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Centro di permanenza Restinco (Brindisi)



Vi inviamo la testimonianza di persone che temporaneamente vivono in un
centro di permanenza in attesa di essere espulse dal nostro paese, un
evento accaduto ieri ha sollecitato alcuni a rendere pubblico l'accaduto.
Nel testo sono presenti alcuni punti di fondamentale importanza, è
necessaria la nostra disponibilità a dare voce a chi non ne ha. Vi
preghiamo di inviare a tutti gli amici on-line questa testimonianza e sevi
è possibile mettere in circolo su un sito internet questa voce.
grazie di cuore
iris festi e micaela fiorini -rovereto (tn)


Centro di permanenza Restinco (Brindisi), 5 febbraio 2001


Noi siamo la popolazione che attualmente vive insieme presso il centro di
permanenza temporanea Restinco.(BR). Vogliamo portare alla luce, con queste
righe, problemi seri che stanno subendo Persone dimenticate dal mondo.
L'episodio accaduto oggi ci ha sconvolto e fatto tremare. Un nostro
compagno è caduto dopo aver urtato violentemente contro uno dei tanti
container presenti in questo centro. Abbiamo vissuto per 45 minuti, prima
dell'arrivo del primo soccorso, con il fiato sospeso nel vedere davanti a
noi un corpo esile e privo di sensi. Noi non chiediamo più di quanto
riceviamo ogni giorno in questo centro, ma vogliamo la presenza di
assistenza sanitaria, preparata ad intervenire tempestivamente nel caso di
eventi simili a quello accaduto oggi al nostro compagno. Riteniamo grave
l'assenza in questa struttura d'accoglienza, di un medico e tanto meno di
un infermiere/a. Poniamo in comune accordo, la domanda alle persone
responsabili di questo centro e a tutti gli organi competenti nel gestire i
vari centri di permanenza  presenti sul territorio italiano: Com è
possibile non prevedere l'assistenza sanitaria, e non solo, continua, in
queste strutture organizzate ad accogliere persone in attesa di essere
espatriate?.
Per qualcuno siamo considerate persone indesiderate su questo territorio
italiano. Noi riteniamo che la dignità umana non ha colore, non ha
passaporto e non ha bisogno della cartaccia che si chiama permesso di
soggiorno. Chiediamo più rispetto del nostro essere persone, bisognose non
solo di una branda e di cibo quotidiano ma anche di assistenza
medico/sanitaria e cura della persona che sta vivendo forti tensioni
emotive. Non chiediamo pietà per lasciarci vivere liberamente nel paese
italiano ma sollecitiamo l'attenzione a chi di dovere, per offrire a noi
stranieri che viviamo in attesa di essere espatriati, una cura, anche
medica, rispettosa della dignità umana. Non vogliamo essere polemici nei
confronti dell'agire quotidiano degli operatori di questo centro di
permanenza temporanea Restinco, che magistralmente gestiscono il lavoro che
la struttura e le persone che vivono in essa comporta. Un grazie da noi
tutti agli operatori ed in particolare ai capi gruppo Marcello, Oreste e
Gianna.

La popolazione del centro di permanenza temporanea
Restinco (Brindisi)