!
(scoppia a piangere)
Se non ci fosse stato D'Alema col cavolo che tu saresti diventato
Presidente del Consiglio del Governo italiano!
(Quindi riprendendosi) Ma tutti tranquilli:  c'e' una buona notizia. Ubu ha
dichiarato che a giorni risolvera' personalmente il conflitto di interessi.
Vendera' due televisioni. Due televisioni di stato!... E' spiritoso! Ma io
non so, non riesco a sentirmi sereno... Anzi, ho come un gran magone. Ho
un'angoscia, un incubo... anche quando dormo. Non so se e' capitato anche a
voi: mi sogno di svegliarmi da un sogno... e continuo a sognare. Nel primo
sogno vivo una situazione di grigiore disperata... sogno di ritrovarmi come
ora: un governo che fa, disfa come gli pare... una opposizione in
strambola... operai che rischiano il licenziamento. Scuola azienda...
ospedali azienda, si ricomincia con la corruzione, le tangenti, processi
che saltano, ricominciano a scoppiare le bombe...
Poi di colpo mi sveglio... non era vero niente, solo un incubo... E' tutto
tranquillo, c'e' un buon governo democratico... niente leggi da Banda
Bassotti... i furbi e i ladroni in galera... Ubu non c'e' piu'... e rido,
rido! E il guaio che dopo mi sveglio davvero... e ricomincia l'incubo.
Ma non lasciamoci abbattere! Su con la vita. Siamo sempre un gran popolo
dopo tutto, pieno di risorse. A parte che dopo l'esploit del nostro Ubu in
Spagna sono un po' preoccupato: come arrivo all'estero (a gran voce) Un
italiano! (Si porta velocissimo le mani sulla testa, sul pube e sui glutei)
Ma lo faranno solo per scherzare. D'altronde le ultime volte che ho passato
la frontiera, sia in Francia che in Germania sentivo intorno a me un grande
affetto: "Italiano?" e io: "Si'!" "Oh, che popolo stupendo! E che carattere
che avete. Davvero invidiabile. Ve ne succedono di tutti i colori e voi
sempre li'... sereni. Impressionante la fiducia che dimostrate... fiducia
nelle promesse che vi fanno... fede nei governanti... veramente bello
sentirvi cosi' disposti a ridare fiducia a quelli che vi hanno gia'
fregati... siete splendidi, vitali, solari... e anche un po' coglioni."
Ma la nostra reputazione all'estero e' esplosa in modo inimmaginabile con
Vanna Marchi. E' diventato il nostro emblema. Non avete idea l'interesse
che ha suscitato all'estero la vicenda di questa donna fenomeno. Ci sono
ancora oggi i giornali ricolmi della sua biografia. Sanno tutto: che e'
gia' stata in galera per truffa, tempo fa. E' uscita di galera dichiarando
"In questi mesi ho meditato sui miei errori. Ho imparato molto". E
immediatamente ha fatto un contratto con una televisione, una piccola
emittente di provincia, a scopo pubblicitario. In sei anni mostrandosi su
quel network da quattro soldi e' riuscita a incastrare una cosa come
trecentomila persone. Le ha imbesuite, fottute, promettendo loro quattrini,
successo, lavoro sicuro, pace e serenita' in famiglia. Guarigioni
miracolose, fortuna sfacciata a qualsiasi gioco, un avvenire radioso. E a
botte da gran banditore 'sta donna s'e' portata a casa, meglio dire:
"rapinato" piu' di 180 miliardi. Tutto, soltanto, sulla fiducia:
promettendo la luna, commovendosi. Giurando sui propri figli! (breve pausa)
No, questo e' un brevetto di Ubu, non si tocca.
Si', dicevo, 'sta volpastra, per mezzo di una piccola televisione di
provincia (salendo di tono) pensa se avesse avuto a disposizione tre
televisioni nazionali! Alee'e'e'hhhaaa
Buio
Fine

Dario Fo

Appello di Dario Fo e Franca Rame

La situazione e' veramente insostenibile. Ormai il governa sforna una legge
truffa alla settimana. Vi invitiamo a inviare un appello al Presidente
della Repubblica:

Presidente Ciampi,
tutti gli italiani la stimano ed e' per questo che stiamo aspettando una
sua parola in merito allo scempio della democrazia che si sta consumando
oggi in Italia. Il suo silenzio, come dice l'Economist, e' davvero
assordante.
Copia e incolla in una mail a presidenza.repubblica@quirinale.it.

Comunicati, Eventi, proposte

Grande scoop: ecco il quiz governativo che verra' distribuito a tutti i
dipendenti pubblici e Fininvest. Fatevi quattro risate!
http://www.cacaonline.it/quizgov/index.htm

Nuove vignette su www.pescefresconews.it

Libera Universita' di Alcatraz
9-10 Marzo 2002
Incontro di presentazione del progetto franchising "Emporio Alcatraz".
Per informazioni info@emporioalcatraz.it
(www.emporioalcatraz.it)

Gattini bonsay
Lunedi' saro' a protestare sotto Repubblica per chiedere che il giornale
ammetta che i gattini bonsay in bottiglia non esistono, togliendo cosi'
dall'ansia milioni di italiani. Sarebbe meglio essere almeno in 3 vestiti
da claun. Qualcuno e' disposto a venire con me?
Manda un messaggio a mariacristina@alcatraz.ite ti verra' comunicato il
luogo e l'ora dell'appuntamento.
Jacopo Fo

Inizia la giornata con una buona notizia.
Cacao - Il quotidiano delle buone notizie comiche
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