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(Fwd) cs 22/2001




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Subject:        	cs 22/2001
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ALBANIA: LA TORTURA NON HA COLORE POLITICO
Pubblicato un documento di Amnesty International 
sulla tortura in Albania

Roma, 22 maggio 2001 - "Il contesto politico e' 
profondamente cambiato, ma la tortura e' 
rimasta", dichiara Amnesty International in 
apertura di un rapporto pubblicato oggi 
sull'Albania. Tortura e maltrattamenti erano 
diffusi nel paese sotto la guida del partito 
democratico e persistono nell'attuale governo 
del partito socialista.

Il documento Albania: torture e maltrattamenti - 
una fine all'impunita'?, dimostra che nel paese 
la tortura e' di routine, che bambini sospettati 
di aver compiuto dei crimini vengono arrestati e 
maltrattati. Esemplare e' il caso di un 
undicenne erroneamente sospettato di scippo 
portato in una stazione di polizia e qui 
percosso, ferito con un coltello e ustionato da 
bruciature di sigaretta. Vittime di tortura sono 
stati anche vari membri e sostenitori del 
partito democratico, il principale partito di 
opposizione del paese, molti dei quali sono 
stati arrestati durante alcune proteste violente 
avvenute nel novembre 2000.

Amnesty International riconosce alcuni passi 
avanti fatti dall'Albania in difesa dei diritti 
umani. Il paese ha ratificato importanti 
trattati sui diritti umani, tra cui la 
Convenzione Europea per la prevenzione della 
tortura. L'istituzione di un Ombudsman nel 
febbraio del 2000 con potere investigativo ha 
portato ad alcuni importanti risultati quali 
l'allontanamento di poliziotti responsabili di 
maltrattamenti.

Il rapporto riconosce il problema costituito dal 
crimine organizzato. Eloquente e' il caso della 
citta' di Elbasan, dove la lotta al crimine che 
pur ha portato buoni risultati, e' coincisa con 
un aumento delle violazioni dei diritti umani da 
parte della polizia.

Amnesty International ribadisce che la polizia 
non puo' abusare della propria autorita' e agire 
al di sopra della legge. "Ma - secondo 
l'organizzazione per i diritti umani - ancora 
troppo poco e' cambiato, nella realta' del 
paese". A un mese dalle elezioni nel paese, 
Amnesty International pone con urgenza il 
problema della tortura e della lotta 
all'impunita' quale priorita' per il futuro 
governo.
FINE DEL COMUNICATO

Roma, 22 maggio 2001

Ufficio Stampa 
Amnesty International
Per ulteriori informazioni:
Paola Nigrelli Tel. 064490224
Per interviste Daniele Scaglione Tel. 0348 
6542054

Ufficio Stampa 
Amnesty International

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