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[ACEA #215] 07/05 Milano: Turismo e diritti umani



Agenziastampa per i Consumi Etici e Alternativi
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Comunicato n. 215 del 21-4-2000

Nell'ambito di Outis Domenica 7 maggio  2000, alle ore 11
al Palazzo delle Stelline, corso Magenta 61 a Milano

La coscienza degli struzzi
Turismo e diritti umani

E' opportuno fare turismo in quei Paesi che violano sistematicamente i
diritti dell'uomo?
La risposta a questa domanda non è facile. Per qualcuno si tratta di un
problema etico, per altri di personale filosofia del viaggio. Certo non va
sottovalutata l'importanza del turismo come fattore potenzialmente influente
sulle scelte dei governi responsabili di tali violazioni. Un conto, infatti,
è apprendere notizie di una grave ingiustizia in corso a migliaia di
chilometri di distanza dal proprio divano. Altro è testimoniarla, seppur
occasionalmente, durante una vacanza:  entrare in contatto con le persone
vittime di discriminazioni spesso spinge a farsi portavoce delle loro
rivendicazioni, e a denunciare gli abusi.
Ma non tutti hanno vocazione al patrocinio di cause sociali, in vacanza.
Soprattutto coloro che scelgono di isolarsi in piccoli Eden impermeabili
alle realtà locali.
D'altro canto, se per decidere in quale Paese andare in vacanza il turista
dovesse basarsi sull'ultimo rapporto di Amnesty International, avrebbe molte
difficoltà a trovare una destinazione turistica politicamente corretta.
Infine, chi ha detto che il turista medio abbia la vocazione dello struzzo?
La gamma delle coscienze individuali è molto ampia: ciascuno decide se ha
voglia o meno di alzare la testa dalla sabbia.
Dopo il provocatorio convegno "Fiori e bisonti" dedicato all'impatto del
turismo sulle culture dei popoli indigeni, e dopo il  successo della
campagna per il boicottaggio del turismo in Birmania promossa
dall'Associazione italiana turismo responsabile - due eventi dell'edizione
1999 - quest'anno Outis ha deciso di avviare una riflessione su una tematica
altrettanto scottante quanto attuale come quella del rapporto tra turismo e
diritti dell'uomo.  Nella convinzione che, in ogni caso, sia meglio
viaggiare ad occhi aperti.

Coordinamento scientifico: Duccio Canestrini, Antropologo del Turismo

Relatori:
- Rossana Bonadei - Dir. corso prfezion. 'mediazione culturale e gestione del
  Turismo', Università di Bergamo
- Maurizio Chierici
  Inviato del Corriere della Sera
- Monsignor Carlo Mazza
  Responsabile Pastorale del Turismo e del Tempo Libero
- Alfredo Somoza
  Presidente A.I.T.R
- Lara Marsh
  Tourism Cocern, Londra


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