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Frattini, il g8 a Genova e la libertà di espressione




Dal bollettino online di Nonluoghi.it

Il presidente del Comitato parlamentare per il controllo dei servizi
segreti Franco Frattini (Forza Italia) non ha resistito e ieri ha
annunciato urbi et orbi il grave pericolo che incombe su Genova: le
manifestazioni di protesta durante il vertice del G8 di luglio. Con toni
da anni di piombo l'esponente forzitaliota ha lanciato l'allarme, in
molti casi supportato dal microfono pendulo di giornalisti che si sono
ben guardati dall'andare a chiedere alle ormai innumerevoli associazioni
che si mobilitano in modo nonviolento (salvo eccezioni rare ma ben
amplificate dai media) contro i simboli (e gli attori) dell'omologazione
neoliberista chiamata "globalizzazione".
Frattini ha dipinto uno scenario che dovrebbe spaventare i benpensanti
Italiani: "Genova come Seattle, come Nizza, come Davos. Bombe molotov,
vetrine in frantumi...".
Insomma, da una parte i buoni ("noi", lascia intendere Frattini, e
"voi", politici e cittadini sulla retta via del G8), dall'altra i
cattivi sconsiderati ("loro") che fanno già esercitazioni per allenarsi
a disturbare il regolare svolgimento del vertice genovese.

Abbiamo ragione di ritenere che Frattini sappia bene che né a Seattle né
a Nizza né a Davos né a Bologna a manifestare nelle piazze erano i nuovi
terroristi bensì gruppi eterogenei di cittadini che sono i primi segnali
di sfogo della frustrazione da pensiero unico e eterodirezione globale
vissuta sulla propria pelle da gran parte della popolazione del Nord e
del Sud del pianeta. Forse un certo mondo economico e politico si sta
rendendo conto che, a colpi di mucche pazze e di Ogm, a forza di vedere
operai ammazzati in fabbrica da sostanze cancerogene e a forza di
respirare veleni immessi nell'ambiente dove viviamo tutti (a parte i più
ricchi...), anche il cittadino medio e benpensante potrebbe iniziare a
interrogarsi sul perché e sul per chi di tutto ciò.

Allora, agitiamo un po' di spauracchi, lasciamo intendere che a gridare
contro la globalizzazione neoliberista sono quattro scalmanati
"dell'estrema sinistra italiana e internazionale". Il problema è che,
forse, qualcuno sta capendo che la gente può iniziare a rendersi conto
non solo che i quattro scalmanati sono probabilmente gli altri (come i
dementi che hanno messo in moto il business degli organismi transgenici
nell'alimentazione!), ma anche che forse, nonostante la rassegnazione e
il senso di impotenza ancora dominanti, c'è modo di contrastare i loro
piani di controllo globale della vita umana. E soprattutto che c'è un
modo nonviolento. Il che spaventa ancora di più
Sì, forse inizia a esserci un po' di nervosismo nelle stanze delle
oligarchie che contano.

Buenaventura