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Rogo del Campo di S. Caterina di Quarto: comunicato di"CONTRO-PIANI Rete NO OCSE Bologna"



Salve a tutt*,
riporto il seguente comunicato con la rettifica dell'Ass. Them Romanò
sull'orario di inizio della manifestazione a Piazza Maggiore.

MT.


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From: RifondazioneComunista@comune.bologna.it
To: Marco Trotta <mrta@libero.it>, mongolfiera@mailbox.dsnet.it
Subject: per diffusione alla mailing list no ocse bo
Date: Thu, 6 Apr 2000 13:08:31 +0100


Agli organi di informazione

ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE DI SABATO 8 APRILE (Piazza Nettuno ore 14) IN
SOLIDARIETA' AI ROM DEL CAMPO DI S. CATERINA DI QUARTO

Da alcune settimane si è costituita a Bologna una rete sociale a cui
partecipano associazioni, collettivi e comitati, per organizzare un
CONTRO-VERTICE in vista della Conferenza Internazionale,  organizzata
dall'OCSE, dal 12 al 15 giugno, nella nostra città su "Piccole e Medie
Industria sull'era della globalizzazoine".
L'assemblea della "Rete" che si è tenuta il 5 aprile, ha dato la sua
adesione alla manifestazione di sabato 8 aprile in solidarietà ai ROM del
campo di Santa Caterina di Quarto e ha votato questo ordine del giorno:

Nel suo libro la "LENTE FOCALE" lo zingaro Otto Rosemberg racconta la sua
biografia di deportato scampato ai campi di sterminio nazista. Un calvario
che portò l'autore nei più famigerati luoghi della shoa come Aushwitz e
Treblinka. Ma l'escalation che portò alla soluzione finale del popolo Rom e
Sinti ebbe precedentemente anche alcuni passaggi "intermedi", come la
costruzione di campi di contenimento dove concentrare in un solo luogo
tutti questi indesiderabili.
Dalla lettura di quelle pagine toccanti troviamo  uno specchio dei giorni
nostri, dei lager che troppo assomigliano ai nostri campi sosta per zingari
o centri di permanenza temporanea per immigrati clandestini : stessa
separazione, stesso controllo poliziesco, stesse condizioni igienico
sanitarie, stessa invisibilità al mondo, stessa impossibilità di essere
percepiti come persone.
Il rogo del campo nomadi di Santa Caterina di Quarto sembra uscire da
quelle pagine di dolore di un popolo che non ha mai visto il suo 25 aprile.
Una strage annunciata ripetuta e ripetibile, roulotte che bruciano e
bruceranno, tragedie normali che moltiplicano il volto  disumano delle
nostre metropoli dominate dalla filosofia della Tolleranza Zero.
Non è peculiare della destra politica questo pugno di ferro contro i poveri
dell'oltre periferia, in quanto centro-destra e centro-sinistra fanno a
gara nel "ripulire" i centri storici delle nostre città. Lo s tesso campo
di Santa Caterina di Quarto è frutto prima della Giunta Vitali e poi di
quella Guazzaloca, così come il centro di detenzione per immigrati prevista
in via Mattei trova la collaborazione della  "sinistra" Regione Emilia-
Romagna e del "destro" Comune di Bologna.
In realtà, in questa nostra vecchia Europa, non c'è più posto per le
comunità Rom e Sinti: non in Kossovo, perseguitate dai nuovi padroni
albanesi dell'UCK, non in Romania o nella repubblica CeKa, dove
costruiscono muri per tenerli "di là", non in Austria, dove Haider
considera le SS dei bravi ragazzi, non  a Bologna dove non è bastata
l'incursione dell'UNO bianca della banda dei Savi  per liberare i nomadi da
questo lager.
Piaccia o non piaccia, la comunità nomade diventa involontaria cartina al
tornasole della libertà di tutti, proprio perché più indifesa davanti al
risorgere dell'intolleranza xenofoba e del sonno della ragione.
Se due bimbi muoiono nel rogo della povertà e un Sindaco dice che non ci
sono responsabilità, vuol dire che nemmeno ci saranno responsabilità quando
un operaio edile muore in un cantiere del subappalto, un anziano nella
solitudine di un nosocomio, un carcerato nella cella di un penitenziario. E
se non esistono responsabilità per tutti costoro, chi vuoi mai che si
ricordi del tuo posto di lavoro, della casa e della tua strada?
Quando allora va in fuoco una baracca al campo nomadi, non domandarti per
chi brucia la roulotte: questa brucia anche per te!

CONTRO-PIANI
Rete NO OCSE Bologna
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From: Sabrina Magnani <magnani@dehoniane.it>
To: magnani@dehoniane.it
Subject: COM. STAMPA - MANIF. ROM - [>>>Modifica Orario<<<]
Date: Thu, 06 Apr 2000 13:14:19 +0000


COMUNICATO STAMPA

>>>Modifica Orario<<<
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SABATO 8 APRILE - ORE 16.00
Giornata internazionale del popolo rom -
MANIFESTAZIONE IN PIAZZA MAGGIORE
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La tragica morte di due bambini rom avvenuta lunedì 3 aprile all'interno
del campo nomadi di S. Caterina di Quarto ripropone l'annosa questione
della precaria e indegna sistemazione allestita per i profughi di etnia rom
fuggiti dalle zone di guerra e di forte tensione etnica dell'area balcanica
a partire dalla fine degli anni '80.

	L'Italia è l'unico paese, in Europa, che ancora concepisce e permette
l'esistenza di campi sosta simili a quello di S. Caterina, le cui pessime
condizioni igieniche sono state più volte denunciate e il cui stato di
totale insicurezza per chi ci abita è ben conosciuto dagli amministratori
locali dei governi che finora hanno amministrato e amministrano la città.

	Episodi come quello appena avvenuto continuano a ripetersi, nella più
totale impunità, in tutto il paese, da Milano a Roma, ovunque vi siano rom
che ancora non hanno potuto godere di una casa in muratura come previsto
dalle più recenti normative legislative e sono costretti a subire continui
abusi dei più elementari diritti umani, come il riconoscimento anagrafico e
lo status di profugo.

	Anche l'ONU ha recentemente condannato l'Italia per il vergognoso
trattamento che riserva alle persone di etnia rom, contravvenendo a
numerosi trattati e accordi internazionali sui diritti umani e delle
popolazioni di etnia minoritaria sottoscritti dal nostro governo.


Per denunciare questa realtà e per impedire altre tragedie, l'associazione
"Them Romanò" e i rom di Bologna e dell'Emilia-Romagna organizzano per

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SABATO 8 APRILE - ORE 16.00
Giornata internazionale del popolo rom -
MANIFESTAZIONE IN PIAZZA MAGGIORE
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Tutta la cittadinanza è invitata.


INFO: Ass. Them Romanò
sede di Reggio Emilia, tel. 0347/803.12.32
sede di Bologna, tel. 051/56.27.61- 0339/822.75.83


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Sabrina Magnani,
giornalista
magnani@dehoniane.it
sabrina.magnani@tin.it
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