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(Fwd) CS 33-2000 - Cina
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From: "Amnesty International" <press@amnesty.it>
To: stampa@amnesty.it
Date sent: Thu, 23 Mar 2000 10:27:58 +0000
Subject: CS 33-2000 - Cina
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CINA: GIRO DI VITE CONTRO FALUN GONG
Amnesty International lancia oggi un nuovo rapporto sulla campagna
"anti-superstizione" condotta dalle autorita' cinesi contro i seguaci
di movimenti religiosi e spirituali come Falun Gong.
Decine di migliaia di persone sono state arrestate arbitrariamente,
torturate, mandate in "campi di rieducazione" dopo processi
largamente iniqui, spesso con uso retroattivo della legge. Alcune
sono stati tenute in ospedali psichiatrici e costrette ad assumere
droghe. Almeno dieci persone sono morte in custodia in circostanze
sospette.
Gli aderenti al movimento Falun Gong, fondato nel 1992, praticano
esercizi collettivi di meditazione e di respirazione in luoghi
pubblici. Il governo cinese, preoccupato per la sua straordinaria
capacita' di mobilitazione (10mila persone a Pechino il 25 aprile
1999), ha messo al bando Falun Gong lo scorso luglio. Le accuse erano
di "raduni illegali" e di "diffusione di segreti di stato".
La repressione si sta ora estendendo a tutti i seguaci delle varie
tecniche di respirazione Qi Gong, praticate in Cina da milioni di
persone. Seicento seguaci di Zhong Gong (una delle varianti piu'
diffuse) sono stati arrestati dallo scorso ottobre, malgrado uno
degli otto principi del gruppo parli di "amare la patria e rispettare
la legge".
Questa campagna ha chiaramente motivazioni politiche e colpisce
cittadini che esercitano pacificamente i loro fondamentali diritti
alla liberta' di credo, di associazione e di espressione. Amnesty
International chiede al governo cinese di porre immediatamente termine
a questa repressione.
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 23 marzo 2000
Ufficio Stampa
Amnesty International
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