Appello al Presidente della Repubblica dopo l'ennesimo decesso in carcere

["MARIA LUIGIA CASIERI" <nbawac@tin.it>]

Al Presidente della Repubblica Italiana

Un appello dopo l'ennesimo decesso in carcere

Signor Presidente,
ho sempre pensato che crudeltà e diritto siano antitetici.

E dunque: perché degli esseri umani devono trovare la morte in carcere?

E dunque: perché non si adotta finalmente un provvedimento di clemenza, un
provvedimento di umanità per i detenuti come richiesto dal papa?

Mi perdoni, Presidente, ma perché non fa sentire la sua voce affinché
governo e parlamento si orientino ed agiscano nel senso della giustizia e
dell'umanità, come è loro richiesto dal comma quarto dell'articolo 13 e dai
commi terzo e quarto dell'articolo 27 della Costituzione, quella
Costituzione che è fondamento e presidio delle nostre comuni libertà e fonte
dell'ordinamento giuridico italiano?

Ringraziandola per l'attenzione, e distintamente salutandola

Giuseppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 19 agosto 2000

Mittente: Giuseppe Sini
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. e fax 0761/353532