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(Fwd) CS 37-2000 - Cecenia
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From: "Amnesty International" <press@amnesty.it>
To: stampa@amnesty.it
Date sent: Wed, 29 Mar 2000 16:52:34 +0000
Subject: CS 37-2000 - Cecenia
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CECENIA: AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE UN'INDAGINE
INTERNAZIONALE
Nella sua ultima missione in Inguscezia (repubblica limitrofa alla
Cecenia), Amnesty International ha raccolto numerose testimonianze
sulle spaventose condizioni di civili detenuti nei cosiddetti "campi
di filtraggio". Uomini, donne e bambini sono sistematicamente
torturati, stuprati e picchiati selvaggiamente dai militari russi.
Alcuni sopravvissuti hanno rivelato l'esistenza di "campi di
filtraggio" segreti nella citta' di Urus Martan (chiamato Internat),
nei villaggi di Znamneskoye e Tolstoy-Yurt e a Leninsky nel distretto
di Grozny. Si tratta di campi di prigionia improvvisati in scuole e
fabbriche abbandonate o nei sotterranei di edifici pubblici. Si sono
registrati diversi casi di morti in custodia in seguito a torture e
maltrattamenti.
Ma i civili sono a rischio anche fuori da questi campi. All'inizio di
marzo l'esercito russo ha attaccato il villaggio di Komsomolskoye,
impedendo ai civili di scappare. Il 20 febbraio l'artiglieria russa
ha attaccato una colonna di auto (tra cui due ambulanze con la croce
rossa) sulla strada che va da Barzoy a Duba-Yurt, provocando la morte
di tre donne e due uomini. Neanche i "corridoi di sicurezza"
garantiscono una protezione reale. Il 20 marzo almeno tre donne sono
rimaste uccise dall'artiglieria nel bosco vicino Samashki, dopo aver
avuto il permesso di andare a cogliere frutti selvatici per sfamarsi.
Amnesty International chiede al Consiglio d'Europa e alla Commissione
ONU per i diritti umani, di aprire un'indagine internazionale sui
casi di tortura, stupri e maltrattamenti patiti dalla popolazione
civile in Cecenia.
Il neo presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la
"democrazia e' la dittatura della legge". Amnesty International
chiede al neo presidente di dimostrare la sua fede nel diritto
consentendo agli osservatori internazionali libero accesso a tutti i
"campi di filtraggio" in Cecenia.
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 29 marzo 2000
Ufficio Stampa
Amnesty International
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