A seguito della riunione dei "portavoce GSF" a Bologna (9-10 settembre),
il Genoa Social Forum crede importante indirizzare a tutte le
organizzazioni, network, social forum locali e singole persone la lettera
aperta che trovate in allegato.
Chiediamo a tutti i Social Forum Locali di poter inviare a info@genoa-g8.org i propri riferimenti
(nome/cognome - telefono - fax - e.mail) per essere aggiornati sugli
appuntamenti nazionali. Grazie. Carlo A. Bachschmidt (Segreteria GSF)
Lettera al
movimento da parte del Genoa Social Forum
Cari amic*,
compagn*, con questa lettera
intendiamo render conto del lavoro svolto da parte del Consiglio nazionale dei
portavoce del Gsf riunitosi a Bologna lo scorso 9 e 10
settembre. Il motivo del nostro
incontro è stato reso noto da comunicazioni informali avute tra di noi. Non
sfugge a nessuno, comunque, che dopo la terribile ed entusiasmante esperienza di
Genova, c'era bisogno di un momento di riflessione che facesse tesoro di
quell'esperienza, si facesse carico delle, purtroppo contingenti, necessità
giudiziarie e, infine, esprimesse una propria proposta dopo la straordinaria
mobilitazione che ha caratterizzato le giornate di contestazione del G8. La
riunione di Bologna ha avuto queste caratteristiche anche se, per evidenti
ragioni temporali, non ha potuto riflettere sulla nuova, e difficile fase che si
è aperta dopo il terribile attentato di New York. In quella due giorni noi
abbiamo valutato molto positivamente l'esperienza che ci ha visto lavorare
insieme. Pur consapevoli di molte nostre ingenuità, ci è sembrato che il GSF si
sia dimostrato una struttura utile e importante, capace non solo di organizzare
- tra innumerevoli difficoltà, molte delle quali hanno sovrastato noi stessi -
un appuntamento di grande portata come quello di Genova, ma soprattutto di
realizzare l'incrocio e la convivenza tra modelli di lavoro, di culture e di
approcci alla politica diversi. Molti, molte di noi provengono da anni, forse
decenni, di impegno politico e civile, ma quasi mai si sono cimentati con il
confronto e la necessaria condivisione con altri, altre di momenti di iniziativa
della rilevanza - nazionale e internazionale - di Genova. Questa esperienza è un
fatto nuovo nella società italiana e per questo va valutato molto
positivamente. Ma dopo Genova, abbiamo
anche verificato che le capacità e le potenzialità del movimento contro la
globalizzazione liberista sono molto più grandi e durature della pur importante
esperienza da noi compiuta. Questo dato si è reso visibile nella quantità e
qualità di mobilitazioni susseguitesi da luglio in poi e, soprattutto, nella
quantità di forum sociali locali che si sono costruiti, spesso spontaneamente,
come luoghi di sedimentazione di una nuova partecipazione politica e di un nuovo
protagonismo giovanile. Per valorizzare quanto
finora costruito, ma anche per raccogliere un movimento così ampio, abbiamo
deciso di non sciogliere il Gsf, ma di trasformarlo in un luogo di
coordinamento e di comunicazione politica aperta, verso un più ampio forum
sociale italiano. Con l'obiettivo di contribuire a questo percorso
proponiamo all'insieme del movimento, ai forum locali, alle associazioni,
gruppi, sindacati, partiti, forum locali, un primo momento di discussione
comune il 20 e 21 ottobre 2001 a Firenze. La trasformazione del
GSF ha un primo effetto concreto: lo scioglimento del "consiglio dei portavoce",
costituito per reggere l'organizzazione delle giornate di Genova e che oggi
riteniamo superato. Pensiamo invece che il GSF possa tramutarsi in una "Rete
di gruppi di lavoro", aperti alla partecipazione di associazioni, di forum
locali, di singoli e di singole, finalizzati a scopi precisi. Per il momento ne
abbiamo proposti cinque: un gruppo di lavoro sul tema della Pace e della Guerra,
in cui discutere anche due importanti appuntamenti, come il vertice Nato di
Pozzuoli e la Marcia Perugia-Assisi; un gruppo sul tema FAO/WTO che si incarichi
della discussione e delle iniziative in relazione a quei due vertici che il
calendario ha sovrapposto; un gruppo sul tema della Difesa legale, che si occupi
anche della concreta difesa di decine di accusati, indagati e arrestati dopo le
manifestazioni di Genova; un gruppo sull'informazione che affronti la tematica
con l'obiettivo di un allargamento e di un maggiore coinvolgimento di quei
tanti, tantissimi soggetti attivi che abbiamo visto all'opera a Genova e che
hanno compiuto un lavoro altamente meritorio; infine, un gruppo che inizi a
discutere della partecipazione italiana a Porto Alegre. Con la costituzione di
questi gruppi - di cui abbiamo individuato i referenti tecnici nelle persone di
Raffaella Bolini (pace-guerra), Gianni Fabbris (FAO/WTO), Massimiliano Morettini
(difesa legale), Anna Pizzo (informazione) e Vittorio Agnoletto (Porto Alegre),
a cui abbiamo affidato il compito di convocarli in tempi brevi - crediamo che
l'intento di mantenere l'esperienza del Gsf, ma al contempo di ampliarla e
renderla utile allo sviluppo del movimento, sia stato reso efficace. Con questo
spirito abbiamo ritenuto giusto e utile affidare a Vittorio Agnoletto un
incarico da primus inter pares, coordinatore del GSF e non più di suo
portavoce. Le riunioni dei gruppi,
quelle dei forum locali, le molteplici iniziative che ciascuno, ciascuna di noi
può ritenere giusto intraprendere, costituiscono parte di un percorso di
mobilitazioni e di riflessioni che ci separano dall'appuntamento di Porto
Alegre, previsto per la fine di gennaio 2002. Fino ad allora, ci proponiamo
quindi di dare vita a una molteplicità di azioni, di campagne, di iniziative e
di dibattiti attorno ai temi fondamentali del movimento antiglobalizzazione: la
pace e la guerra, i diritti del lavoro, la sovranità alimentare, i diritti dei
migranti, le misure contro lo strapotere della finanza internazionale, la difesa
dell'ambiente. Questi temi dovranno-potranno attraversare una stagione di
mobilitazione il cui appuntamento centrale crediamo debba essere il vertice
della WTO previsto per novembre in Qatar. Per quell'occasione noi proponiamo
una grande manifestazione nazionale da tenersi il 10 novembre a Roma, in
sintonia con le centinaia di iniziative che il movimento internazionale sta
preparando in tutte le capitali del mondo. Crediamo inoltre che vada appoggiata
la proposta avanzata da Via Campesina di tenere un vertice antiliberista
"Contro la fame e per un'altra agricoltura" nei giorni che precedono il vertice
della Fao, così come appoggiamo il forum delle ONG organizzato in
concomitanza con il vertice stesso. Prima di questo
appuntamento, e come tappe di avvicinamento ad esso, crediamo sia utile
soffermarsi sul tema della pace e della guerra e del terrorismo, soprattutto in
relazione all'attentato nei confronti del popolo americano. Lo spostamento del
vertice dei ministri della Difesa della Nato, inizialmente previsto a Napoli e
poi traferito in una base dell'Aeronautica di Pozzuoli, è già una vittoria del
movimento. Ugualmente riteniamo giusto predisporre e invitare tutti, tutte a
una settimana di mobilitazione nazionale dal 20 al 27 settembre, sul tema
della critica alla guerra e al terrorismo, nella quale i vari gruppi,
associaioni, forum locali, articolino e programmino le loro iniziative:
assemblee, presidi, dibatitti, ecc. Sono già previsti per quella settimana
l'assemblea dei delegati FIOM il 21 settembre a Firenze, l'assemblea delle
associazioni pacifiste a Napoli il 23 settembre, il Teatro di Pace promosso da
organizzazioni e gruppi di donne sempre a Napoli il 26 settembre e infine la due
giorni di mobilitazione indetta dalla Rete No Global e da tante altre
associazioni napoletane che si compone di un convegno internazionale per il 26
settembre e di un corteo "pacifico e sorridente" con concerto di piazza il 27.
Ovviamente, in seguito ai fatti di New York, molti altri appuntamenti si stanno
tenendo in questi giorni in altre città italiane e la stessa mobilitazione di
Napoli ha avuto un ampliamento e una ridefinizione. E' con questo stesso
spirito comunque che parteciperemo alla Marcia Perugia-Assisi convocata dalla
Tavola della Pace e dagli Enti Locali per la Pace, il prossimo 14
ottobre. L'assemblea di Bologna
si è svolta infine in giorni in cui gli attacchi della polizia e della
magistratura a chi ha organizzato i pacifici cortei di Genova si sono
susseguiti, con l'intento di continuare a criminalizzare il movimento. Noi
crediamo che tali attacchi e tali iniziative, tra cui il ripristino, de
facto, del reato di opinione e di quelli associativo, siano tesi a
rovesciare la verità. Per questo abbiamo ribadito il nostro sostegno politico e
concreto, quindi anche tramite l'attività del Legal Forum, agli arrestati, agli
inquisiti e agli indagati in seguito alle giornate di
Genova. Genoa
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