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(Fwd) cs 22/2001
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Date sent: Thu, 24 May 2001 12:24:52 +0200
Subject: cs 22/2001
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ALBANIA: LA TORTURA NON HA COLORE POLITICO
Pubblicato un documento di Amnesty International
sulla tortura in Albania
Roma, 22 maggio 2001 - "Il contesto politico e'
profondamente cambiato, ma la tortura e'
rimasta", dichiara Amnesty International in
apertura di un rapporto pubblicato oggi
sull'Albania. Tortura e maltrattamenti erano
diffusi nel paese sotto la guida del partito
democratico e persistono nell'attuale governo
del partito socialista.
Il documento Albania: torture e maltrattamenti -
una fine all'impunita'?, dimostra che nel paese
la tortura e' di routine, che bambini sospettati
di aver compiuto dei crimini vengono arrestati e
maltrattati. Esemplare e' il caso di un
undicenne erroneamente sospettato di scippo
portato in una stazione di polizia e qui
percosso, ferito con un coltello e ustionato da
bruciature di sigaretta. Vittime di tortura sono
stati anche vari membri e sostenitori del
partito democratico, il principale partito di
opposizione del paese, molti dei quali sono
stati arrestati durante alcune proteste violente
avvenute nel novembre 2000.
Amnesty International riconosce alcuni passi
avanti fatti dall'Albania in difesa dei diritti
umani. Il paese ha ratificato importanti
trattati sui diritti umani, tra cui la
Convenzione Europea per la prevenzione della
tortura. L'istituzione di un Ombudsman nel
febbraio del 2000 con potere investigativo ha
portato ad alcuni importanti risultati quali
l'allontanamento di poliziotti responsabili di
maltrattamenti.
Il rapporto riconosce il problema costituito dal
crimine organizzato. Eloquente e' il caso della
citta' di Elbasan, dove la lotta al crimine che
pur ha portato buoni risultati, e' coincisa con
un aumento delle violazioni dei diritti umani da
parte della polizia.
Amnesty International ribadisce che la polizia
non puo' abusare della propria autorita' e agire
al di sopra della legge. "Ma - secondo
l'organizzazione per i diritti umani - ancora
troppo poco e' cambiato, nella realta' del
paese". A un mese dalle elezioni nel paese,
Amnesty International pone con urgenza il
problema della tortura e della lotta
all'impunita' quale priorita' per il futuro
governo.
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 22 maggio 2001
Ufficio Stampa
Amnesty International
Per ulteriori informazioni:
Paola Nigrelli Tel. 064490224
Per interviste Daniele Scaglione Tel. 0348
6542054
Ufficio Stampa
Amnesty International
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