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(Fwd) a sedici anni




------- Forwarded message follows -------
Date sent:      	Thu, 22 Feb 2001 14:07:30 +0100
To:             	....
From:           	"Comitato Paul Rougeau (RM)" <prougeau@tin.it>
Subject:        	a sedici anni

CARI AMICI PER FAVORE ADERITE ALLA PETIZIONE IN FAVORE DI 
ANTONIO RICHARDSON
CONDANNATO A MORTE IN MISSOURI

A partire dal 1976 negli Stati Uniti sono stati condannati a morte circa
200 imputati, tra quindicenni, sedicenni e diciassettenni al momento del
delitto loro contestato. Tra di essi 16 diciassettenni e un sedicenne sono
stati 'giustiziati'. Ora in Missouri vogliono uccidere Antonio Richardson
che aveva appena compiuto sedici anni, era un al limite del ritardo mentale e
neurologicamente compromesso al momento in cui partecipò allo stupro e
all'uccisione di due giovani donne. 

La pena di morte per i minorenni è stata praticamente bandita in tutto il
mondo ad eccezione degli Stati Uniti ed è esplicitamente vietata dai
trattati internazionali in materia di diritti umani, uno dei quali lega
anche gli USA. Negli ultimi dieci anni gli Stati Uniti hanno messo a morte
più minorenni all'epoca del delitto che tutti gli altri paesi del mondo
messi assieme. Gli altri quattro stati che continuano ad uccidere
sporadicamente minorenni sono l'Iran, l'Arabia Saudita, la Nigeria e il
Pakistan. 

Antonio Richardson che ora ha 26 anni ha avuto una vita disgraziata. Venne
al mondo in una famiglia distrutta, poverissima, secondogenito di una madre che
partorì in rapida successione tre figli a partire dall'età di sedici anni. Non
conobbe mai suo padre. Analfabeta e poverissima, drogata e alcolizzata , con
un'affezione ai reni, la madre non poté occuparsi di Antonio che abbandonò per
lunghi periodi. Fin dai primi giorni di scuola Antonio fu identificato come un
ragazzino ai limiti del ritardo mentale, depresso e con estesi danni cerebrali,
condizioni che riducevano al minimo le sue capacità di apprendimento. L'avvocato
difensore totalmente inesperto di casi capitali non presentò alla giuria le
prove del ritardo mentale e dei danni cerebrali né chiamò a testimoniare un
esperto neuropsicologo che avrebbe potuto attestare come tali deficit
influiscano sul pensiero, sul comportamento e sulla colpevolezza di una persona.


Il giovane si autodenunciò immediatamente dopo il delitto, ha sempre
mostrato un profondo rimorso, ha totalmente cooperato alle indagini, ha
indicato gli altri perpetratori del crimine. Gli fu pertanto offerto di
patteggiare una pena detentiva prima del processo. Un attivista per i
diritti umani che ravvisava motivazioni razziste nelle accuse fatte ad
Antonio, in contrasto con il parere dell'avvocato lo persuase a rigettare
l'offerta e 'a portare avanti la lotta'. Ne conseguì un'irrimediabile
condanna a morte per il giovane. Ora che tutto l'iter processuale si è
esaurito è stata fissata la data dell'esecuzione per il / MARZO P. V. e
rimane come unica speranza per Antonio Richardson la grazia del Governatore del
Missouri il quale può commutare la condanna a morte in ergastolo. 

COMPLETATE IL SEGUENTE TESTO con i vostri dati (nome, cognome, indirizzo
postale COMPLETO) e inviatelo al Governatore Holden via email
constit@mail.state.mo.us
o, anche meglio, via fax 001 573-751-1495 
(o posta prioritaria nel giro di due o tre giorni).

Governor Bob Holden
State Capitol Building
P.O. Box 720
Jefferson City, MO 65102
U.S.A.
Dear Governor Holden

We are writing on behalf of Antonio Richardson, convicted of rape and
murder, who was 16 at the moment of the crime, and whose execution is
scheduled in your state for March 7, 2001.
Mr. Richardson was born into a broken, poverty-stricken family. As a child
he was routinely abandoned for long periods by his drug addicted,
alcoholic, sick, teenage mother. He never knew his father. Since his
childhood, he has suffered from borderline mental retardation and brain
damage, both of which significantly impair his thinking, his judgment and
his impulse control, while increasing his susceptibility to the influence
of others.
We cannot fail to mention that Mr. Richardson gave himself up immediately
after the crime, fully cooperated with the police, and has always shown
deep remorse for what he did. He was therefore offered to plea-bargain for
a prison sentence; however, just before his trial, he was pressured into
rejecting the offer. At the trial his counsel, who was not expert in
capital cases, failed to produce evidence for Mr. Richardson's mental
retardation, making a death sentence inevitable according to Missouri law.
International conventions on human rights, including one signed by the
United States, explicitly ban the execution of juvenile offenders, which is at
present provided for in only a few of the countries still maintaining the death
penalty. In the case of Mr. Richardson, moreover, there exist strong extenuating
circumstances. For these reasons we respectfully ask you, Governor Holden, to
stop the execution of Mr. Richardson and to commute his death sentence into a
prison sentence. We do assure you that in few other cases would an act of
clemency be as fully, warmly and widely welcomed by the world's public opinion.

Respectfully


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