[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

I: Newsletter 11 Febbraio 2001



 
 

NewsLetter

   11 Febbraio 2001

La storia di Nabuc

IL PIATTO PIANGE, ovvero il condimento c'è ma non si vede.

Così i ricoverati dell'O.P.G. di Aversa, hanno voluto intitolare il primo numero de "La storia di Nabuc" di quest'anno, per polemizzare in maniera ironica sulla scarsa quantità e qualità del vitto.

Durante le riunioni di Redazione hanno anche loro scoperto quello che forse non tutti sanno: il complicato meccanismo del vitto e del sopravitto secondo il quale, il Ministero che indice una gara per reclutare la ditta che provvederà a fornire i pasti ai detenuti, permette alla vincitrice la gestione di un deposito di merci che verranno indipendentemente vendute ai detenuti che possono permettersi spese personali, ad un prezzo più elevato di quello di mercato. Naturalmente la gara è al ribasso e le ditte arrivano a fornire i pasti a prezzi impossibili solo per rifarsi sulla vendita dei prodotti del loro "supermercato".

Nessuno voleva crederci, e chi l'ha visto ancora stenta a farlo, ma la tabella vittuaria ministeriale che è stata pubblicata su questo stesso numero, dichiara una media giornaliera di costo non superiore alla 2910 lire a detenuto per tutti e tre i pasti principali di colazione, pranzo e cena, insieme.

Ogni commento risulta superfluo.

Qui non resta che inserire un piccolo e divertente articolo scritto da un ricoverato.

12,30. A quest’ora la maggior parte delle persone si siede a tavola per consumare un pasto necessario ad affrontare la seconda metà della giornata lavorativa.

Così dovrebbe essere anche per il protagonista di questa brevissima storia.

“Aaaah… finalmente si mangia…! Oggi ci sono i bastoncini di pesce, i miei preferiti. Certo sono solo quattro, ma non mi lamento, la linea è molto importante”.

Nel ritirare il pranzo, l’eccitazione di pochi attimi prima cede il posto ad una mesta delusione. Cos’è successo?

“Ma perché siete solo in tre?”

“Si saranno certamente sbagliati”.

“No, no” risponde una vocina, “non si sono sbagliati”.

Un velo di stupore si accende sul viso del protagonista che domanda con tono deciso: “chi è che ha parlato?” Una vocina invisibile risponde: “Noi abbiamo parlato”. “Noi chi?” Domanda questa volta con un tono meno deciso e un po’ preoccupato il protagonista.

“Noi, siamo stati noi, i bastoncini”. “Ma no, non è possibile…!” Risponde il protagonista. “Va bene che sono in un manicomio, ma questo è troppo, è irreale, inverosimile, o forse, è pura pazzia?!”

Una seconda vocina dolce e rilassante cerca di tranquillizzare il protagonista. “No amico carissimo, non sei pazzo, non stai delirando. Siamo semplicemente dei bastoncini parlanti. È vero, siamo solo in tre. Ci dispiace molto. Non sappiamo che fine abbia fatto il nostro fratello. Lui sarebbe voluto essere qui con noi”.

“Ma perché siete solo in tre?” domanda il protagonista.

“Vedi, noi oggi pesiamo qualche grammo in più, o almeno così si dice, ma a dire il vero, noi ci sentiamo gli stessi di sempre”.

“E ci credete?” domanda incuriosito il protagonista. “Crederci o non crederci non fa alcuna differenza. L’unica differenza certa è che tu avrai un nostro fratello in meno nello stomaco”.

“Anche i vostri colleghi (li definisco colleghi, perché come voi, anche loro finiscono nello stomaco) da qualche tempo non stanno molto bene. Sono molto dimagriti. Alcuni si sono dimezzati: sembrano gli scampati dei campi di concentramento”.

Il protagonista si sta sfogando. “C’è un tipo di formaggio con i buchi, anzi vi dirò: ci sono solo i buchi. Poi ci sono… ma è meglio smetterla con questo discorso, è lungo e complicato”.

Il protagonista sembra quasi arrendersi mentre i bastoncini lo incitano con fare materno dicendogli: “Ora mangia, altrimenti non avari neanche noi, e questo non servirebbe a nessuno. Buon appetito”.

 

 

Chi volesse saperne di più può abbonarsi alla rivista o richiedere il singolo numero, compilando l'apposito modulo pubblicato sul sito all'indirizzo www.opgaversa.it/Nabuc  nella sezione dedicata agli abbonamenti

 

InterAzioni

"Simulazione & Dissimulazione"  

Nello spazio dedicato ad InterAzioni, la rivista scientifica semestrale dell'istituto, si aggiunge agli interventi già pubblicati lo scorso mese

 

Prof. Ugo Fornari, Ordinario di Psicopatologia Forense, Università di Torino, GLI INDICATORI CLINICI DI DISSIMULAZIONE DELLA MALATTIA MENTALE

Prof. Francesco Bruno, Titolare dell'insegnamento di Psicopatologia Forense, Università "La Sapienza" di Roma, FINZIONE E SIMULAZIONE DI MALATTIA MENTALE. LO PSICHIATRA DA MEDICO DELL'ANIMA A GIUDICE DELLA FORMA

Dott. Umberto Racioppoli, Direttore dell'O.P.G. di Napoli, LA SIMULAZIONE INTRAMURARIA: ASTUZIA O NECESSITA'?

 

quello del Prof. Luigi Capozzi, Ordinario di Filosofia del Diritto dell'Università "Federico II" di Napoli, che presenta un lavoro dal titolo: APPARIRE COME NON SI E', ESSERE COME NON SI APPARE.

Vi ricordiamo che sul nostro sito internet è possibile solo leggere gli articoli pubblicati sulla rivista scientifica InterAzioni, e non scaricarli, selezionarli, copiarli o stamparli. Chi volesse pertanto ricevere la rivista in formato cartaceo, può abbonarsi o richiedere gli arretrati, direttamente compilando il modulo presente nelle pagine del sito.

su www.opgaversa.it nella pagina dedicata ad InterAzioni

 

RASSEGNA STAMPA

Nuovi scritti arricchiscono questa rubrica. L'indice aggiunge un'altra pagina per contenere i titoli dei numerosi articoli che ci riguardano

www.opgaversa.it nella pagina dedicata alla RASSEGNA STAMPA

Pubblicano su di noi

L'ultimo numero de La storia di Nabuc ha scosso l'opinione pubblica, tanto che anche un giornale locale, il Corriere di Caserta, ha ritenuto opportuno parlarne. Con un articolo dall'ironico titolo: All'O.P.G. serviti buchi con il formaggio, mutuato da una battuta di un ricoverato (che ancora conserva un certo grado di ironia), la giornalista Teresa Grandioso si stupisce della già nominata tabella vittuaria e si domanda: Non vi sembra un po' poco per un malato che dovrebbe seguire una terapia accompagnata da una alimentazione valida dal punto di vista qualitativo ma anche quantitativo?

Potete trovare l'articolo all'indirizzo www.opgaversa.it nella sezione dedicata alla rassegna stampa.

 

www.opgaversa.it

Ospedale Psichiatrico Giudiziario "Filippo Saporito" di Aversa

Via S. Francesco 2, 81031 Aversa (CE)

Tel.: 081/8155111 / E-Mail: opg@opgaversa.it

NOTA PER I DESTINATARI
Se ricevete questa NewsLetter significa che vi siete volontariamente iscritti, oppure che il vostro indirizzo e-mail, segnalatoci da qualcuno, o attraverso gli imperscrutabili canali della rete, è approdato nella mailing list di OPGAversa.it.
Se la cosa dovesse per qualsiasi motivo arrecarti fastidio, vi preghiamo di comunicarcelo. Basta inviare una e-mail vuota, nel cui oggetto è stato scritto: CANCELLAZIONE, a questo indirizzo:
opg@opgaversa.it, e noi provvederemo immediatamente alla rimozione.