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(Fwd) CS 22-2000
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From: "Amnesty International" <press@amnesty.it>
To: stampa@amnesty.it
Date sent: Mon, 28 Feb 2000 19:24:05 +0000
Subject: CS 22-2000
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CS 22-2000
RUSSIA: NON MANTENUTI GLI IMPEGNI IN
MATERIA DI DIRITTI UMANI
Esattamente quattro anni fa (28 febbraio 1996) la Federazione
Russa entrava a far parte del Consiglio d'Europa. Con questo atto si
impegnava automaticamente a rispettare la Convenzione Europea dei
Diritti Umani e la Convenzione Europea contro la Tortura e altri
trattamenti disumani e degradanti.
Purtroppo, molti rapporti e testimonianze provano che tali impegni
sono stati spesso disattesi, soprattutto durante il recente conflitto
in Cecenia. Si sono infatti verificati casi di tortura e
maltrattamenti nei "campi di filtraggio", dove i prigionieri (per lo
piu' profughi civili) sono stati privati di qualsiasi contatto con
l'esterno. Ma anche a Mosca si sono registrati arresti arbitrari e
maltrattamenti in detenzione di cittadini di origine caucasica.
La liberta' di stampa e' un'altra vittima della guerra. I giornalisti
che ne parlano sono controllati dalle autorita' e ogni voce
indipendente e' stata messa a tacere. Emblematica la vicenda di
Andrei Babitzki, giornalista di Radio Liberty arrestato dai russi,
torturato e poi consegnato a carcerieri non meglio identificati.
Entrando nel Consiglio d'Europa, la Russia si e' inoltre impegnata ad
abolire la pena di morte entro tre anni e ad applicare
immediatamente una moratoria.
Amnesty International chiede al governo russo di impegnarsi ad
adottare finalmente le misure necessarie affinche' la situazione dei
diritti umani sia in linea con gli impegni assunti.
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 28 febbraio 2000
Ufficio Stampa
Amnesty International
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