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a verona: cittadini senza diritti - sgomberate 16 famiglie disinti italiani
Un campo tra i tir
Verona, 16 famiglie sinti trasferite con la forza sulla tangenziale
PAOLA BONATELLI - VERONA
Li hanno fatti spostare con la forza in un'area contigua all'entrata della
tangenziale sud di Verona (un camion ogni 5 secondi), dove forse la Croce
Rossa Internazionale attrezzerà un campo di quelli che si piantano nelle
zone di guerra.
E' finita così (per ora) l'odissea di 16 famiglie di sinti italiani, di cui
molti nati e residenti a Verona, che erano stati sgomberati una settimana
fa con un'ordinanza del comune da un'area vicina allo stadio Bentegodi.
Una settimana in cui la comunità era salita alla ribalta delle cronache
cittadine perché madri e figli, accampati dopo lo sgombero in un parcheggio
della circonvallazione cittadina senza acqua, luce e gas, avevano fatto il
bagno nella fontana della centralissima Piazza Bra. Un modo di dare
visibilità alla loro condizione che aveva trovato subito solidarietà:
l'editore Giorgio Bertani, capogruppo dei Verdi nella circoscrizione del
centro, aveva mosso mari e monti, prefetti e vescovi per risolvere la
situazione. Era intervenuto persino Marcello Pigozzi della Liga Veneta, non
si sa se per ragioni politiche o umanitarie. Il vescovo l'altroieri era
andato a far visita alle famiglie accampate nel parcheggio. 55 persone, di
cui 32 minori (15 tra gli 0 e i 6 anni) sotto un sole implacabile e senza
un posto dove andare, nonostante la residenza nel comune: "Non hanno nessun
diritto, - ha detto il nazional alleato Fabio Gamba, assessore alla
sicurezza, alla deputata di Rifondazione Tiziana Valpiana che lo
interpellava sullo sgombero, ricordandogli le Carte dei diritti - c'è
un'ordinanza comunale e l'area dello stadio ci serve per le feste".
Infatti, implacabili come il sole e come Gamba, i vigili municipali guidati
dal maggiore Giuseppe Ferrero coadiuvato dal tenente Sterzi, si sono
presentati nel parcheggio con uomini e carri attrezzo per la rimozione dei
veicoli. Hanno sollevato di peso Giorgio Bertani, sdraiato davanti ai
camper dei sinti per impedirne la partenza, l'hanno caricato malamente in
auto provocandogli contusioni multiple (10 giorni di prognosi), hanno
letteralmente aggredito le donne coi bambini in braccio (quattro contuse
tra le donne, due tra i bambini) per spostarle e far partire i camper, il
tutto davanti agli occhi di carabinieri, poliziotti e digossini, incerti se
intervenire o meno (per difendere i sinti, da quello che si capiva dalle
espressioni allibite). Il raid, che probabilmente costerà qualche denuncia
ai ferrei tutori dell'ordine (o del disordine, ci pare di poter dire), è
stato denunciato nel pomeriggio in consiglio comunale da Giorgio Bragaja di
Rifondazione, giunto immediatamente al parcheggio della vergogna con altri
consiglieri dell'opposizione.
E ora, la sindaca forzista Michela Sironi si indignerà di nuovo se qualche
incauto operatore dei media definirà Verona (o almeno la sua giunta
comunale) profondamente razzista?
Chiedetelo ai trenta bambini che vivono da oggi sulla tangenziale.
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Alessia Berardinelli
Verona
CITTADINI SENZA DIRITTI ?
Assurda aggressione dei vigili urbani ad una comunità di sinti veronesi
Ieri mattina, venerdì 13 luglio, una ventina di vigili urbani hanno
evacuato con la forza dal parcheggio vicino a Porta Palio 16 famiglie di
sinti italiani, sostanti in tale area da circa una settimana senza acqua,
luce e gas. Il gruppo di famiglie era stato costretto a trasferirsi nel
parcheggio a seguito di un precedente sgombero dalla zona Stadio, dove da
quattro anni viveva tranquillamente e pagava regolarmente i servizi
comunali.
Le modalità dello sgombero di ieri sono state di una violenza assurda ed
ingiustificabile. I vigili hanno prima caricato in malo modo su una loro
auto Giorgio Bertani, consigliere dei Verdi nella 1a circoscrizione, che si
opponeva passivamente allo sgombero; in seguito hanno aggredito le donne e
i bambini della comunità, fermi e del tutto inermi davanti ai loro camper.
Dopo l'accaduto, sia Bertani che quattro donne e due bambini sono ricorse
alle cure dei sanitari. Poco prima dell'aggressione, un giornalista di una
TV locale era stato allontanato dal luogo dello sgombero dagli stessi
vigili.
Il comportamento dei vigili e delle autorità comunali da essi rappresentate
è inaccettabile e viola apertamente la Costituzione del nostro paese e le
maggiori carte internazionali dei diritti civili.Le motivazioni addotte
allo sgombero sono poi assolutamente pretestuose e incomprensibili.
L'Amministrazione considera come estranei questi nostri concittadini,
persone profondamente radicate da molto tempo nella nostra realtà. Gli
adulti lavorano ed i bambini frequentano regolarmente le scuole, al
contrario di quanto sostenuto da una recente campagna denigratoria.
Anche in questo caso gli amministratori si sono dimostrati incapaci di
rispondere ad una legittima esigenza, che in molte altre città italiane ha
trovato soluzioni adeguate e soddisfacenti per tutta la cittadinanza.
Attualmente le famiglie si trovano in via Pasteur, in Borgo Roma. 55
persone, tra cui 32 bambini, sono senza acqua, luce, gas e servizi. Una
situazione talmente insostenibile da indurre la Croce Rossa a dichiararsi
disponibile ad attrezzare un campo di emergenza in tempi brevissimi.
Il comune cosa farà ? Sgombererà anche il campo della Croce Rossa ?
Invitiamo tutta la cittadinanza ad esprimere solidarietà nei confronti di
questi nostri concittadini.
Rete Lilliput Verona
Coordinamento Laico Antirazzista Cesar K.
Per salvaguardare l'ambiente non gettare questo foglio per terra. Usare gli
appositi contenitori (art. 35 rppa).fip via Scrimiari7VR