[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

www.genoa-g8.org



da La Repubblica - Il Lavoro
21 aprile 2001

Inutile vertice in Prefettura: "Incapaci a dare risposte"
Tra i rappresentanti del Genoa Social Forum e Di Giovine lunga e vana discussione su spazi di accoglienza e manifestazioni
Si alza un "muro" sugli anti G8


COLPO di freno nei rapporti tra anti G8 e istituzioni. Dopo tre ore e mezzo
di discussione in una sala della Prefettura sempre più piena di fumo e di
parole, i rappresentanti del Genoa Social Forum hanno abbandonato il campo,
dichiarando ufficialmente di non vedere, da parte del Prefetto Di Giovine
incaricato di trattare con la Rete anti G8 per la concessione di spazi e
luoghi per organizzare incontri e manifestazioni, alcuna possibilità e
capacità concreta di rispondere alle richieste contenute nel documento
consegnato dieci giorni fa. Parla Massimiliano Morettini a nome del Gsf:
«Ci saranno ragioni motivate o meno, ma non c'è risposta - dice - Dal canto
nostro, continueremo a coordinare l'organizzazione sia delle manifestazioni
che dell'ospitalità. Ma sia chiaro che se vi saranno decine di migliaia di
persone in città che non sapranno dove dormire o dove fare i loro bisogni,
ma soprattutto se ci saranno disordini e problemi, questa scelta sarà
frutto dell'incapacità di governo ed enti locali di dare risposte concrete».
Non vi credete, è la tesi del Genoa Social Forum, ormai l'organizzazione
della grande manifestazione di massa del 21 luglio è partita a livello
internazionale: disordini e disorganizzazioni saranno al 95% responsabilità
di governo ed enti locali. Si è alzato un muro, quindi? No, perché se ci
saranno intenzioni di andare avanti sulle richieste concrete, ci si
riparlerà. Ma il ritardo non si fa pesante? «I tempi sono ancora lunghi,
questo è l'inizio di un percorso e il percorso continuerà» taglia corto il
prefetto, rientrando in ufficio, accompagnato, tra gli altri, da Margherita
Paolini, delegata per i rapporti con le Ong della struttura di missione, e
dal capo della Digos Spartaco Mortola.
Ma di cosa si è parlato, in quelle tre ore e mezzo? Di temi generali,
chiariscono un po' tutti i rappresentanti delle associazioni, di cose
generiche che si possono sicuramente condividere, ma risposte non ce ne
sono state. Si vuole rinviare tutto a dopo le elezioni? Nemmeno a questo,
lamenta il Gsf, ci è stato dato risposta, se non l'assicurazione che si
parlerà volentieri dei nostri temi durante il G8. Ma nessuna parola sulla
cittadella, sulle richieste di spazi precisi (Marassi in primo luogo) per
la creazione di un Forum pubblico, né sul percorso del corteo del 21
luglio. Si è invece detto che gli enti locali, cui dovrebbe essere
demandata l'organizzazione dell'ospitalità, non avrebbero soldi a
sufficienza: ma non era stato messo a disposizione mezzo miliardo dal
comune e altrettanto dal Provincia? Dal Prefetto è giunta la proposta di un
incontro per la prossima settimana con gli enti locali; a questo punto si è
cominciato a parlare, tra le varie anime presenti nella sala, di restare in
Prefettura, di non andarsene per tuta la notte, per segnalare l'intenzione
di non muoversi di un millimetro senza risposte. Poi, dal lungo confabulare
delle associazioni rappresentate, la decisione di chiudere tutto, almeno
per ora. In attesa che qualcuno tiri fuori i piani veri. O la disponibilità
politica a parlarne.
(donatella alfonso) 
 

GENOA SOCIAL FORUM
Genova, 20-22 Luglio 2001

 
Un Mondo diverso è possibile
 
Premessa
 
Lo scenario mondiale in cui ci prepariamo al Vertice dei G8 a Genova, è uno scenario pieno di profonde ingiustizie. Il 20% della popolazione mondiale – quella dei Paesi a capitalismo avanzato – consuma l’83% delle risorse planetarie; 11 milioni di bambini muoiono ogni anno per denutrizione e 1 miliardo e 300 milioni di persone hanno meno di un dollaro al giorno per vivere. E lo scenario invece che migliorare, peggiora continuamente.
La portata internazionale di questo Vertice rappresenta una grande sfida per tutte quelle Organizzazioni che da tempo lavorano per affermare – con metodi e priorità differenti – principi di giustizia sociale, di solidarietà e di uno sviluppo equo e sostenibile.
La sfida deve essere raccolta!
Dobbiamo contribuire insieme a far conoscere a tutti le differenti progettualità che si esprimono nelle azioni di cooperazione internazionale, di tutela ambientale, di valorizzazione dei diritti di cittadinanza e dei lavoratori, di promozione di modelli economici etici e solidali, di sviluppo di forme di convivenza multietniche e di scambio interculturale, di affermazione dei principi della pace e di lotta alle ingiustizie delle organizzazioni della società civile. Tutto il portato di queste esperienze deve essere un fattore di crescita per la società: essa deve essere pienamente coinvolta in un percorso che da oggi al luglio 2001 veda svilupparsi iniziative di sensibilizzazione e denuncia su questa inaccettabile situazione.
E’ necessario costruire un nuovo modo di pensare che sappia rispondere a quei modelli culturali dominanti che – passando per una crescente disgregazione sociale – impongono comportamenti che impediscono anche il solo immaginarsi una società migliore. Un mondo diverso è invece possibile!
Questo deve essere il senso della sfida da trasmettere ai cittadini. Gli Organismi sovranazionali, su cui si stanno concentrando le attenzioni di un movimento internazionale crescente, non potranno più decidere senza tener conto di una popolazione sempre più attenta e decisa che chiede processi democratici certi e nuovi orizzonti di giustizia sociale ed economica.
 
PATTO DI LAVORO
 
Per tutto questo, le organizzazioni firmatarie si impegnano in un patto di lavoro comune che prevede di:
1. attivarsi pienamente per la sensibilizzazione della cittadinanza attorno ai temi che rappresentano il portato specifico di lavoro di ciascuna delle organizzazioni, rispettando anche modalità e percorsi autonomi;
2. chiedere alle Pubbliche Amministrazioni locali e nazionali che siano garantiti ampi spazi per tutta la società civile per l’espressione di attività, progetti e manifestazioni che in questi mesi e nei giorni del Vertice si potranno organizzare. E soprattutto che il diritto a manifestare non subisca restrizioni immotivate;
3. coordinarsi al fine di favorire il massimo passaggio di informazioni al fine di rendere più efficaci le iniziative da programmare;
4. rispettare tutte le forme di espressione, di manifestazione e di azioni dirette pacifiche e non violente dichiarate in forma pubblica e trasparente.
 
Attraverso questo documento, le Organizzazioni firmatarie lanciano un appello a tutte le Organizzazioni e a tutte le Reti interessate e a quelle che già stanno lavorando attorno al Vertice dei G8, per ritrovarsi in tempi brevi in un appuntamento unitario sia per coordinare al meglio le energie e le proposte, sia per avviare un percorso di confronto con il mondo della ricerca, della politica e di quei soggetti in grado di far perseguire al meglio gli obiettivi  sopra indicati.
 


Firmatari Genovesi: ACLI, Altrimondi, ARCI Nuova Associazione, Arciragazzi, Associazione Agire Politicamente, Associazione Città Aperta, Associazione Libriamo, Associazione Medici per l'Ambiente - ISDE, Associazione per il Rinnovamento della Sinistra, AYUSYA, Bambini Vittime, Banca Etica - Circoscrizione Locale di Genova e Imperia, CEDRITT, Centro Cooperazione Sviluppo, Centro Sociale Talpa e Orologio, Centro Sociale Terra di Nessuno, Centro Sociale Zapata, Circolo ARCI Mascherona 16, COGEDE, Comunità di San Benedetto al Porto, Consorzio Sociale Agorà, COSPE, Federazione Chiese Evangeliche Liguria, Federazione Giovani Socialisti, Federazione Regionale Solidarietà e Lavoro, ICS - Consorzio Italiano di Solidarietà, Il Ce.sto, ISCOS CISL Liguria, La Rete per il Partito Democratico Liguria, Lavoratori della Libreria Feltrinelli, Legacoop Liguria - Comparto Cooperative Sociali, Legambiente Regionale Liguria, LILA, LOC - Lega Obiettori di Coscienza, Mani Tese, Marea, Movimento Federalista Europeo, Partito Rifondazione Comunista, Partito Umanista, Planet, Progetto Continenti, Rete ControG8, Rete Lilliput, Sinistra Giovanile, Sondagenova, UISP, Ya Basta!
 
Firmatari Nazionali: Altrimondi, ARCI Nuova Associazione, Arciragazzi, ASAL - Associazione Studi America Latina, Associazione Agire Politicamente, Associazione Arcobaleno (PT), Associazione Botteghe del Mondo, Associazione Coordinamento Pace (Cinisello Balsamo), Associazione Culturale Filo Rosso (TN), Associazione Culturale Punto Rosso, Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, Associazione MondoAzzurro (LE), Associazione per la Pace, Associazione Tatavasco (MI), Associazione Viottoli - Comunità Cristiana di base (TO), ATLHA - Associazione Tempo Libero Handicappati, AWMR - Associazione Donne della Regione Mediterranea, Beati i Costruttori di Pace, Bilanci di Giustizia, Campagna Chiama L'Africa, Campagna Dire mai al MAI - Stop Millennium Round, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Campagna Sdebitarsi, Carta - Cantieri Sociali, CEFA - Comitato Europeo per la Formazione e l'Agricoltura, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Centro Sociale Leoncavallo, CGD - Coordinamento Genitori Democratici, Circolo Legambiente Merone (CO), Coalizione Italiana Contro la Pena di Morte (NA), COCORICO - COnsumatori COnsapevoli RIciclanti COmpatibili, Comitato per la Globalizzazione dei Diritti (TO), Comitato per la Pace e la Solidarietà tra i Popoli, Comitato per la Pace e lo Studio dei Conflitti (LO), Consorzio CTM Altomercato, Consorzio Etimos - Finanza per il Sud del Mondo, Cooperativa Roba dell'Altro Mondo, Cooperativa Sociale Soeko a r.l. (TO), Coordinamento Spezia Anti-G8, COSPE, CTM (LE), Democrazia Popolare, Emmaus Italia, Federazione Chiese Evangeliche, Federazione dei Verdi, Federazione Giovani Socialisti, FGCI - Federazione Giovanile Comunisti Italiani, FIOM-CGIL Ufficio Internazionale, Forum Mondiale delle Alternative, Collettivo universitario Funghos (TO), Giovani Comuniste e Comunisti, Giovani Comuniste e Comunisti (LO), Giovani Comuniste e Comunisti Lombardia, Gruppo Abele, ICEI - Istituto Cooperazione Internazionale (MI), ICS - Consorzio Italiano di Solidarietà, INTERSOS, IRED Nord, Kollettivo Malavida (LC), Lega Missionaria Studenti, Lega per i Diritti dei Popoli, Legambiente, LILA, Limes, Lunaria, Mani Tese, Marcia Mondiale delle Donne contro le violenze e la povertà, MLAL - Movimento Laici America Latina, Nigrizia, Partito Rifondazione Comunista, Partito Umanista, Pax Christi, Progetto Continenti, Proutist Universal (VR), Rete ControG8, Rete delle Marce Europee, Rete Lilliput, Rete Lilliput (SV), Rete Radie Resch, S.in.COBAS, Sinistra Giovanile, Sinistra Giovanile Scafati, Spazio Sociale Filorosso (CS), Studenti.Net, Tavola della Pace, TES Teatro e Solidarietà (LU), UISP, Unione degli Studenti, Unione degli Universitari, WWF, Ya Basta!
 
Firmatari Internazionali: Ansar Burney Welfare Trust (PK), ATTAC (CH), Casa da Mulher Oito de Março (BR), CES - Coordinadora d'Estudiants Socialistes (ES), CNCD - Centre National de Coopération au Développement (BE), CTS - Coordinadora de Treballadors Socialistes (ES), ENCOD - European NGO Council on Drugs and Development (BE), Forum Nord Sud (BE), Fundacion America Latina (CO), GAIA  (UK), HANSM (mk), Joventut Socialista de Barcelona (ES), Marches européennes contre le chomage, la précarité et les exclusions (FR), MNC - Mouvement National des Consommateurs (CM), National Coordination in Greece - Campaign Genoa 2001 (GR), National Council of Churches - Development and Emergecy Unit (IN), Network for the Political and Social Rights (GR), Red Ciudadana para la Abolición de la Deuda Externa (ES), Students Welfare Association (PK)
 
x adesioni www.genoa-g8.org/form1.htm