[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
(Fwd) CS 14-2001 - Burundi
------- Forwarded message follows -------
From: "Amnesty International" <press@amnesty.it>
To: stampa@amnesty.it
Date sent: Fri, 23 Mar 2001 17:16:57 +0000
Subject: CS 14-2001 - Burundi
Send reply to: "Amnesty International" <press@amnesty.it>
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni
# e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International.
# Per ulteriori informazioni potete rivolgervi a stampa-owner@amnesty.it
# Riguardo al CONTENUTO dei comunicati, potete contattare
press@amnesty.it
BURUNDI: TRA SPERANZA E PAURA
In un rapporto pubblicato oggi, Amnesty International fa appello a
tutte le parti in gioco nella guerra civile in Burundi affinche'
pongano immediatamente fine alle deliberate uccisioni di civili
disarmati, e agiscano responsabilmente per impedire l'intensificarsi
delle violazioni dei diritti umani.
Il rapporto, intitolato "Burundi: Tra speranza e paura", disegna un
quadro sconvolgente di un inesorabile incremento delle uccisioni di
civili disarmati, sparizioni, torture, arresti arbitrari e di massicci
spostamenti forzati di popolazioni. Il rapporto segnala la
necessita' di tutelare l'accordo di pace, e sostiene che "senza
giustizia, non ci puo' essere un futuro responsabile, e una
stabilita' a lungo termine".
Dalla firma degli accordi di pace ad Arusha il 28 agosto 2000, la
violenza e' aumentata, provocando centinaia di morti tra i civili".
La firma dell'accordo di pace non ha cambiato il quadro delle
violazioni dei diritti umani in Burundi", dichiara l'organizzazione.
"Comunque, sebbene sia un primo passo, il processo di pace
rappresenta un momento chiave nella storia politica del Burundi che
potra' servire come opportunita' per rompere decenni di violenze ed
impunita'".
Il processo di pace, che e' ancora in fase iniziale, rappresenta la
migliore opportunita' degli ultimi anni per migliorare il rispetto
dei diritti umani in Burundi. Esso prevede una struttura per
investigare sulle violazioni dei diritti umani e per riformare e
rinforzare l'istituzione giudiziaria e le forze armate.
"L'alternativa di continui incrementi del conflitto, di generalizzate
violenze e future violazioni dei diritti umani, deve essere evitata a
tutti i costi", dichiara Amnesty International. "Le centinaia di
violazioni dei diritti umani e di violenze da agosto ad oggi,
sottolinea il disperato bisogno di trovare una soluzione alla precaria
situazione del Burundi".
Raccomandazioni:
Amnesty International chiede a tutte le parti in conflitto di:
- agire immediatamente per prevenire le uccisioni illegali di civili
disarmati;
- investigare sulle violazioni dei diritti umani perpetrate
dalle forze di sicurezza e dai gruppi armati di opposizione e portare
davanti alla giustizia i colpevoli;
- fermare il reclutamento dei bambini, usati come supporto nelle
operazioni militari;
- intraprendere delle riforme per assicurare un sistema giuridico
efficace e imparziale;
- proteggere i diritti dei profughi e dei rifugiati;
- garantire che i membri delle organizzazioni umanitarie e per i
diritti umani non vengano minacciati, arrestati o uccisi, e possano
liberamente fare il loro lavoro.
Inoltre, l'organizzazione chiede alla comunita' internazionale di
usare la sua influenza politica e le proprie risorse finanziarie per
supportare programmi di promozione e protezione dei diritti umani in
Burundi.
"L'abilita' del Governo del Burundi e delle agenzie inter-governative
di attuare queste raccomandazioni sara' seriamente ridotta senza il
supporto di agenzie chiave", aggiunge Amnesty International. "Noi
chiediamo alla comunita' internazionale di riconoscere e coadiuvare
il ruolo chiave che hanno le associazioni nazionali sulla difesa dei
diritti umani".
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 22 marzo 2001
Ufficio Stampa
Amnesty International
------- End of forwarded message -------