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Colombia: paramilitari ed esercito pronti a massacrare (Fwd)
- To: pck-diritti@peacelink.it
- Subject: Colombia: paramilitari ed esercito pronti a massacrare (Fwd)
- From: "glr" <glr.y@iol.it>
- Date: Mon, 21 May 2001 19:02:04 +0200
- Priority: normal
------- Forwarded message follows -------
Date sent: Sat, 19 May 2001 19:01:52 +0200
From: coinarir@yahoo.com
Subject: Colombia: paramilitari ed esercito pronti a massacrare
Oggi, sabato 19 maggio, i paramilitari delle AUC stanno circondando la popolazione civile di Cajibío (dipartimento del Cauca), con l'intenzione di procedere ad un ennesimo massacro. L'esercito si trova a soli 6 km di distanza, con la chiara intenzione di non intervenire, ma meglio, di proteggere l'operativo dei paramilitari. Nella notte una bomba è esplosa a Popayán, la capitale del dipartimento, dove sembra che l'obiettivo fosse il capitano della polizia, probabilmente per non essere complice dei paramilitari. Richiediamo una vostra reazione urgente.
Commissione Diritti Umani COmitato INternazionalista ARco IRis (COINARIR) Roma, sabado 19 Maggio 2001
MODELO DI LETTERA DA INVIARSI
A la Atención del Presidente de la República de Colombia, Dr. Andrés Pastrana Arango (rdh@presidencia.gov.co pastrana@presidencia.gov.co)
y por conocimiento a las Sedes Diplomaticas Colombianas en el Mundo, (colombia@emcolbru.org, trade.office@mincomex.com, german.umana@mincomex.com, claudia.orozco@mincomex.com, javier.palacio@mincomex.com, embajada@emcoltokyo.or.jp, embajada@embajadacolombia.ca, emcolhel.cons@kolumbus.fi, emwas@colombiaemb.org, consulcol@iainc.net, conboston@aol.com, chicag95@aol.com, ConsulbiaH@aol.com, cnlosangeles@earthlink.net, cgcmiami@bellsouth.net, concolny@nosotros.com, colombia@pacbell.net, cnsju@coqui.net, cnwas@bellatlantic.net, emdinamarca@colombia.dk, dl.colombia@unesco.org, colombia@un.int, emcolin@rad.net.id, colombia@colombia.demon.co.uk, concolr@flashnet.it)
Con la presente, las organizaciones abajo firmatarias de la presente, solicitamos la intervención suya en la dificil situación que está afectando la población civil del Cauca.
Nos estamos referiendo a los crimenes contra la humanidad cometidos por los paramilitares colombianos, en particular, contra las poblaciones del departamento del Cauca, pero no sólo.
Como es conocimiento de Ud, en la región la presencia paramilitar empieza a partir del noviembre del 2000 y las victimas en el departamento ya suman a más de un centenar. Las últimas victimas acertadas han sido, el pasado 27 de abril, un profesor y su esposa, donde el mismo hijo, de 5 años de edad, ha resultado herido.
Lo que nos llama mucho la atención es la presencia casi constante en las mismas zonas donde los paramilitares cometen masacres, de las fuerzas del ejército nacional de Colombia, en particular del Battallón de Contraguerrilla N°3 de Numancia y del Battallón de Infanteria N°7 General José Hilario López, ambos bajo el mando de la III Brigada del Comandante Francisco René Pedraza.
En este momento (19 de Mayo), como Ud debe saber, los paramilitares están rodeando la población civil de Cajibío y el ejército está protegiendo está vigilando para que esta masacre se cumpla ...
Estos mismos battallones han repetidamente hostigado las comunidades campesinas, amenazando los pobladores por supuestos vinculos con la guerrilla.
Solicitamos por estas razones su intervención y la activación de una comisión que investige los acontecimientos denunciados por las organizaciones sociales del departamento del Cauca y que se evalue la posibilidad de remover inmediatamente de sus cargas los militares que resultaran vinculados a las fuerzas paramilitares.
Considerando además que el fenomeno de exterminio del campesinado y los deplazamientos forzados mucho tienen que ver con el problema de la tierra, solicitamos a que se evalue muy atentamente el problema agrario, en particular la actual situación en la región, donde el agroindustrial está desposeyendo los campesinos de sus tierras, imponiendo los monocultivos de pinos, caña de azucar, asparragos y palmas africanas, principalmente, cultivos que enriquecen las multinacionales, empobrecen las tierras colombianas y condenan los campesinos de Colombia a una lenta muerte.
Agradeciendoles por su atención, La saludamos cordialmente. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
Segue l'ultimo comunicato emesso dalle organizzazioni sociali del Cauca (11 maggio 2001)
LE ORGANIZZAZIONI SOCIALI E PER I DIRITTI UMANI DEL DIPARTIMENTO DEL CAUCA, SOTTOLINEIAMO DI FRONTE:
All’Ufficio per i Diritti Umani della Presidenza della Repubblica, All’Ufficio per i Diritti Umani del Ministero degli Interni, All’Ufficio di Difesa del Popolo All’Ufficio per i Diritti Umani della Magistratura Generale della Nazione, Alla Organizzazione delle Nazioni Unite, All’Alto Commissariato delle Nazioni Unite, Alle organizzazioni nazionali ed internazionali per i Diritti Umani, All’opinione pubblica, nazionale ed internazionale:
la mancanza di impegno e l’irresponsabilità dello Stato di fronte alle continue incurisioni del paramilitarismo nel comune di Cajibío.
I FATTI: Continuano le incursioni paramilitari nel comune di Cajibío
Sei giorni fa, si sono presentati nuovamente presso il comune di Cajibío i paramilitari, ovvero le autodenominate AUC, presso l’ingresso della zona chiamata El Túnel. Quì i contadini sono stati minacciati e sono loro stati distribuiti volantini nei quali si avvisano le comunità che non potranno farsi trovare per strada prima delle 6 di mattina né dopo le 6 di sera: qualsiasi veicolo o persona che dovesse farse trovare per strada al di fuori di tali orari sarebbe dichiarato obiettivo militare.
Questo è l’inizio di una nuova ondata di paramilitarismo, nei suoi continui tentativi di impossessarsi del comune, di assassinare i dirigenti e spostare con la forza le comunità contadine, privandole delle proprie terre. L’incursione militare si stà ora spostando in altri luoghi del comune, stabilendosi nella zona centrale e presso La Predregosa.
Il giorno 11 maggio, alle 5 :30 si è avuta conoscenza di incusioni dei paramilitari a San José (zona de El Carmelo), a El Cidral, a Jalaya, a San Antonio, a Santa Catalina (zona di La Pedregosa). Secondo informazioni provenienti dalla zona, le comunità si trovano in pericolo, per la presenza di questo gruppo di paramilitari che in altre occasioni hanno massacrato dirigenti delle comunità e contadini indifesi.
E’ inquietante che lo stesso giorno, l’Esercito Nazionale è stato presente all’ingresso di La Pegregosa, a poca distanza da dove sono apparsi i paramilitari.
PRECEDENTI:
Azione urgente del 23 novembre del 2000: si porta a pubblica conoscenza l’incursione paramilitare di giovedì 16 novembre, quando, alle 5:00 del mattino, nel comune di Morales, sono apparsi i paramilitari. Si denuncia anche un’altra incursione a Dinde ed a El Carmelo, dove la popolazione viene temporaneamente sequestrata e vengono uccisi tre commercianti.
Denuncia della situazione d’ordine pubblico e delle violazioni dei diritti umani (presentata il 27 novembre 2000): mercoledì 22 novembre nelle prime ore del mattino, i paramilitari delle AUC entrano a El Carmelo, la gente viene riunita ed alla loro presenza tre commercianti vengono legati, si tratta di JAINER CAMPO (22 anni), JAIME ROJAS (61 anni) e ALCIBIADES CAMAYO (40 anni); una volta legati, questi vengono assassinati con l’accusa di essere aiutanti della guerriglia.
Giovedì 23 novembre i paramilitari sono a Santa Catalina, nella zona di La Pedregosa, dove trattengono molti passanti, chiedono loro documenti di identità e li minacciano dicendo che uccideranno i collaboratori della guerriglia.
Venerdì 24 novembre alle sei della mattina si presentano nuovamente i paramilitari nella zona urbana di La Pedregosa. Si tratta di circa 50 uomini in uniforme, due dei quali con il volto coperto da passamontagna ed altri con il volto scoperto.Trasportano i contadini DIEGO ARNULFO CAMAYO che era stato portato via dalla propria abitazione la sera prima ed i fratelli CAMAYO, di Santa Catalina: tutti sono con le mani legate ed un cappio al collo. Successivamente vengono fatti scendere i contadini che vengono obbligati a saltellare lungo la strada, in presenza della comunità, mentre altri uomini fermano quattro contadini che stavano passando per la strada, esigendo loro documenti di identità, obbligandoli a sedersi presso gli ingressi delle vicine case. I dirigenti contadini vengono quindi uccisi.
Pubblica Denuncia: Il 10 gennaio si denuncia l’Esercito Colombiano, presumibilmente del Battaglione Numancia, i cui membri, alcuni incappucciati, hanno attaccato ed offeso alcuni contadini, picchiandone altri, manifestando di appartenere alla “famiglia di Castaño”.
Azione urgente per le organizzazioni nazionali (10 gennaio 2001): si denuncia la violazione dei diritti umani da parte del Battaglione Controinsorgente Numancia, nelle zone di La Meseta, La Floresta e Los Angeles (Campoalegre). Il battaglione si è presentato nella zona alle 7:00 del mattino. Nonostante alcuni di questi fossero incappucciati, sono stati identificati come membri del Battaglione Numancia, per essersi identificati come tali oltre che per alcuni distintivi allusivi a tale battaglione controinsorgente. L’esercito ha minacciato, attaccato ed aggredito i contadini. Nella stessa giornata, presso Los Angeles, il battaglione Numancia, accompagnato da un elicottero, ha sparato indiscriminatamente contro la popolazione contadina.
...Si denuncia che il 16 gennaio 2001, sulla via che conduce a Popayán, nella zona di Rosario (Cajibío), presso La Rejoya (una zona rurale), un gruppo armato con uniformi militari e fortemente armato, trai quali una persona incappucciata, assassinano dieci contadini ed il conduttore di un autobus su cui viaggiavano varii contadini.
Allerta: (25 gennaio 2001) Si denuncia il pericolo in cui si trovano le organizzazioni sociali e contadine del Cauca, per le incursioni paramilitari. Nello stesso documento si denuncia la presenza del paramilitarismo nei comuni di Timba, San Francisco, La Balsa, Buenos Aires, nella zona norde del Cauca; nel comune di Morales, nella zona centrale del Cauca. Seguendo lo stesso percorso, i paramilitari giungono al comune di Cajibío, presso El Carmelo e La Pedregosa, dove vengono assassinate quattro persone, tra i quali si trovano DIEGO ed ERIC CAMAYO. Il documento denuncia anche l’atteggiamento del Battaglione José Hilario López, che durante la loro presenza nella zona, nei primi giorni di dicembre, avevano accusato i contadini di Campoalegre e Guangubio di essere collaboratori della guerriglia, sparando in direzione dei loro piedi e minacciandoli di aver loro dato un negro natale. Successivamente il Battaglione numero 3 Numancia che procedeva a varie perquisizioni nella zona di El Rosario e Campo Alegre, La Floresta, La Meseta ed a Los Angeles. Un giorno dopo l’arrivo di questo battaglione, uomini incappucciati picchiano varie persone, tra uomini e donne, obbligando una persona a dire che il proprio compagno era un guerrigliero. Si denuncia anche la presenza di paramilitari nella zona urbana di Popayán..
Allerta (17 marzo 2001): si riceve comunicazioni da Morales sulla presenza possibile di paramilitari a Cajibío, a partire dal 14 marzo. Ciò è confermato lo stesso 16 marzo dalle comunità di Cajibío, costatando che i paramilitari si trovavano a La Pedregosa, (Santa Catalina) dove vengono sequestrati i contadini MATIAS ZAMBRANOe JUSTO GUETIO.
Il giorno 17 marzo 2001 le comunità confermano la presenza dell’esercito all’ingresso del comune di Cajibío. Nel frattempo il gruppo di paramilitari avanzava portandosi via alcune persone vestite come civii. Durante il loro passaggio viene saccheggiata la famiglia. Le informazioni anche esprimono che il paramilitarismo si trova a La Palma, La Pedregosa, Las Casitas ed a El Cidral, cosa che si traduce in un accerchiamento alla zona di La Pedregosa.
Lettera al Presidente (19 marzo 2001). In una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, Dr. Andrés Pastrana, da parte dei contadini e delle contadine del comune di Cajibío, si denuncia la “negligenza” dell’Esercito per combattere debitamente il paramilitarismo, oltre alla mancanza di responsabilità dello Stato Centrale, per impedire che questi gruppi contrinuino con la violenza e la barbarie contro gli umili e vulnerabili contadini. La mancanza di una politica chiara contro questo gruppo converte lo Stato in complice dellesue mancanze. Le omissioni dell’esercito per frenare le incursioni del paramilitarismo nella zona, sono indizi di mancanza di responsabilità dello Stato verso le comunità contadine le quali dovrebbe difendere, su mandato costituzionale.
Denuncia alla opinione nazionale ed internazionale del 27 aprile 2001. Vengono assassinati il professore Francisco Isaías Cifuentes e la propria moglie Leyder Fernandez, che erano stati minacciati dai paramilitari, durante la loro prima incursione a Cajibío. Il loro bimbo di 5 anni è stato ferito ad un braccio. Il professore e la sua sposa lavoravano a El Carmelo.
Analisi della Situazione:
Le incursioni paramilitari si sono date seguendo una linea grafica che viene delineandosi dalla zona nord-occidentale del Cauca, da Timba, Suárez e Buenos Aires, fino a raggiungere la zona centro-occidentale del Dipartimento, attraverso Morales e Cajibío. Si presume che l’avanzata paramilitare continuerà verso le comunità di El Tambo, dove sono per ora avvenuti fatti isolati, tra i quali alcuni omicidi commessi dai paramilitari(AUC).
La preoccupazione che salta agli occhi è che le incursioni paramilitari nel territorio di Cajibío si sono sviluppate esclusivamente nelle zone di La Pedregosa e El Carmelo, come per altro mostrano le informazioni presentate; inoltre in varie zone del centro del dipartimento del Cauca. Ciò significa che queste comunità stanno correndo un grave pericolo, dato che, permanentemente, sono state oggetto delle azioni dei paramilitari.
Altra preoccupazione è l’atteggiamento dei Battaglioni Numancia e José Hilario López, che sono arrivati ad aggredire le comunità contadine ed hanno reso pubblico il loro legame con i paramilitari, cosa che deve necessita di un chiarimento, perché questo determina che le comunità non possano sentirsi tranquille con la presenza dell’esercito nazionale nei propri territori. Ancora più preoccupante è la situazione in quanto dovere dell’esercito nazionale della Colombia è quello di proteggere le comunità tanto contadine come urbane, presiedere il rispetto della vita nella loro ragione di esistenza. Però la loro partecipazione nelle aggressioni alla popolazione è un atto ignominioso che deve essere impedito dal Governo Centrale.
Per queste ragioni si responsabilizza lo Stato Colombiano, qualora dovessero verificarsi attentati contro le vite dei cittadini delle comunità di Cajibío.
FENSUAGRO - ASOINCA - ANUC-UR
Il Comitato Internazionalista Arco Iris torna in internet attraverso il proprio Progetto di Difesa Integrale dei Diritti Umani, che attualmente si articolerà attraverso tre liste di distribuzioen di notizie (mailing-list).
Diritti Umani: Attraverso questa lista verranno diffuse le notizie che hanno a che vedere con i Diritti Umani, le denunce che proverranno dalle Organizzazioni per i Diritti Umani, con una attenzione particolare anche alla prigionia politica.
Voci Indigene: La particolarità e la diversità dei movimenti indigeni in America Latina merita uno spazio particolare. In questa lista verranno diffuse le notizie, gli appelli, le analisi ed i comunicati delle stesse organizzazioni indigene.
Popoli in Lotta: Questa lista ha l'obiettivo di garantire il diritto di parola alle organizzazioni popolari che normalmente non accedono ai mezzi di comunicazione "tradizionali", dando voce anche a quelle organizzazioni perseguitate dai rispettivi governi repressivi. Per queste ragioni, questa lista includerà i comunicati, gli appelli ecc.. delle organizzazioni sociali, politiche, sindacali, ecologiste, di donne, dei mezzi di comunicazione popolari, ecc..
La prossima tappa del Comitato Internazionalista Arco Iris sarà porre nel sito internet oltre alle stesse notizie, anche il più grande indirizzario mondiale delle organizzazioni popolari in America Latina.
Quanti volessero visionare lo statuto ed a collaborare al lavoro delle Commissioni, sono pregati di farne richiesta.
Commissione Stampa e Comunicazione COINARIR ================================== COmitato INternazionalista ARco IRis (COINARIR) Via Antonio Gramsci 3 25082 Botticino (Bs) Tel / Fax: 0039 - 030 – 2190006 Posta Elettronica: directivo@coinarir.org Sito della Rete: http://www.coinarir.org
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